Battiti del cuore percepibili
dottore le voglio porre una domanda in merito ai battiti del cuore.
E' da ormai diverso tempo e non spesso che avverto nel petto i battiti del mio cuore. Credo di esserne abbastanza sicuro in quanto differiscono da un'altra sintomatologia che avverto da diversi mesi ovvero il reflusso gastroesofageo. Lo so può sembrare banale ma siccome non so da cosa possa dipendere ho timore per le arterie e per il cuore. Ho avuto modo di misurare la pressione nel mentre si verifica l'evento e direi che 130/84 con 72 battiti possano andare bene. Tempo fa ho eseguito diversi ECG, uno per una tachicardia dovuta a stress ed ansia e risolta con breve terapia ansiolitica, uno per sospetta sincope vasovagale, ed uno per la preparazione ad un intervento di varicocele che devo ancora eseguire. In più ho eseguito un ecocardio dal quale tutto nella norma. Le riporto alcune conclusioni post ECG sulle quali il cardiologo mi ha già rassicurato: marcata deviazione assiale sinistra (-30°), atrio e ventricologrammi ai limiti della norma, non aritmie, tracciato ai limiti della norma, ritmo sinusale 88/min, pr=0.16 sec, toni ritmici, pause libere da soffi ed in più funzione ed ormoni tiroidei con valori nella norma.
A questo punto Lei mi può confermare una mia ipotesi ovvero è il reflusso gastrico che insieme alla deviazione assiale (forse dovuta ad un fatto di anatomia) mi porta a sentire i battiti del cuore?
e poi ancora quanto sforzo richiede in più al cuore il reflusso nel senso che è normale che dopo pranzo la mia frequenza cardiaca si attesta intorno ai 110 battiti al min? mi sembrano un pò troppi dopo un pranzo veloce e non abbondante.... cosa ci può essere che li fa aumentare?
la ringrazio per l'interesse e la sua risposta
ragazzo di 23 anni - impiegato - vita quasi sedentaria - non fumatore - non bevo alcolici - gastroscopia da eseguire a giugno
E' da ormai diverso tempo e non spesso che avverto nel petto i battiti del mio cuore. Credo di esserne abbastanza sicuro in quanto differiscono da un'altra sintomatologia che avverto da diversi mesi ovvero il reflusso gastroesofageo. Lo so può sembrare banale ma siccome non so da cosa possa dipendere ho timore per le arterie e per il cuore. Ho avuto modo di misurare la pressione nel mentre si verifica l'evento e direi che 130/84 con 72 battiti possano andare bene. Tempo fa ho eseguito diversi ECG, uno per una tachicardia dovuta a stress ed ansia e risolta con breve terapia ansiolitica, uno per sospetta sincope vasovagale, ed uno per la preparazione ad un intervento di varicocele che devo ancora eseguire. In più ho eseguito un ecocardio dal quale tutto nella norma. Le riporto alcune conclusioni post ECG sulle quali il cardiologo mi ha già rassicurato: marcata deviazione assiale sinistra (-30°), atrio e ventricologrammi ai limiti della norma, non aritmie, tracciato ai limiti della norma, ritmo sinusale 88/min, pr=0.16 sec, toni ritmici, pause libere da soffi ed in più funzione ed ormoni tiroidei con valori nella norma.
A questo punto Lei mi può confermare una mia ipotesi ovvero è il reflusso gastrico che insieme alla deviazione assiale (forse dovuta ad un fatto di anatomia) mi porta a sentire i battiti del cuore?
e poi ancora quanto sforzo richiede in più al cuore il reflusso nel senso che è normale che dopo pranzo la mia frequenza cardiaca si attesta intorno ai 110 battiti al min? mi sembrano un pò troppi dopo un pranzo veloce e non abbondante.... cosa ci può essere che li fa aumentare?
la ringrazio per l'interesse e la sua risposta
ragazzo di 23 anni - impiegato - vita quasi sedentaria - non fumatore - non bevo alcolici - gastroscopia da eseguire a giugno
[#1]
Gentile utente, la percezione del battito cardiaco, denominata cardiopalmo, è sintomo estrememente frequente ed in genere privo di rilevanza clinica.
