Tachicardia e panico
Buongiorno
sono una ragazza di 30 anni, normopeso, non fumo, pratico poca attività fisica.
Recentemente sono stata dal mio medico per un certificato di idoneità sportiva.Premetto che ho sofferto e soffro di attacchi di panico, il giorno della visita ero in pieno attacco d'ansia con forte tachicardia.
Il dottore mi ha auscultato il cuore(che batteva fortissimo)e alla mia domanda: sente qualche soffio? Mi ha risposto che sentina un lieve soffio, ma che era benigno e non mi ha chieso di fare ulteriori indagini.
Ho letto che eventi che aumentano la frequenza cardiaca, tra i quali anche l'ansia, possono far percepire un soffio al cuore, che è del tutto privo di pericolosità.
MI CONSIGLIATE DI FARE ULTERIORI INDAGINI?
qualche anno fa ho eseguito ecg ma anche in quell'occasione ero in stato di agitazione ed è stata riscontrata forte tachicardia.
I miei sintomi sono sicuramente legati all'ansia perchè scompaiono se mi tranquillizzo: senso di svenimento,dolori allo sterno, dispnea, che spesso sfociano in crisi d'ansia o somatizzazioni(tipo colite)o ipocondrie.
Gli unici sintomi che avverto in condizioni di "calma"sono: senso di mancamento passando velocemente dalla posizione china a quella eretta(soprattutto d'estate)e molto raramente un "tuffo" al cuore(5 o 6 all'anno e in condizioni di riposo)
Vorrei fare accertamenti ma il mio medico dice che è solo ansia aiutatemi per favore
sono una ragazza di 30 anni, normopeso, non fumo, pratico poca attività fisica.
Recentemente sono stata dal mio medico per un certificato di idoneità sportiva.Premetto che ho sofferto e soffro di attacchi di panico, il giorno della visita ero in pieno attacco d'ansia con forte tachicardia.
Il dottore mi ha auscultato il cuore(che batteva fortissimo)e alla mia domanda: sente qualche soffio? Mi ha risposto che sentina un lieve soffio, ma che era benigno e non mi ha chieso di fare ulteriori indagini.
Ho letto che eventi che aumentano la frequenza cardiaca, tra i quali anche l'ansia, possono far percepire un soffio al cuore, che è del tutto privo di pericolosità.
MI CONSIGLIATE DI FARE ULTERIORI INDAGINI?
qualche anno fa ho eseguito ecg ma anche in quell'occasione ero in stato di agitazione ed è stata riscontrata forte tachicardia.
I miei sintomi sono sicuramente legati all'ansia perchè scompaiono se mi tranquillizzo: senso di svenimento,dolori allo sterno, dispnea, che spesso sfociano in crisi d'ansia o somatizzazioni(tipo colite)o ipocondrie.
Gli unici sintomi che avverto in condizioni di "calma"sono: senso di mancamento passando velocemente dalla posizione china a quella eretta(soprattutto d'estate)e molto raramente un "tuffo" al cuore(5 o 6 all'anno e in condizioni di riposo)
Vorrei fare accertamenti ma il mio medico dice che è solo ansia aiutatemi per favore
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Guardi, a completamenti degli esami già fatti le consiglio un ecocolordoppler cardiaco. Ma tenga presente che con l aumento della frequenza cardiaca aumenta anche la portata cardiaca e quindi la possibilità di avvertire soffi cosiddetti innocenti. Si tranquillizzi. Cordialità. Cecchini
www.cecchinicuore.org
www.cecchinicuore.org
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Ex utente
Grazie per la tempestiva risposta.
Ormai il mio medico, conoscendo la mia ipocondria, tende a minimizzare qualsiasi mio disturbo.
Secondo lei non sono grave?
Io vorrei fare l'ecocolordoppler ma ogni volta che devo sottopormi a visita medica(come successo ultimamente per mio sospetto melanoma)ho attacchi d'ansia con tachicardia e dispnea.Quante possibilità ci sono che il soffio sia stato "provocato" dalla tachicardia?
Il cuore dalla paura batteva così forte che lo sentivo senza toccarmi.
Un'ultima domanda: posso praticare pilates?Il medico mi ha fatto certificato medico senza problemi...premetto che ho già fatto pilates due anni fa e farlo mi faceva stare bene, sia fisicamente che psicologicamente.
L'unico disturbo era un leggero malessere passando da posizione "a testa in giù" in posizione eretta.
Grazie ancora Dottore
Cordiali saluti
Ormai il mio medico, conoscendo la mia ipocondria, tende a minimizzare qualsiasi mio disturbo.
Secondo lei non sono grave?
Io vorrei fare l'ecocolordoppler ma ogni volta che devo sottopormi a visita medica(come successo ultimamente per mio sospetto melanoma)ho attacchi d'ansia con tachicardia e dispnea.Quante possibilità ci sono che il soffio sia stato "provocato" dalla tachicardia?
Il cuore dalla paura batteva così forte che lo sentivo senza toccarmi.
Un'ultima domanda: posso praticare pilates?Il medico mi ha fatto certificato medico senza problemi...premetto che ho già fatto pilates due anni fa e farlo mi faceva stare bene, sia fisicamente che psicologicamente.
L'unico disturbo era un leggero malessere passando da posizione "a testa in giù" in posizione eretta.
