Un capogiro improvviso ho scoperto
Gentile Professore, sono molto angosciato per una situazione che va avanti da circa 15 anni. Infatti, 15 anni fa grazie ad un capogiro improvviso ho scoperto di avere l'ipertensione essenziale. Da allora ho cercato di curarla in tutti i modi e terapie possibili ma senza successo. Gli esami clinici (ecografie, ecg, analis,ecc.) hanno sempre allontanato ogni dubbio sull'esistenza di patologie croniche (fortunatamente). Ma d'altro canto rimane la mia ipertensione 120/90 che con i vari medicinali (li ho provati tutti) non riesce a stabilizzarsi. Mi spiego meglio: sono arrivato a non prendere medicinali per mesi e devo dire la verità sono stato benissimo (p. 120/80 fr.65) poi per una serie di fattori (ansia, alimentazione, clima, ecc.) la diastolica si innalza a 90/95 procurandomi ronzii e intorpidimento generale. Se prendo i medicinali purtroppo mi si abbassa tantissimo la sistolica (sono arrivato anche a pa. 95/65 soprattutto con i beta bloccanti a dose minime. E' vero sono ansioso (il mio medico curante lo dice in continuazione), ma il fatto di avere la diastolica alta a 90/95 oppure semplici ronzii mi fanno paura e quindi si innesca un giro vizioso che sicuramente nuoce alla pressione. Quindi il mio problema è: come far abbassare la diastolica, senza procurarmi tutti gli squilibri che le terapie finora mi hanno portato? Ad es. I sartanici non mi fanno nulla...mi abbattono solo la sistolica. Il medico mi dice che un pò ci devo convivere. Devo seguire delle terapie? Quali? Inoltre, che esami debbo fare per approfondire la questione ed arrivare ad una auspicabile risposta? Grazie
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Cardiologo, Cardiologo interventista
Onestamente anche a me, come al Suo medico, mi sembra strano che valori di minima solo di poco superiori alla norma La rendano così sintomatico.
D'altra parte se Lei dice che li ha provati tutti (non so, calcioantagonisti, oltre ai betaboccanti) non so che dirLe, anche perchè i farmaci antipertensivi agiscono sia sulla pressione sistolica che sulla diastolica. Potrebbe provare a prendere al bisogno qualche goccia di Lexotan, che può abbassarLe lo stato ansioso e quindi evitare la componente emotiva. Inoltre per capire se Lei ha realmente bisogno di terapia potrebbe praticare un Holter della pressione.
D'altra parte se Lei dice che li ha provati tutti (non so, calcioantagonisti, oltre ai betaboccanti) non so che dirLe, anche perchè i farmaci antipertensivi agiscono sia sulla pressione sistolica che sulla diastolica. Potrebbe provare a prendere al bisogno qualche goccia di Lexotan, che può abbassarLe lo stato ansioso e quindi evitare la componente emotiva. Inoltre per capire se Lei ha realmente bisogno di terapia potrebbe praticare un Holter della pressione.
[#2]
Gentile signore,
dal momento che la sua ipertensione non ha cause mediche non ha pensato di intervenire sull'ansia che riconosce lei per primo di avere?
A volte la constatazione "lei è un tipo ansioso!" chiude il discorso, mentre dovrebbe aprire il capitolo del trattamento dell'ansia.
Il fatto che una causa psicologica provochi disturbi fisici come l'ipertensione (che è spesso causata o correlata ad ansia e stress) deve essere un motivo in più per occuparsene, prima che i malessseri provocati aumentino di numero o peggiorino.
Non ha pensato di rivolgersi ad uno psicologo? Glielo consiglio, dal momento che la situazione prosegue da 15 anni senza alcun successo terapeutico.
Il suo essere così sensibile a variazioni anche minime della pressione mi fa pensare che lei sia davvero non solo molto ansioso, ma anche molto attento a tutto quello che succede nel suo corpo - il che amplifica le sensazioni fino a farle diventare angoscianti.
Varrebbe quindi la pena di tentare un approccio diverso per cercare di individuare e gestire al meglio i reali motivi della sua ansia.
Cordialmente,
dal momento che la sua ipertensione non ha cause mediche non ha pensato di intervenire sull'ansia che riconosce lei per primo di avere?
A volte la constatazione "lei è un tipo ansioso!" chiude il discorso, mentre dovrebbe aprire il capitolo del trattamento dell'ansia.
Il fatto che una causa psicologica provochi disturbi fisici come l'ipertensione (che è spesso causata o correlata ad ansia e stress) deve essere un motivo in più per occuparsene, prima che i malessseri provocati aumentino di numero o peggiorino.
Non ha pensato di rivolgersi ad uno psicologo? Glielo consiglio, dal momento che la situazione prosegue da 15 anni senza alcun successo terapeutico.
Il suo essere così sensibile a variazioni anche minime della pressione mi fa pensare che lei sia davvero non solo molto ansioso, ma anche molto attento a tutto quello che succede nel suo corpo - il che amplifica le sensazioni fino a farle diventare angoscianti.
Varrebbe quindi la pena di tentare un approccio diverso per cercare di individuare e gestire al meglio i reali motivi della sua ansia.
Cordialmente,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.1k visite dal 05/10/2010.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.