Probabile sincope vaso-vagale
Salve sono un ragazzo di 22 anni, e ultimamente nel giro di 3 settimane ho avuto due episodi di "quasi svenimento" scusate il neologismo ma i sintomi che ho avuto corrispondono allo svenimento (acufeni, sensazione di calore in testa, spossatezza ecc) ma senza la perdita di coscienza, e con la repentina risoluzione della sintomatologia in posizione seduta dopo pochi minuti. Ho notato che i due episodi mi sono capitati entrambi in tarda sera durante un impegno mentale (studio, o lavoro a computer),con stanchezza giornaliera accumulata. Precisando che ho effettuato controlli cardiologici per attività sportive risalenti al 08/2008 (vari ECG, Holter 24h, Ecocardiogramma, e anche emocromo, urina e pressione arteriosa ottimale sui 100-115 massima 65-70 minima) tutti con esito nella norma. Inoltre già da un paio di anni sto attraversando periodi di stress alternati dovuti a problematiche collegate con un lutto paterno e sia a cause piu comuni giovanili. Sono un soggetto ansioso e ipocondriaco per natura; tanto che ormai da 5 mesi mi si è anche manifestato il bruxismo (mai avuto prima). Insomma la mia situazione psicologica non è un granchè e dovrebbe essere valutata sicuramente non in questo modo, ma sono sempre restio a credere che tutti i problemi possano ricondursi a quello.! Scusate la prolissità ma ho cercato di sintetizzare il tutto in una "pseudo anamnesi", ora quello che chiedo è a cosa possano essere collegati questi ultimi episodi.!! Grazie e cordialità
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Gentile utente,
le lipotimie, così vengono dette in ambito medico gli eventi da lei descritti, hanno spesso competenza multidisciplinare, essendo caratterizzate da sintomi subdoli e riconducibili a varie alterazioni organiche psichiche e organiche.
Utile pertanto un approccio internistico, con una valutazione psicologica e neurologica, nonchè con un eventuale head up tilt test cardiologico, esame effettuato in un centro di elettrofisiologia.
Saluti
le lipotimie, così vengono dette in ambito medico gli eventi da lei descritti, hanno spesso competenza multidisciplinare, essendo caratterizzate da sintomi subdoli e riconducibili a varie alterazioni organiche psichiche e organiche.
Utile pertanto un approccio internistico, con una valutazione psicologica e neurologica, nonchè con un eventuale head up tilt test cardiologico, esame effettuato in un centro di elettrofisiologia.
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 28/02/2010.
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