Ritmo sinusale tarchitardico 102' conduzione av nella norma segni ipertrofia ventricolare -----

Salve, soffrendo di ipertensione dal 2006 , ho fatto un secondo ecocardio color doppler , rispetto al primo:
Ecg: ritmo sinusale tarchitardico 102’ Conduzione AV nella norma Segni ipertrofia Ventricolare
Eco: cardiopatica ipertensiva con insuff. Aortica moderata,stenosi lieve, ipertrofia eccentrica adeguata vs e dilatazione ventricolare. Funzione sistolica conservata. Fe 53%

secondo
Che ha dato le seguenti conclusioni: Cardiopatia ipertensiva associata stenosi aortica lieve e ins. aortica moderata , con dilatazione del ventricolo sx. Fe 55% Vs 420 g (266 vn) VS diastole 6,6 (5,8 vn) Alterato E/A 0,92 Setto interventricolare diastole: 1,4 cm (1,3) Bulbo 4 (3,9) Peso 124 Kg x 182 cm Anni 27 ------ Ecg: ritmo sinusale tarchitardico 102’ Conduzione AV nella norma Segni ipertrofia Ventricolare ----- Esami di laboratorio: nella norma.
Attraverso terapia farmacologica la pressione nelle 24 ore varia da 150 a 130/70, sto seguendo anche una dieta poiché in parte le alterazioni sono dovute anche all’ obesità, non accuso nessun sintomo o limitazione, svolgo circa 30 minuti di cyclette. (il mio cardiologo consiglia la ripetizione degli esami a fine anno).

1 E’ una cosa preoccupante ?
2 Le alterazioni sono reversibili ?
3 E’ neccessario un intervento ?
4 E’ possibile fare qualche partita al mare?
5 Ci sono controindicazioni a fare viaggi in aereo zona europa (spagna)
Grazie
andrea
terapia:
2 adalat crono 60
seles beta
kaverzide

Grazie per profondere il Vostro sapere



[#1]
Dr.ssa Laura Angioni Cardiologo 15
Carissimo Andrea,dai dati che hai fornito risulta che i 2 esami ecocardiografici sono molto simili tra loro. I problemi che emergono sono di 2 tipi:
il primo è legato alla pressione arteriosa che ancora non è ben controllata dalla terapia, e forse anche ad una più ampia "sindrome metabolica" visto che c'è anche uno stato di obesità (sarebbe utile anche vedere gli esami del sangue)
il secondo ad una steno-insufficienza della valvola aortica che però al momento appare ben compensato
Per il primo problema è possibile che l'ipertrofia del ventricolo sinistro (cioè l'ispessimento delle pareti del cuore)possa regredire cercando di ridurre sia il peso corporeo che i valori di pressione arteriosa ed eventualmente altri fattori di rischio qualora fossero presenti (aumento del colesterolo, iperglicemia, fumo)
Per il secondo problema credo che la cosa migliore sia un monitoraggio nel tempo con visite cardiologiche ed ecocardio annuali e in caso di modifica del quadro eventuale consulenza cardiochirurgica.
Spero di averti in qualche modo aiutato in questo percorso, saluti.

[#2]
Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Cardiologo, Chirurgo toracico, Cardiochirurgo 555 19
Caro signore,
concordo con l'analisi della collega e mi permetto di aggiungere solo alcune considerazioni. Ha 28 anni, una valvola aortica con insufficienza moderata, un bulbo di 40 mm, ipertrofia ventricolare sinistra, dilatazione del ventricolo sinistro, ipertensione ed obesità di grado severo: Fermo restando la necessità di dimagrire in maniera importante a mio avviso è utile un approfondimento diangostico sulla aorta ascendente di cui non si fa menzione nei suoi esami. Questo può essere fatto con una angio RMN o una angio TC del torace. Inoltre non è chiaro (forse non è stato valutato) se la sua valvola aortica è tricuspide o bicuspide...
Sarebbe importante conoscere meglio anche la sua storia famigliare: genitori, nonni, zii.... viventi? morti improvvise?....
Tutto questo può permettere di avere un quadro più chiaro anche dal punto di vista prognostico.

cordialmente

GM Actis Dato

GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino

[#3]
Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
Gent. Dottori,
vi ringrazio per la risposta ed aggiungo i dettagli da voi richiesti:
Gli esami del sangue sono nella norma (glicemia,trigliceridi,colesterolo,ecc)
Per quanto riguarda i parenti nonna vivente con ins.mitralica.
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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