I lembi mitralici

Sono un ragazzo di 36 anni, affetto da trambofilia da mutazione eterozigote fattore Laiden (fattore V).
Colpito da due TVP gamba destra, ed episodio di embolia polmonare massiva nel settembre 2009.
Nel mese di Ottobre 2010 sono stato sottoposto a chiusura del PFO (Forame ovale). Ora a distanza di mesi dall'intervento sono tornati i sintomi che avevo precedentemente ovvero affaticamento nel camminare, forte sanchezza fisica, e caviglie confie alla sera.
Inoltre continuano a verificarsi con frequenza i sintomi di emianopsia che dovevano scomparire con la chiusura del PFO.
Per questo problema il cardiolo mi ha nuovamente indirizzato da un neurologo per inqudrare il problema visto che con probabilità la causa non era il PFO ma altro problema non ancora individuato.
Alla luce di tutto questo ho effettuato nuova visita cardiologica ed eco di controllo con il seguente esisto:
Normali diametri cavitari e gli spessori parietali. A livello del setto interatriale evidenza di anello protesico normofunzionante. Non evidenza di Shunt. Prolasso di entrambi i lembi mitralici con IM 2+ normale funzione ventricolare DX e SI. Insufficienza tricuspidale 1+ con pap di 34 mmhg.
Non pletora cavale, non versamento pericardico.
Alla luce del referto il cardiologo mi ha detto che devo stare sotto controllo e fra tre mesi di ripetere nuovo ecocardio per rivedere la situazione.
Visto la giovane età il problema potrebbe essere risolto con intervento non invasivo di sistemazione precutanea dei lembi.
Il programma prosto è il seguente:
Valutazione neurologica per valutazione episodi di emianopsia
Valutazione Centro Trombosi per eventuale ripresa terapia TAO
Nuovo ecocardio con visita cardiologica fra circa tre mesi.
Vorrei avere un parere, e nell'attesa cordialmente saluto.


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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209
Gentile utente,
in base all'esito ecocardiografico, lei presenta un prolasso valvolare mitralico che in effetti va controllato con esami seriati nel tempo, inizialmente a sei mesi e poi ad un anno, in quanto l'anomalia valvolare si associa ad una insufficienza della valvola stessa che, almeno in linea teroica. dovrebbe degenerare con il tempo. Una visita cardiologica, pertanto a tre mesi, forse precoce, le è stata prescritta per un maggiore controllo della sua situazione. L'iter clinico nel suo complesso mi sembra congro ed adeguato.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO