Dispnea, palpitazioni e astenia sotto sforzo.
Gentili medici, ricorro ancora una volta al servizio che offrite su questo sito per esporvi un problema che ormai mi ha tolto il gusto di vivere la giornata.
Qualche mese orsono iniziai a notare, facendo le scale la mattina, di arrivare in cima alle rampe col fiato corto, cosa che non mi era mai successa prima.
Al momento non diedi peso alla cosa, prendendola quasi come sprono a praticare maggior movimento durante la giornata.
Tuttavia, recentemente la cosa è andata peggiorando. Alla sensazione di fiato corto si è infatti aggiunto un costante avvertire i battiti cardiaci alla fine di sforzi anche minimi (alzarsi dalla sedia o fare uno scatto improvviso) e una sensazione di debolezza agli arti inferiori.
Tutte queste sensazioni passano abbastanza rapidamente quando mi siedo o mi fermo in piedi.
La sensazione si fa poi più forte se mi muovo dopo i pasti, specialmente il pranzo, dopo i quali anche a riposo i sintomi persistono più a lungo.
Giocando a calcio nel ruolo di portiere sono stato sottoposto a novembre a una visita per l'idoneità sportiva, dove mi è stato riscontrato un blocco incompleto di branca destra assieme a ECG a riposo e sotto sforzo "ai limiti" (riporto esattamente ciò che è stato scritto nel referto), con 90 pulsazioni al minuto a riposo e 132 dopo sforzo. Mi è stata comunque rilasciata l'idoneità alla pratica sportiva.
Questa cosa mi ha tuttavia molto spaventato poichè nelle visite degli anni precedenti (almeno fino al 2007) non era stata riscontrata, ed essendo una persona ansiosa ne ho parlato col mio medico (cardiologo), che tuttavia ha escluso complicazioni sostenendo che il blocco parziale destro sia presente in molti atleti. Su mia richiesta mi ha comunque prescritto un nuovo ECG sotto sforzo con cicloergometro, che eseguirò mercoledì.
Al contempo, mi sono anche stata prescritta una piccola dose di Xanax al giorno (8 gocce) per l'ansia.
Volevo chiedervi se il test sotto sforzo sia sufficente per escludere patologie cardiache in merito ai sintomi che avverto. Se così fosse, poi, dove possonon risidiere le cause di questo malessere? Davvero uno stato ansioso costante può portare a simili complicazioni?
Grazie fin da ora per le risposte.
Qualche mese orsono iniziai a notare, facendo le scale la mattina, di arrivare in cima alle rampe col fiato corto, cosa che non mi era mai successa prima.
Al momento non diedi peso alla cosa, prendendola quasi come sprono a praticare maggior movimento durante la giornata.
Tuttavia, recentemente la cosa è andata peggiorando. Alla sensazione di fiato corto si è infatti aggiunto un costante avvertire i battiti cardiaci alla fine di sforzi anche minimi (alzarsi dalla sedia o fare uno scatto improvviso) e una sensazione di debolezza agli arti inferiori.
Tutte queste sensazioni passano abbastanza rapidamente quando mi siedo o mi fermo in piedi.
La sensazione si fa poi più forte se mi muovo dopo i pasti, specialmente il pranzo, dopo i quali anche a riposo i sintomi persistono più a lungo.
Giocando a calcio nel ruolo di portiere sono stato sottoposto a novembre a una visita per l'idoneità sportiva, dove mi è stato riscontrato un blocco incompleto di branca destra assieme a ECG a riposo e sotto sforzo "ai limiti" (riporto esattamente ciò che è stato scritto nel referto), con 90 pulsazioni al minuto a riposo e 132 dopo sforzo. Mi è stata comunque rilasciata l'idoneità alla pratica sportiva.
Questa cosa mi ha tuttavia molto spaventato poichè nelle visite degli anni precedenti (almeno fino al 2007) non era stata riscontrata, ed essendo una persona ansiosa ne ho parlato col mio medico (cardiologo), che tuttavia ha escluso complicazioni sostenendo che il blocco parziale destro sia presente in molti atleti. Su mia richiesta mi ha comunque prescritto un nuovo ECG sotto sforzo con cicloergometro, che eseguirò mercoledì.