Credo che la registrazione della Sua attività cardiaca per 24 ore consecutive, a mezzo di un ECG Holter, potrà chiarire definitivamente le cose.
Ne parli col Suo medico.
Cordiali saluti
Credo che la registrazione della Sua attività cardiaca per 24 ore consecutive, a mezzo di un ECG Holter, potrà chiarire definitivamente le cose.
Ne parli col Suo medico.
Cordiali saluti
Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo
[#2]
Utente
Salve Dr. Fedi,
voglio chiederLe a questo punto perchè è consigliato un ECG holter. Teme per qualche extrasistole che può generarmi cardiopalmo o l'aumento fuori misura dei battiti cardiaci (torno a ripeterle che non mi da nessun fastidio)? Come è possibile che si riesca a vedere tramite questo esame se è il reflusso gastroesofageo l'unico responsabile dell'insorgenza di tachicardia? - è utile porre la stessa mia domanda ad un gastroenterologo?
grazie e saluti
voglio chiederLe a questo punto perchè è consigliato un ECG holter. Teme per qualche extrasistole che può generarmi cardiopalmo o l'aumento fuori misura dei battiti cardiaci (torno a ripeterle che non mi da nessun fastidio)? Come è possibile che si riesca a vedere tramite questo esame se è il reflusso gastroesofageo l'unico responsabile dell'insorgenza di tachicardia? - è utile porre la stessa mia domanda ad un gastroenterologo?
grazie e saluti
[#3]
Con l'esecuzione di un ECG Holter si può stabilire con certezza la correlazione fra l'insorgenza dei sintomi (nel Suo caso, la percezione del battito cardiaco, detta anche cardiopalmo) e l'attività del cuore.
In altre parole, se nel momento in cui Lei accusa il cardiopalmo non vengono registrate turbe del ritmo o abnormi variazioni della frequenza cardiaca, la nostra attenzione si allontanerà da una eventuale patologia di pertinenza cardiologica e ci indirizzerà verso un'altra causa.
Infine, non ho mai detto che con l'ECG Holter si possa diagnosticare un reflusso gastroesofageo (magari fosse possibile!). Qualora venga ipotizzata questa eventualità, una consulenza gastroenterologica sarebbe decisamente consigliabile.
Cordiali saluti
In altre parole, se nel momento in cui Lei accusa il cardiopalmo non vengono registrate turbe del ritmo o abnormi variazioni della frequenza cardiaca, la nostra attenzione si allontanerà da una eventuale patologia di pertinenza cardiologica e ci indirizzerà verso un'altra causa.
Infine, non ho mai detto che con l'ECG Holter si possa diagnosticare un reflusso gastroesofageo (magari fosse possibile!). Qualora venga ipotizzata questa eventualità, una consulenza gastroenterologica sarebbe decisamente consigliabile.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
egregio dott.Fedi,
inutile la risposta data dal mio cardiologo in merito all'esecuzione di un ECG holter. "Non è il caso di fare altri accertamenti..." dice "... perchè con il primo elettrocardiogramma che si fece a suo tempo quando già eravamo in presenza di una tachicardia non si rilevarono alterazioni ritmiche percui come quel giorno ti torno a ripetere che per me si tratta di ansia." continua. A questo punto non so più che cosa fare.
Ad esempio oggi subito dopo pranzo e per tutto il pomeriggio ho avuto i battiti alti, il polso impazziva 140-160 bpm; e così ieri e l'altro ieri e così lo sarà domani e dopodomani, insomma ogni volta si verifica accelerazione dei battiti. La cosa di per sè non mi genera dolore o affaticamento salvo rari casi come oggi che sono stato accompagnato da dolori centrali toracici tanto da farmi iniziare a preoccupare. Però mentre per i dolori toracici, (che è più di anno che vanno e vengono ed il mio dottore ha riferito essere dolori intercostali) ci ho fatto l'abitudine, per la frequenza cardiaca proprio non riesco a calmare il mio pensiero.
