Infarto e permixon
Gentili Signori medici,
mio marito (62 anni) un anno fa ha avuto un infarto (diagnosi: cardiopatia ischemica. sindrome coronarica acuta troponina positiva in soggetto con malattia coronarica ostruttiva critica monovasale. ipertensione arteriosa. E' stata effettuata coronarografia ed angioplastica + impianto stent medicato su IVA). La terapia che segue al momento è:
Plavix 75 m - 1 cp die
Triatec 5 mg 1 al mattino
Ulcex 150 1 al mattino
SOspesa la terapia con qualsiasi statina in quanto intollerante, il cardiologo ha sostituito con Berberol (2 cp al giorno) e le analisi sono perfette.
A seguito di una prostatite acuta (con ascesso) curata egregiamente gli è rimasta una leggera ipertrofia prostatica con un disturbo alquanto noioso :la nicturia. E devo dire che tale disturbo ce lo aveva anche prima di una lunga depressione che ha anticipato l'infarto.
Sono stati prescritti sia Omnic che Xatral ma mio marito dopo i primi effetti collaterali (ipotensione e giramenti di testa) non ne ha voluto più sapere. L'urologo gli ha allora consigliato il Prostamev ma dopo le prime settimane di beneficio poi tutto è tornato come prima.
Ora il medico di base ci ha consigliato il Permixon ma ho sentito da più parti che avrebbe effetti pericolosi su persone già infartuate.
I medici dell'ospedale dove mio marito è stato operato e che lo seguono ancora nella terapia non hanno dato peso alla cosa. Ma io sono preoccupata e non vorrei che per togliere la nicturia cadessimo in un nuovo infarto.
Vi sarei molto grata di un parere.
Grazie e buon lavoro
31045
mio marito (62 anni) un anno fa ha avuto un infarto (diagnosi: cardiopatia ischemica. sindrome coronarica acuta troponina positiva in soggetto con malattia coronarica ostruttiva critica monovasale. ipertensione arteriosa. E' stata effettuata coronarografia ed angioplastica + impianto stent medicato su IVA). La terapia che segue al momento è:
Plavix 75 m - 1 cp die
Triatec 5 mg 1 al mattino
Ulcex 150 1 al mattino
SOspesa la terapia con qualsiasi statina in quanto intollerante, il cardiologo ha sostituito con Berberol (2 cp al giorno) e le analisi sono perfette.
A seguito di una prostatite acuta (con ascesso) curata egregiamente gli è rimasta una leggera ipertrofia prostatica con un disturbo alquanto noioso :la nicturia. E devo dire che tale disturbo ce lo aveva anche prima di una lunga depressione che ha anticipato l'infarto.
Sono stati prescritti sia Omnic che Xatral ma mio marito dopo i primi effetti collaterali (ipotensione e giramenti di testa) non ne ha voluto più sapere. L'urologo gli ha allora consigliato il Prostamev ma dopo le prime settimane di beneficio poi tutto è tornato come prima.
Ora il medico di base ci ha consigliato il Permixon ma ho sentito da più parti che avrebbe effetti pericolosi su persone già infartuate.
I medici dell'ospedale dove mio marito è stato operato e che lo seguono ancora nella terapia non hanno dato peso alla cosa. Ma io sono preoccupata e non vorrei che per togliere la nicturia cadessimo in un nuovo infarto.
Vi sarei molto grata di un parere.
Grazie e buon lavoro
31045
[#1]
Gentile Signora,
non mi risulta alcuna controindicazione all'utilizzo di Permixon in pazienti con cardiopatia ischemica, nè alcuna particolare interazione con i farmaci abitualmente utilizzati da questo tipo di pazienti.
Pertanto a mio parere Suo marito può tranquillamente assumere questo farmaco.
Cordiali saluti
non mi risulta alcuna controindicazione all'utilizzo di Permixon in pazienti con cardiopatia ischemica, nè alcuna particolare interazione con i farmaci abitualmente utilizzati da questo tipo di pazienti.
Pertanto a mio parere Suo marito può tranquillamente assumere questo farmaco.
Cordiali saluti
Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.3k visite dal 28/09/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Infarto
L'infarto del miocardio: quali sono i sintomi per riconoscerlo il tempo? Quali sono le cause dell'attacco di cuore? Fattori di rischio, cure e il post-infarto.