Al contempo, mi sono anche stata prescritta una piccola dose di Xanax al giorno (8 gocce) per l'ansia.
Volevo chiedervi se il test sotto sforzo sia sufficente per escludere patologie cardiache in merito ai sintomi che avverto. Se così fosse, poi, dove possonon risidiere le cause di questo malessere? Davvero uno stato ansioso costante può portare a simili complicazioni?
Grazie fin da ora per le risposte.
[#1]
L'esecuzione di un test da sforzo mi sembra un'ottima idea, principalmente per una corretta valutazione della Sua capacità lavorativa; in seguito potrà eventualmente sottoporsi ad altre valutazioni funzionali secondo le prescrizioni del collega cardiologo.
La presenza del blocco di branca destra incompleto è di per sè clinicamente irrilevante e non influenza il rilascio dell'idoneità sportiva.
Mi permetta infine di esprimere le mie perplessità sulla definizione "ai limiti" del Suo ECG e soprattutto dell'ECG da sforzo: non significa nulla ed è assolutamente scorretto e fuorviante.
Cordiali saluti
La presenza del blocco di branca destra incompleto è di per sè clinicamente irrilevante e non influenza il rilascio dell'idoneità sportiva.
Mi permetta infine di esprimere le mie perplessità sulla definizione "ai limiti" del Suo ECG e soprattutto dell'ECG da sforzo: non significa nulla ed è assolutamente scorretto e fuorviante.
Cordiali saluti
Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta, dr. Fedi.
In previsione di farle comunque sapere i risultati di mercoledì, le riporto anche che settimana scorsa ho eseguito un esame del sangue e delle urine, da cui è risultato essere tutto perfettamente in ordine, mentre a settembre una gastroscopia non ha rilevato nulla, se non un cardias spesso belante.
Vorrei sapere, inoltre, se i motivi della sua perplessità riguardo la definizione "ai limiti" sono puramente formali (come si parlerebbe di una frase senza senso) o sottintendono a qualcosa di trascurato.
Grazie ancora!
Come detto, la terrò informato.
In previsione di farle comunque sapere i risultati di mercoledì, le riporto anche che settimana scorsa ho eseguito un esame del sangue e delle urine, da cui è risultato essere tutto perfettamente in ordine, mentre a settembre una gastroscopia non ha rilevato nulla, se non un cardias spesso belante.
Vorrei sapere, inoltre, se i motivi della sua perplessità riguardo la definizione "ai limiti" sono puramente formali (come si parlerebbe di una frase senza senso) o sottintendono a qualcosa di trascurato.
Grazie ancora!
Come detto, la terrò informato.
[#3]
Un test da sforzo va relazionato secondo precisi parametri che servono ai colleghi che ne prenderanno visione per una corretta e completa valutazione. Definire "ai limiti" un test da sforzo non vuol dir nulla, ed equivale ad una "non diagnosi": ne sappiamo quanto prima.
Cordiali saluti
P.S. la corretta dizione è "cardias beante", cioè non chiuso perfettamente.
Cordiali saluti
P.S. la corretta dizione è "cardias beante", cioè non chiuso perfettamente.
[#4]
Utente
Salve dottore, come promesso ecco i risultati del test, eseguito con cicloergometro.
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WHO50 Complessiva Durata esercizio: 09:17
FC max: 193 bpm (max. prevista 198)
PA max: 200/100
Carico max: 200 Watt = 1.0 METS
Max Ampiezzza ST -0.65 mm in III; ESERCIZIO STADIO 5 4:59
Interruzione esame: esaurimento muscolare.
ECG a riposo: RS, BIBD.
Capacità funzionale: corrispondente all'età.
Valutazione FC sotto sforzo: corrispondente all'età.
