Aritmia extrasistolica monorfa e ripetitiva

Egregio dottore, mi scuso se la disturbo, ma ho necessità di richiederle alcuni consigli, mi chiamo Giovanni Arces e ho 46 anni: - nel mese di dicembre 2000, a seguito di ricovero ospedaliero in Neurochirurgia per patologia discali , ero messo a conoscenza di essere affetto da aritmia extrasistolica. Tale quadro cardiologico portava a richiedere ulteriori indagini specialistiche per conoscerne le cause. Si procedeva ad un ecocardiogramma dal quale emergeva un prolasso mesotelesistolico dei lembi mitralici. Considerato che faccio sport, praticando corsa 3 volte alla settimana da circa 20 anni, mi sono sottoposto anche ad un test da sforzo dove è risultata l'aritmia all'inizio del test e scompariva nell'acme del massimo sforzo per ricomparire nella fase di recupero. La scintigrafia cardiaca escludeva deficit perfusori irreversibili o reversibili del miocardio. Diversi Holter hanno mostrato sempre l'aritmia extrasistolica ventricolare frequente, monorfa, ripetitiva con fenomeno R su T spesso in ritmo Bi e Trigemino. La cura che mi veniva fornita era a base di betabloccanti, prima con tenormin, poi sotalex, ritmonorm, atenolo, almaritm e ora inderal, nessuno ha sortito effetto. Ora consultando la cartella clinica di quel ricovero, mi accorgo che ho eseguito all'epoca altri esami, quali: - profilo tiroideo, risulta tutto nella norma; ecografia tiroidea che evidenzia due noduli ipoecogeni l'uno a destra di dimensioni di 5x3 di diametro, l'altro a sx di dimensioni di 6 mm; infatti la scintigrafia tiroidea ha mostrato una disomogenea distribuzione del radiofarmaco in tutto il parenchima ghiandolare, dove sono presenti due aree ipocaptanti corrispondenti alle lesioni sopra descritte; - l'esame gastroduodenoscopia non mostrava alterazioni alcuna ma evidenziava positivo la ricerca dell'helicobacter pylori. Per tutto quanto sopra descritto ho solo curato l'aritmia come consigliato dal cardiologo, senza tener conto delle altre patologie emerse. Ma ora mi chiedo: non avendo avuto risultati in tal senso mi sorge il ragionevole dubbio se tutto ciò non è causa della tiroide o dell'helicobacter? I risultati di sangue in generale sono stati sempre nella norma salvo qualche alterazione alla bilirubina totatale 1.31 contro 0.00/1.20. Vi chiedo un aiuto a trovare una soluzione. Grazie e distinti saluti.


[#1]
Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Cardiochirurgo, Cardiologo, Chirurgo toracico 555 19
Gentile signore,
spesso il prolasso mitralico può causare extrasistolie. Sarebbe utile ripetere un ecocardiogramma (mi pare di capire che l'ultimo risale al 2000) per controllare se la condizione della valvola mitralica fosse peggiorata. La terapia che ha intrapreso con beta bloccanti ed antiaritmici è ortodossa. Il fatto che non abbia sotito effetto probabilmente va ricercato nel dosaggio che non è chiaro quale fosse...
Mi pare comunque che necessiti di un controllo cardiologico con una certa urgenza ma non solo online...

auguri

Dr GM Actis Dato
Ospedale Molinette
Torino

GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino

Aritmie

Cos'è un'aritmia cardiaca? Fibrillazione atriale, extrasistoli, tachicardia: scopri quali sono le alterazioni del ritmo cardiaco e come trattare le aritmie.

Leggi tutto