Grazie ancora Dottore
Cordiali saluti
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Guardi..non solo lei non e' grave, ma non ha niente di cardiologico. E le ho spiegato che il reperto ascoltatorio di "soffio" e' legato solo alla frequenza cardiaca elevata. Per sua tranquillita' , e non mia, esegua un ecocolordoppler cardiaco. cecchini
www.cecchinicuore.org
www.cecchinicuore.org
[#4]
Gentile Utente,
una volta rassicurata dal cardiologo, potrebbe esserLe utile affrontare il problema degli attacchi di panico e dell'ansia, trattandola sia farmacologicamente (su prescrizione del medico psichiatra), sia attraverso una psicoterapia.
L'ansia infatti non è un'emozione dannosa in sè; può diventarlo se non siamo in grado di gestirla e modularla nella maniera più efficace. Questo può dipendere da tanti fattori, ma ciò che è davvero importante è riconoscerla e gestirla (anzichè andare nel panico).
Le suggerisco pertanto un trattamento psicoterapico, che per i disturbi d'ansia in genere è molto breve.
Saluti,
una volta rassicurata dal cardiologo, potrebbe esserLe utile affrontare il problema degli attacchi di panico e dell'ansia, trattandola sia farmacologicamente (su prescrizione del medico psichiatra), sia attraverso una psicoterapia.
L'ansia infatti non è un'emozione dannosa in sè; può diventarlo se non siamo in grado di gestirla e modularla nella maniera più efficace. Questo può dipendere da tanti fattori, ma ciò che è davvero importante è riconoscerla e gestirla (anzichè andare nel panico).
Le suggerisco pertanto un trattamento psicoterapico, che per i disturbi d'ansia in genere è molto breve.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Ex utente
Da due giorni avverto dolori a sinistra e stanchezza.
Ho deciso che tra qualche giorno mi recherò nuovamente dal medico di famiglia per avere chiarimenti e farmi auscultare il cuore a riposo!!!!!
L'ecg l'ho fatto 13 anni fa e poi non ho più fatto niente tranne gli esami del sangue ogni anno.
Non riesco a capire il confine tra somatizzazione e reale disturbo fisico, ora mi sembra di stare peggio ma forse mi faccio condizionare da ciò che leggo in rete.
Ho deciso che tra qualche giorno mi recherò nuovamente dal medico di famiglia per avere chiarimenti e farmi auscultare il cuore a riposo!!!!!
L'ecg l'ho fatto 13 anni fa e poi non ho più fatto niente tranne gli esami del sangue ogni anno.
Non riesco a capire il confine tra somatizzazione e reale disturbo fisico, ora mi sembra di stare peggio ma forse mi faccio condizionare da ciò che leggo in rete.
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"Non riesco a capire il confine tra somatizzazione e reale disturbo fisico, ora mi sembra di stare peggio ma forse mi faccio condizionare da ciò che leggo in rete".
Gentile ragazza, il nostro corpo è lo strumento che abbiamo per comprendere anche il nostro stato interno. Se proviamo un'emozione, vuol dire che c'è una situazione (attorno a noi o dentro di noi) tale da dover essere "segnalata".
Ad esempio se proviamo l'ansia (che è un'emozione sana, così come tutte le emozioni) è perchè siamo di fronte ad una situazione stressante (ad esempio dover sostenere un esame o una prova impegnativa o anche guidare) e la reazione del nostro corpo è quella di produrre determinate sostanze, come ad es. l'adrenalina, che avranno l'effetto di farci sentire più attivi, di non percepire la stanchezza, ed essere più lucidi. In tal senso è chiaro quanto l'ansia sia un'emozione sana e funzionale. Se mi rilasso mentre sono alla guida della mia auto e non sono vigile e attenta, sono incosciente e corro il rischio di provocare incidenti.
Diventa patologica nel momento in cui:
- non ha a che vedere con la situazione che stiamo vivendo (es: si è serenamente seduti a casa propria in condizioni tranquille e non minacciose)
- è eccessiva rispetto all'evento (mantenuta ed alimentata da una cattiva percezione dell'emozione, del riconoscimento e della gestione)
E' più chiaro ora?
Saluti,
Gentile ragazza, il nostro corpo è lo strumento che abbiamo per comprendere anche il nostro stato interno. Se proviamo un'emozione, vuol dire che c'è una situazione (attorno a noi o dentro di noi) tale da dover essere "segnalata".
Ad esempio se proviamo l'ansia (che è un'emozione sana, così come tutte le emozioni) è perchè siamo di fronte ad una situazione stressante (ad esempio dover sostenere un esame o una prova impegnativa o anche guidare) e la reazione del nostro corpo è quella di produrre determinate sostanze, come ad es. l'adrenalina, che avranno l'effetto di farci sentire più attivi, di non percepire la stanchezza, ed essere più lucidi. In tal senso è chiaro quanto l'ansia sia un'emozione sana e funzionale. Se mi rilasso mentre sono alla guida della mia auto e non sono vigile e attenta, sono incosciente e corro il rischio di provocare incidenti.
Diventa patologica nel momento in cui:
- non ha a che vedere con la situazione che stiamo vivendo (es: si è serenamente seduti a casa propria in condizioni tranquille e non minacciose)
- è eccessiva rispetto all'evento (mantenuta ed alimentata da una cattiva percezione dell'emozione, del riconoscimento e della gestione)
E' più chiaro ora?
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.5k visite dal 28/09/2010.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.