Variazione PA sotto sforzo/a riposo: normale - variazione normale.
Disturbi tipo angina pectoris: nessuno.
Aritmia: nessuna.
Viariazione tratto ST: nessuno.
Impressione complessiva: prova da sforzo normale.
Riassunto: test massimale interrotto per esaurimento muscolare ad alto carico di lavoro. Paziente asintomatico. Non significative alterazioni del tratto St rispetto al basale. Non aritmie.
Conclusioni: test massimale non indicativo di ridotta riserva coronarica ad alto carico di lavoro. Non aritmie.
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Spero di aver riportato i dati correttamente.
La dottoressa che ha eseguito l'esame ha detto che non c'è nulla fuori posto, e che i miei sintomi sono riconducibili a scarso allenamento.
Il test mi ha tranquillizzato, ma comunque tenevo a una sua opinione.
Grazie fin da ora!
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WHO50 Complessiva Durata esercizio: 09:17
FC max: 193 bpm (max. prevista 198)
PA max: 200/100
Carico max: 200 Watt = 1.0 METS
Max Ampiezzza ST -0.65 mm in III; ESERCIZIO STADIO 5 4:59
Interruzione esame: esaurimento muscolare.
ECG a riposo: RS, BIBD.
Capacità funzionale: corrispondente all'età.
Valutazione FC sotto sforzo: corrispondente all'età.
Variazione PA sotto sforzo/a riposo: normale - variazione normale.
Disturbi tipo angina pectoris: nessuno.
Aritmia: nessuna.
Viariazione tratto ST: nessuno.
Impressione complessiva: prova da sforzo normale.
Riassunto: test massimale interrotto per esaurimento muscolare ad alto carico di lavoro. Paziente asintomatico. Non significative alterazioni del tratto St rispetto al basale. Non aritmie.
Conclusioni: test massimale non indicativo di ridotta riserva coronarica ad alto carico di lavoro. Non aritmie.
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Spero di aver riportato i dati correttamente.
La dottoressa che ha eseguito l'esame ha detto che non c'è nulla fuori posto, e che i miei sintomi sono riconducibili a scarso allenamento.
Il test mi ha tranquillizzato, ma comunque tenevo a una sua opinione.
Grazie fin da ora!
[#7]
Utente
Dottor Fedi, riesumo questo consulto ormai apparentemente dimenticato perchè, in capo a due mesi, sono di nuovo al punto di partenza.
Riassumo gli ultimi due mesi.
Dopo il test da sforzo, anche parlandone con mio padre, per fugare ogni dubbio ho eseguito presso il mio medico (cardiologo) anche un ecocardiogramma, da cui è risultato essere tutto nella norma.
Parallelamente, ho intrapreso anche un percorso psichiatrico nella speranza di arrivare a controllare la mia cronica ansia rispetto alla salute.
Rassicurato dai risultati e dalla terapia, ho poi dovuto interrompere per circa un mese gli allenamenti sportivi a causa di altri impegni.
Una settimana fa ho poi ripreso gli allenamenti, e i sintomi da cui erano partite tutte le mie preoccupazioni sono tornati ad acuirsi, e sembrano più intensi di prima, accompagnati anche da dolori diffusi in tutto il tronco, dalla schiena alle costole all'alto ventre e alla zona sternale. Inoltre, dopo sforzi improvvisi fatico a controllare la respirazione, come se il diaframma non riuscisse a lavorare a dovere, e ciò mi porta a respiri brevi e ravvicinati. In merito a quest ultimo sintomo, devo dire anche che come ogni anno in questo periodo si fa sentire la mia allergia ai pollini, anche se non ricordo mi abbia mai causato disturbi respiratori più seri di un naso intasato.
Il fatto che la situazione sia tornata al punto di partenza mi ha molto abbattuto, e adesso guardo con preoccupazione a tutte quelle cose che ho sempre fatto con leggerezza, come gli allenamenti, le giornate di movimento all'aria aperta o le lunghe gite in montagna.