Le sto scrivendo solo ora perchè come le ripeto per tutto il pomeriggio ho avuto battiti alti (ma con valori pressori nella norma) e fortunatamente ora si sono attestati sui 70. Vorrei intraprendere una cura di ansiolitico Transene già adottato a suo tempo su richiesta del mio cardiologo ed iniziare la palestra che non ho mai frequentato. Ma non so se faccio bene!
grazie per l'ascolto
inutile la risposta data dal mio cardiologo in merito all'esecuzione di un ECG holter. "Non è il caso di fare altri accertamenti..." dice "... perchè con il primo elettrocardiogramma che si fece a suo tempo quando già eravamo in presenza di una tachicardia non si rilevarono alterazioni ritmiche percui come quel giorno ti torno a ripetere che per me si tratta di ansia." continua. A questo punto non so più che cosa fare.
Ad esempio oggi subito dopo pranzo e per tutto il pomeriggio ho avuto i battiti alti, il polso impazziva 140-160 bpm; e così ieri e l'altro ieri e così lo sarà domani e dopodomani, insomma ogni volta si verifica accelerazione dei battiti. La cosa di per sè non mi genera dolore o affaticamento salvo rari casi come oggi che sono stato accompagnato da dolori centrali toracici tanto da farmi iniziare a preoccupare. Però mentre per i dolori toracici, (che è più di anno che vanno e vengono ed il mio dottore ha riferito essere dolori intercostali) ci ho fatto l'abitudine, per la frequenza cardiaca proprio non riesco a calmare il mio pensiero.
Le sto scrivendo solo ora perchè come le ripeto per tutto il pomeriggio ho avuto battiti alti (ma con valori pressori nella norma) e fortunatamente ora si sono attestati sui 70. Vorrei intraprendere una cura di ansiolitico Transene già adottato a suo tempo su richiesta del mio cardiologo ed iniziare la palestra che non ho mai frequentato. Ma non so se faccio bene!
grazie per l'ascolto
[#5]
Una frequenza cardiaca di 140-160 battiti al minuto a riposo andrebbe necessariamente indagata, e il mio parere è che un ECG Holter sia il primo passo per inquadrare meglio i Suoi sintomi.
Se però il Suo cardiologo non ritiene opportuno sottoporLa a queto accertamento, avrà i suoi motivi(ricordi che questo è un consulto a distanza, con tutti i limiti del caso).
L'idea di una terapia ansiolitica mi sembra corretta, ma va obbligatoriamente eseguita su prescrizione del medico (e magari con farmaci più "moderni" di quello che cita, decisamente datato).
Cordiali saluti
Se però il Suo cardiologo non ritiene opportuno sottoporLa a queto accertamento, avrà i suoi motivi(ricordi che questo è un consulto a distanza, con tutti i limiti del caso).
L'idea di una terapia ansiolitica mi sembra corretta, ma va obbligatoriamente eseguita su prescrizione del medico (e magari con farmaci più "moderni" di quello che cita, decisamente datato).
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Scusi Dott. Fedi se continuo ad essere invadente, ma visto che una probabile causa dei miei sintomi possa essere l'ansia, le chiedo a questo punto nel vostro campo medico tipico di cardiologi cosa intendete con il termine a riposo. Il dopo pranzo/cena e quindi la digestione è da considerarsi una condizione di riposo per l'attività o frequenza cardiaca? Torno a ripetere che se solo dopo un pasto - pur semplice e non troppo ricco - il mio cuore lavora intorno ai 100-110 battiti e poi torna a ristabilirsi nel range di valori accettabili nel corso del pomeriggio, io (ansia a parte) me ne posso fare una ragione e considerare che per me è fisiologico a differenza di altre persone che ad esempio mangiando, mangiando vedono salire la loro frequenza solo di 10-20 battiti.
