Blocco atrioventricolare

Sono una donna di 52 anni senza particolari problemi di salute. Il 22 dicembre scorso, in previsione di un intervento chirurgico, sono stata sottoposta a ECG e mi è stato riscontrato un BAV di 3° grado. Nei giorni precedenti avevo cominciato ad accusare anomale sensazioni di affaticamento anche per sforzi minimi. In quel periodo, inoltre, assumevo un integratore a base di magnesio e Cimicifuga racemosa, consigliato per prevenire e contrastare i disturbi della menopausa. Dopo la diagnosi ho immediatamante sospeso l'assunzione di tale prodotto e, successivamente ho iniziato una terapia antiipertensiva in quanto la pressione aveva raggiunto valori altissimi. I recenti controlli cardiologici appaiono più rassicuranti, in particolare il più recente evidenzia un "PR ai limiti del BAV di 1° grado (200-210 ms). Inoltre la frequenza cardiaca, che controllo più volte al giorno, appare ultimamente stabilizzatata su valori regolari e comunque mai inferiore ai 45 battiti al minuto ed è scomparsa la sensazione di affaticamento che provavo, pur svolgendo una vita regolare con moderata attività fisica.
Vorrei chiedere se è possibile attribuire quanto accaduto a un effetto collaterale dell'integratore che assumevo, in quanto ho letto che tale prodotto svolge una azione simil-digitalica e che può provocare bradicardia.

Grazie
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Dr. Enzo Boncompagni Cardiologo 631 19
Guardi, cara amica di Napoli, lo vuole un consiglio di buon senso? Lasci perdere rimedi vari per la menopausa: lasci alla natura il suo corso: Sono personalmente contrario alla cosidetta terapia sostitutiva e anche a varie diavolerie che si possono trovare in commercio. Non si preoccupi più di tanto del blocco di branca. Si curi piuttosto l'ipertensione arteriosa; a fondo.
Cari saluti.

Dr. Enzo Boncompagni, Medico Cardiologo

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottore, grazie per la sua risposta. Vorrei precisare che a seguito del primo ECG mi venne diagnosticato un blocco atrioventricolare completo, tanto che mi venne suggerito un impianto di pacemaker d'urgenza. La situazione sembra attualmente normalizzata e, ovviamente, sono ora fermamente convinta che è meglio evitare il ricorso a terapie fai-da-te. Purtroppo il martellamento pubblicitario continuo facilita il ricorso a questi integratori, nella speranza di risolvere situazioni che comunque arrecano dei disturbi. Sarebbe auspicabile un controllo più serio e rigoroso di questi rimedi, a maggior tutela e salvaguardia della salute pubblica.

La saluto cordialmente
[#3]
Dr. Enzo Boncompagni Cardiologo 631 19
Quanti trabocchetti e falsità nelle promozioni televisive! Tutto per far soldi e basta. Stare alla larga è l'unica difesa, insieme ad affidarsi al proprio Medico o Specialista di fiducia. Un caro saluto.
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