Coronaropatia
Buonasera,volevo chiedere una vostra opinione in merito:nel corso di un ecg a riposo hanno trovato a mio papà due sofferenze al cuore:una al 40% e una al 90%. Le due ostruzioni si trovavano in prossimità di una ramificazione delle arterie e quindi è stato possibile inserire uno stent nell'arteria ostruita al 90%.Ora, 8 mesi dopo l'intervento nel corso dell'ecg da sforzo gli è stata trovata una sofferenza. Mercoledì dovrà entrare in ospedale per gli esami..e a me sorgono molti dubbi..E' possibile curare queste sua sofferenza senza che sia operato?Nel caso in cui si trattasse della sofferenza riscontrata precedentemente (al 40%)come sarà possibile intervenire dal momento che si trova su una ramificazione?E nel caso in cui si trattasse di restenosi è vero che non è più possibile ritentare con l'angioplastica?Le chiedo scusa per tutte queste domande ma la paura in questi casi è davvero molta. La ringrazio preventivamente sperando di ricevere una sua risposta non appena possibile. Grazie.
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Beh se la stenosi rimane del 40 per cento non si procede a niente, il fatto che sia ad una biforcazione può complicare le cose solo se la placca aumentasse il suo volume, passando da un 40 ad un 80 , 90 per cento, ma si riescono a fare PTCA anche in vasi piuttosto difficili, non si preoccupi. Sono certo che suo padre stia seguendo una terapia farmacologica piena, onde evitare la progressione della malattia coronarica, e che, ovviamente, non fumi. Cordialità. Cecchini.
www.cecchinicuore.org
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Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
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Utente
La ringrazio con tutto il cuore per avermi fatto un pò più di chiarezza con il suo contributo. Comunque mio papà sta seguendo una cura ed una dieta molto "riduttiva" ed inoltre fa molta attività sportiva. La seconda visita che ha fatto è risultata negativa all'ecg da riposo mentre a quello da sforzo è risultato positivo.. a cosa è dovuto secondo lei questo risultato? Cioè, secondo le sue conoscenze è più probabile che sia causato da una ristenosi dell'arteria ostruita al 90% o può essere ricondotta all'altra ostruzione?Grazie ancora per la sua pazienza.
[#3]
Una stenosi del 40 per cento non crea zone ischemiche visibili all ECG sotto sforzo. Può darsi che la stenosi del 40 per cento sia aumentata oppure che lo stent tenda richiuderei. Tra l altro non mi ha detto su che rami coronarici fossero presenti le stenosi, n'è se la prova da sforzo sia stata eseguita in terapia o in wash out, cioè senza farmaci. Comprenderà inoltre come sia difficile parlar via e mail di un paziente del quale non posso avere in visione il fil della coronarografia. Sono tuttavia convinto che lì dove abita abbia a disposizione dei Colleghi Cardiologi assolutamente in grado di rispondere alle sue domande con maggiore precisione. Buona giornata. Cordialemnte, cecchini
www.cecchinicuore.org
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[#4]
Utente
La ringrazio ancora per la risposta, mi scuso per il tempo che le sto facendo perdere ma devo correggermi in merito ai dati forniti nel primo "post" inserito, che sono stati scritti per "sentito dire" e senza aver consultato nessun referto medico.
Ieri sera ho letto il responso della coronografia e ora di seguito le riporto il tutto.
(La prego di scusarmi per eventuali errori dato che le scrivo a memoria quello che ho letto perchè ora il referto lo ha con se mio padre in ospedale e domani farà un ulteriore coronografia)
Tronco comune: patologico irregolare
Sede malattia: distale biforcazione
Interventricolare anteriore: patologica
Ostra (o una parola simile): stenosi moderata <50 %
tratto prossimale: stenosi 90 99 % (che è quella a cui è stata fatta un angioplastica ed è stato inserito un solo stent e non più stent in fila)
Ramo intermedio: stenosi significativa 50 70 %
Circonflessa: stenosi critica 70 90 %
La visita da sforzo è stata fatta ancora sotto l'uso di medicinali.
Ora credo di aver capito che la situazione è più grave di quello che credevo.
Credo di averle fornito tutti i dati di cui aveva bisogno.
Poi mi chiedevo come mai non è stata fatta un angioplastica anche alla circonflessa dato che è critica, è perchè non si possono fare in punti diversi per sicurezza o per altri motivi?
Spero di ricevere una sua ultima risposta!
Grazie mille per l'attenzione, buon lavoro e buona giornata.
Ieri sera ho letto il responso della coronografia e ora di seguito le riporto il tutto.
(La prego di scusarmi per eventuali errori dato che le scrivo a memoria quello che ho letto perchè ora il referto lo ha con se mio padre in ospedale e domani farà un ulteriore coronografia)
Tronco comune: patologico irregolare
Sede malattia: distale biforcazione
Interventricolare anteriore: patologica
Ostra (o una parola simile): stenosi moderata <50 %
tratto prossimale: stenosi 90 99 % (che è quella a cui è stata fatta un angioplastica ed è stato inserito un solo stent e non più stent in fila)
Ramo intermedio: stenosi significativa 50 70 %
Circonflessa: stenosi critica 70 90 %
La visita da sforzo è stata fatta ancora sotto l'uso di medicinali.
Ora credo di aver capito che la situazione è più grave di quello che credevo.
Credo di averle fornito tutti i dati di cui aveva bisogno.
Poi mi chiedevo come mai non è stata fatta un angioplastica anche alla circonflessa dato che è critica, è perchè non si possono fare in punti diversi per sicurezza o per altri motivi?
Spero di ricevere una sua ultima risposta!
Grazie mille per l'attenzione, buon lavoro e buona giornata.
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Probabilmente e' proprio la stenosi sulla circonflessa che crea i problemi attuali e non so dirle perche' non sia stata trattata anch'essa. Il fatto che la prova da sforzo sia risultata positiva sotto terapia farmacologica induce a programmare un nuovo tentativo di rivascolarizzazione, con tutti i benefici del dubbio da parte mia perche'muna cosa e' la descrizione delle lesioni, altra cosa e' poter vedere le immagini. Ne parli con i Coleghi che hanno trattato suo padre. Molti auguri. Cecchini.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.3k visite dal 27/09/2010.
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