Ipoperfusione da sforzo
salve mia mamma è stata sottoposta ad una toscintigrafia miocardica da stress e a riposo, le conclusioni sono: ai livelli di esercizio fisico raggiunti, è presente una ipoperfusione da sforzo in sede (infero-latero-basale) possibile presenza di limitata componente necrotica nontransmurale ( in alternativa miocardio severamente ipoperfuso) .
i volumi del ventricolo sinistro e la funzione sistolica ventricolare sinistra e destra, sono normali.
ECG DA SFORZO AL LETTOERGOMETRO: test da sforzo sottomassimale(FCMT 82%) a medio carico lavorativo positivo per ischemia inducibile.
i volumi del ventricolo sinistro e la funzione sistolica ventricolare sinistra e destra, sono normali.
ECG DA SFORZO AL LETTOERGOMETRO: test da sforzo sottomassimale(FCMT 82%) a medio carico lavorativo positivo per ischemia inducibile.
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Gentile utente,
pur con i limiti del mezzo e considerata l'assenza di qualunque notizia di interesse clinico (anamnesi, sintomi, eventuali terapia in corso, eccetera) dall'analisi nuda e cruda del risultato della scintigrafia sembra che Sua madre abbia una cardiopatia ischemica, con un probabile episodio infartuale pregresso, decorso evidentemente senza sintomi di rilievo.
Tale situazione va necessariamente approfondita con un consulto specialistico cardiologico "dal vivo", per la necessaria integrazione diagnostica e terapeutica.
Le consiglio quindi di portare sollecitamente a visita Sua madre, con i risultati degli esami cui si è sottoposta, al collega che glieli ha prescritti.
Cordiali saluti
pur con i limiti del mezzo e considerata l'assenza di qualunque notizia di interesse clinico (anamnesi, sintomi, eventuali terapia in corso, eccetera) dall'analisi nuda e cruda del risultato della scintigrafia sembra che Sua madre abbia una cardiopatia ischemica, con un probabile episodio infartuale pregresso, decorso evidentemente senza sintomi di rilievo.
Tale situazione va necessariamente approfondita con un consulto specialistico cardiologico "dal vivo", per la necessaria integrazione diagnostica e terapeutica.
Le consiglio quindi di portare sollecitamente a visita Sua madre, con i risultati degli esami cui si è sottoposta, al collega che glieli ha prescritti.
Cordiali saluti
Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.5k visite dal 29/03/2010.
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