La mia domanda è se con l'aggiunta al test da sforzo anche dell'ecocardiogramma perfettamente a posto posso ritenermi completamente a posto dal punto di vista del cuore, anche perchè recentemente è subentrata in me una paura incontrollabile della displasia ventricolare destra aritmogena, di cui ho letto su internet l'apparente difficoltà di diagnosi.
La ringrazio fin da ora per la sua disponibilità, scusandomi se le appaio assillante.
Riassumo gli ultimi due mesi.
Dopo il test da sforzo, anche parlandone con mio padre, per fugare ogni dubbio ho eseguito presso il mio medico (cardiologo) anche un ecocardiogramma, da cui è risultato essere tutto nella norma.
Parallelamente, ho intrapreso anche un percorso psichiatrico nella speranza di arrivare a controllare la mia cronica ansia rispetto alla salute.
Rassicurato dai risultati e dalla terapia, ho poi dovuto interrompere per circa un mese gli allenamenti sportivi a causa di altri impegni.
Una settimana fa ho poi ripreso gli allenamenti, e i sintomi da cui erano partite tutte le mie preoccupazioni sono tornati ad acuirsi, e sembrano più intensi di prima, accompagnati anche da dolori diffusi in tutto il tronco, dalla schiena alle costole all'alto ventre e alla zona sternale. Inoltre, dopo sforzi improvvisi fatico a controllare la respirazione, come se il diaframma non riuscisse a lavorare a dovere, e ciò mi porta a respiri brevi e ravvicinati. In merito a quest ultimo sintomo, devo dire anche che come ogni anno in questo periodo si fa sentire la mia allergia ai pollini, anche se non ricordo mi abbia mai causato disturbi respiratori più seri di un naso intasato.
Il fatto che la situazione sia tornata al punto di partenza mi ha molto abbattuto, e adesso guardo con preoccupazione a tutte quelle cose che ho sempre fatto con leggerezza, come gli allenamenti, le giornate di movimento all'aria aperta o le lunghe gite in montagna.
La mia domanda è se con l'aggiunta al test da sforzo anche dell'ecocardiogramma perfettamente a posto posso ritenermi completamente a posto dal punto di vista del cuore, anche perchè recentemente è subentrata in me una paura incontrollabile della displasia ventricolare destra aritmogena, di cui ho letto su internet l'apparente difficoltà di diagnosi.
La ringrazio fin da ora per la sua disponibilità, scusandomi se le appaio assillante.
[#8]
1) gli esami cui si è sottoposto escludono completamente la presenza di cardiopatie;
2) la possibilità che Lei sia affetto da displasia aritmogena del ventricolo destro è praticamente pari a zero;
3) i sintomi che sono insorti durante l'attività fisica sembrano, con ragionevole certezza, essere dovuti allo scarso allenamento secondario alla sospensione dell'attività stessa.
Stia pure tranquillo e continui con regolarità le Sue sedute di allenamento e le gite in montagna!
2) la possibilità che Lei sia affetto da displasia aritmogena del ventricolo destro è praticamente pari a zero;
3) i sintomi che sono insorti durante l'attività fisica sembrano, con ragionevole certezza, essere dovuti allo scarso allenamento secondario alla sospensione dell'attività stessa.
Stia pure tranquillo e continui con regolarità le Sue sedute di allenamento e le gite in montagna!
[#9]
Utente
La ringrazio ancora dottor Fedi, sia per la celerità che per l'esauriente sinteticità delle sue risposte.
Inoltre, colgo quest'occasione per ringraziare anche tutti i medici e membri dello staff di questo sito: nel marasma di informazioni della rete, è un porto sicuro dove avere un filo diretto di comunicazione.
Grazie ancora, e buona giornata!
Inoltre, colgo quest'occasione per ringraziare anche tutti i medici e membri dello staff di questo sito: nel marasma di informazioni della rete, è un porto sicuro dove avere un filo diretto di comunicazione.
Grazie ancora, e buona giornata!
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 14k visite dal 06/03/2010.
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