Faccio dei cicli di terapia per endovena

Gentili Dottori vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrete prestarmi.Sono una ragazza di 25 anni,corporatura normale,non fumo,non bevo e conduco una vita molto sedenteria anche per via del lavoro,sono una ragioniera.Da sempre,praticamente da quando riesco a ricordare,soffro di uno strano star male che io riconduco al mio cuore.Continue irregolarità dei battiti,lenti o troppo accellerati,tonfi,fiato corto,rigidità,confusione,dolori al petto,tensione,senso di affaticamento e svenimento.Ho fatto numerosissimi controlli presso diversi cardiologi(tra cui anche la scintigrafia miocardica sotto sforzo, dietro consiglio dello specialista)e fortunatamente non è mai uscita fuori nessuna patologia.Io però continuo a stare male,tutti i sintomi sono ultimamente peggiorati tanto che lo scorso dicembre sono finita al pronto soccorso dove mi hanno riscontrato una tachicardia sinusale con circa 120 b/m;ho eseguito per approfondire un holter ecg delle 24 ore di cui vi riporto il risultato:ritmo sinusale a frequenza media di 78 b/m con normale ritmo circadiano,sporadici battiti ectopici sopraventricolari isolati,diversi episodi di tachicardia sinusale nelle ore diurne,qualche episodio di bradicardia sinusale nelle ore notturne,numerosi episodi di aritmia sinusale di tipo respiratorio,non atipie della ripolarizzazione ventricolare di tipo ischemico;SVT >= 140 BPM;BRA >= 2 BATTITI;BRA<=50 BPM;PAU>= 2000 MS;SVEB>=40%VEB>=5%;DEL>=30%;AVIR>=60 BPM;VT>=100 BPM.I medici mi hanno rassicurata dicendomi che l'esame è nella norma,di prendere eventualmente un betabloccante Inderal 40mg, ¼ di pillola al mattino e un 1/4 alla sera,per tenere a bada il ritmo se proprio non riesco a stare.Onestamente non l'ho ancora preso e le crisi tachicardiche sono aumentate tanto non farmi più stare tranquilla,peggiorano poi quando sono a stomaco pieno per questo delle volte evito proprio di mangiare.Soffro di anemia da carenza di ferro,valore a dicembre=3,faccio dei cicli di terapia per endovena.Volevo chiedervi cosa pensate del mio quadro,se è il caso di approfondire presso un aritmologo o se posso tranquillizzarmi anche se così faccio fatica ad affrontare le mie giornate;sono figlia di genitori cardiopatici,entrambi con infarto, mia madre grave.Vi prego consigliatemi;grazie di cuore.
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Dr. Enzo Boncompagni Cardiologo 631 19
Non dovrebbe essere situazione preoccupante la tua, amica di Reggio Calabria. Vale la pena di fare una visita cardiologica approfondita, e poi stabilire la terapia antiaritmica. Quella effettuata? No comment. Cordialità.

Dr. Enzo Boncompagni, Medico Cardiologo

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Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Dott. Boncompagni grazie infinite per il suo celere riscontro. Volevo però che mi chiarisse una cosa: lei pensa che è il caso di approfondire rivolgendomi ad un aritmologo o mi consiglia di ritornare dal cardiologo per un ennesimo consulto? Proprio in occasione dell'ultimo esame (l'holter) fatto a febbraio, sono stata dal cardiologo che mi ha prescritto il betabloccante che io però non ho ancora preso; lei pensa che non sia appropriato nel mio caso? mi creda io non ci capisco più niente! Quasi tutti gli specialisti, ai quali mi sono rivolta, hanno fatto un collegamento tra questi sintomi e la mia emotività volta spesso a stati di tensione ed ansia che io in certi periodi sono consapevole di vivere ma altre volte il mio cuore "va per i fatti suoi" senza un apparente motivo plausibile. E' possibile che inconsciamente il cuore risenta di uno stato di agitazione a questi livelli? In tutta questa situazione una cosa che mi preoccupa tanto è che questo stare male è diventato ormai la risposta a tutte le situazioni della mia vita, se una gioia o un dolore,a un'emozione forte bella o brutta che sia! non sò se continuare a ricercare il problema nel mio cuore o altrove. Le chiederò forse una stupidaggine....ma secondo lei potrebbe essere un problema del nervo vago?
Grazie Dottore.
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Dr. Enzo Boncompagni Cardiologo 631 19
Ma perchè pensi al nervo vago? Di sicuro ogni stress emotivo può influire sul tuo disturbo. La terapia adeguata esuste, eccome, ma io non posso certo indicartela da questa posizione. L'aritmologo? Ma scusa, prima ci si mette il vestito; il cappello, caso mai, dopo. Guarirai e ti auguro di capire e trovare la via giusta. Cordiali saluti.
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Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Dott. Boncompagni, la ringrazio nuovamente per l'attenzione che mi dedica! Ho pensato al nervo vago perchè stupidamente mi sono fatta una teoria tutta mia pensando che il nergo vago fosse responsabile dei disturbi della conduzione elettrica del cuore soprattutto in stati di forte eccitabilità con gli evidenti sintomi di un cuore che di colpo galoppa e poi rallenta improvvisamente con battiti strani, boh! Onestamente non sò se avrò la fortuna
di capire quale sia la strada della giusta terapia e guarigione, non saprei fare di testa mia, dovrei attenermi ai vari consigli avuti e fino adesso il betabloccante sembra la mezza soluzione al problema. Non sò se anche lei si riferiva a questo o a tutt'altra cosa....sò solo che mi sembra come se fossi in un tunnel senza via d'uscita....Vorrei tanto un aiuto.
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Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Gentili Dottori (Gentile Dott. Boncompagni),
riscrivo a distanza di più di un anno con ancora, purtroppo, la stessa sintomatologia di allora forse addirittura più accentuata. La solita tachiaritmia di sempre, adesso sempre continua ed incessante, con i battiti che si aggirano intorno ai 90/100 min. e che comunque aumentano in certi momenti, per poi diminuire e per poi ripartire a correre anche solo dopo un colpo di tosse, magari per della saliva andata di traverso. Proprio qualche giorno fa sono ritornata dal cardiologo per un controllo (anche in vista di una possibile gravidanza, in quanto non nascondo il desiderio di iniziare a provarci) e, fortunatamente, dopo ecg ed ecocardiogramma ha escluso anomalie cardiache (soffi) ribadendomi di iniziare la terapia già consigliatami tempo fa (Inderal e Sedatol). Io però non ci capisco più niente!Sono consapevole del fatto che il cuore a livello strutturale sia sano ma sono sicura che ci sia qualche problema funzionale a livello del sistema elettrico. Non vorrei si rendesse necessario uno studio elettrofisiologico cardiaco, mi spaventano questi esami!Vorrei prima tentare di risolvere il problema in maniera più tranquilla, provando qualche terapia farmacologica che io fino adesso non ho mai fatto, non ho mai trattato questo disturbo con nessun farmaco se non con qualche tazza di camomilla (che alla fine non l'ha nemmeno risolto). Non sò che fare!
Volevo chiedere al Dott. Boncompagni, che all'epoca mi scrisse che esiste la cura per me, se davvero è convinto di questo e se può aiutarmi, anche se capisco che in questa sede non è possibile, ma anche solo qualche suggerimento affinchè io possa capire e trovare la via giusta...proprio come l'augurio che mi ha fatto in passato.
Grazie anticipatamente per tutto.
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