Non so dottore Lei mi può aiutare anche minimamente in questa teoria anche se per Lei può risultare difficile a distanza.
grazie
Non so dottore Lei mi può aiutare anche minimamente in questa teoria anche se per Lei può risultare difficile a distanza.
grazie
[#7]
L'esecuzione dell'esame che Le ho proposto (ECG Holter) consentirà al Suo medico di diagnosticare una eventuale anomalia del ritmo o della frequenza cardiaca, e a Lei di avere una risposta alle Sue legittime curiosità.
Le confermo che a distanza non posso assolutamente fare di più.
Cordiali saluti
Le confermo che a distanza non posso assolutamente fare di più.
Cordiali saluti
[#8]
Utente
dottor Fedi salve.
ho eseguito c.ca 3 settimane fa la esofagogastroduodenoendoscopia riportante mio malgrado dirlo una ernia jatale di medie dimensioni. Secondo il gastroenterologo esecutore dell'esame è da imputare ad essa sia i sintomi da mrge che l'alterazione della frequenza cardiaca in quanto l'ernia è in grado di stimolare il sistema vagale. A parte che difficilmente riesco a capire il nesso ma a questo punto cura permettendo per il trattamento dell'mrge, cosa posso fare per tutelare la salute del mio cuore?
Le voglio ripetere che per un ragazzo di 23 anni questo significa non vivere a pieno la mia età, in quanto questo disturbo e l'insieme dello stato di cose a cui è associato non mi permette di svolgere certe attività che per altri ragazzi sono da considerarsi nella normalità.
grazie
ho eseguito c.ca 3 settimane fa la esofagogastroduodenoendoscopia riportante mio malgrado dirlo una ernia jatale di medie dimensioni. Secondo il gastroenterologo esecutore dell'esame è da imputare ad essa sia i sintomi da mrge che l'alterazione della frequenza cardiaca in quanto l'ernia è in grado di stimolare il sistema vagale. A parte che difficilmente riesco a capire il nesso ma a questo punto cura permettendo per il trattamento dell'mrge, cosa posso fare per tutelare la salute del mio cuore?
Le voglio ripetere che per un ragazzo di 23 anni questo significa non vivere a pieno la mia età, in quanto questo disturbo e l'insieme dello stato di cose a cui è associato non mi permette di svolgere certe attività che per altri ragazzi sono da considerarsi nella normalità.
grazie
[#9]
Una volta accertato che la MRGE è responsabile del cardiopalmo, il suo adeguato trattamento porterà con ogni probabilità alla soppressione del sintomo, di certo fastidioso ma assolutamente non pericoloso, nè tanto meno invalidante per nessuna attività, a qualunque età.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#10]
Utente
in merito al cardiopalmo le dico che è sparito del tutto, salvo quando faccio attività fisica ma questo mi sembra del tutto normale. E per questo motivo sono già più rilassato.
Rimane purtroppo una frequenza cardiaca alta tutti i giorni e dopo pranzo - dai 100 ai 120 bpm.
Tende a regredire solo verso il far della sera.
Rimane purtroppo una frequenza cardiaca alta tutti i giorni e dopo pranzo - dai 100 ai 120 bpm.
Tende a regredire solo verso il far della sera.
[#11]
Se questi valori di frequenza cardiaca sono stati rilevati all'ECG Holter (che Le ho consigliato dal lontano 14 aprile), il cardiologo esaminatore che ha avuto visione diretta dell'esame, Le potrà illustrare l'eventuale prosieguo dell'iter diagnostico e terapeutico.
Se invece non ha ancora eseguito questo esame, ribadisco la Sua necessità, visto che il rilievo della frequenza cardiaca Le provoca una così intensa (e forse immotivata) apprensione.
Intanto provveda a seguire con scrupolosità la terapia per l'ernia iatale.
Cordiali saluti
Se invece non ha ancora eseguito questo esame, ribadisco la Sua necessità, visto che il rilievo della frequenza cardiaca Le provoca una così intensa (e forse immotivata) apprensione.
Intanto provveda a seguire con scrupolosità la terapia per l'ernia iatale.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 77.8k visite dal 13/04/2010.
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