Un flutter atriale
Buongiorno
mi chamo Alessandro ho 24 anni. Sono stato operato a 8 anni al cuore per una cardiopatia congenita. Io non ricordo molto dei dettagli del difetto. L'itervento è stato per ventricolo e atrio unico (intervento di Fontaine)
L'intervento è andato bene.
Dopo circa 10 anni dal'intervento iniziano a però ad esserci episodi di aritmia.
Il primo nel '96. Episodi che saltavano fuori circa una volta all'anno. Il mio cardiologo curante, che mi segue tuttora(con un ecocardiogramma all'anno) mi disse di non preoccuparmi e di effettuare altri controlli in caso di nuovi episodi.
Ultimamente da novembre queste aritmie sono diventate molto più frequenti. Circa una al mese. Insorgono o la sera tardi o la mattina presto e durano circa 24 ore.
Sono stato a farmi controllare al Mauriziano di Torino dove mi è stato diagnosticato un flutter atriale con sospetto WPW.
Le crisi sembra che inizino con un cardiopalmo tachicardico che si modifica in un secondo momento in aritmico.
In pronto soccorso sono stato convertito con Cordarone, che pare faccia effetto quasi istantaneamente.
Come profilassi prima mi è stata prescritta 1/2 cp Inderal da 40 mg. Nonostante ciò ho avuto altri flutter. Mi è stato così sostituito l'Inderal con 1/2 cp di Sotalex x 3.
Io ne prendo solo 2 al dì, perchè ho un po' paura di effetti paradosso.
Inoltre quando vado a dormire la sera, sono sempre accompagnato da extrasistoli. 1 su 4-5 battiti normali.
Queste non mi danno alcun fastidio ma non vorrei fossero premonitrici di altri attacchi.
Non so se l'extrasistoli le noto di più a letto perchè non ho distrazioni oppure se è la posizione oppure se è l'effetto del Sotalex.
Comunque da tre settimane, cioè da quando prendo il sotalex in effetti non ho più avuto casi di flutter, ma ho sempre il timore cheda un momento all'altro possa tornare.
Anche se lo reggo bene (dicono), diventa un disagio enorme dato che anche una sola passeggiata di pochi metri mi procura affano e mal di stomaco.
C'è ancora da dire che queste aritmie o tachicardie hanno iniziato ad avere una cadenza più elevata da quando sono andato a farmi vedere al centro cefalee (dato che sono anche emicranico) e miè è stato prescritto del laroxyl (7gg al dì) e in caso di cefala con nasuea, bagliori... dell'Imigran.
In effetti questi farmaci se non sbaglio possono far aumentare il battito. Il medico mi ha però detto che a quelle dosì generalmente non accade.
Per precauzione mi ha prescritto del Lexotan (10 gg x2) e considerava di ritornare all'Inderal a dosi più massice, data l'efficacia anche contro la cefalea.
Sempre per paura di effetti strani io mi tengo cauto anche col Lexotan (solo 10 gg la sera).
Questo è il quadro della situazione.
Vorrei sapere se esiste qualche procedura non invasiva che mi possa far passare l'aritmia in caso di bisogno anche quando sono fuori casa (e ora capita spesso)
Se sempre in caso di attacco l'aumento di Sotalex (al bisogno) può essere efficace
E se la coperturà può funzionare anche con un dosaggio di Sotalex minore a quello che mi è stato prescritto (1/2 x 2 anzichè x 3 )
E se c'è tempo anche come mai sento quelle extrasitoli la sera a letto (anche se naturalemente ce 'ho pure il giorno seppure con cadenza minore9
Grazie anticipatamente
Alessandro
mi chamo Alessandro ho 24 anni. Sono stato operato a 8 anni al cuore per una cardiopatia congenita. Io non ricordo molto dei dettagli del difetto. L'itervento è stato per ventricolo e atrio unico (intervento di Fontaine)
L'intervento è andato bene.
Dopo circa 10 anni dal'intervento iniziano a però ad esserci episodi di aritmia.
Il primo nel '96. Episodi che saltavano fuori circa una volta all'anno. Il mio cardiologo curante, che mi segue tuttora(con un ecocardiogramma all'anno) mi disse di non preoccuparmi e di effettuare altri controlli in caso di nuovi episodi.
Ultimamente da novembre queste aritmie sono diventate molto più frequenti. Circa una al mese. Insorgono o la sera tardi o la mattina presto e durano circa 24 ore.
Sono stato a farmi controllare al Mauriziano di Torino dove mi è stato diagnosticato un flutter atriale con sospetto WPW.
Le crisi sembra che inizino con un cardiopalmo tachicardico che si modifica in un secondo momento in aritmico.
In pronto soccorso sono stato convertito con Cordarone, che pare faccia effetto quasi istantaneamente.
Come profilassi prima mi è stata prescritta 1/2 cp Inderal da 40 mg. Nonostante ciò ho avuto altri flutter. Mi è stato così sostituito l'Inderal con 1/2 cp di Sotalex x 3.
Io ne prendo solo 2 al dì, perchè ho un po' paura di effetti paradosso.
Inoltre quando vado a dormire la sera, sono sempre accompagnato da extrasistoli. 1 su 4-5 battiti normali.
Queste non mi danno alcun fastidio ma non vorrei fossero premonitrici di altri attacchi.
Non so se l'extrasistoli le noto di più a letto perchè non ho distrazioni oppure se è la posizione oppure se è l'effetto del Sotalex.
Comunque da tre settimane, cioè da quando prendo il sotalex in effetti non ho più avuto casi di flutter, ma ho sempre il timore cheda un momento all'altro possa tornare.
Anche se lo reggo bene (dicono), diventa un disagio enorme dato che anche una sola passeggiata di pochi metri mi procura affano e mal di stomaco.
C'è ancora da dire che queste aritmie o tachicardie hanno iniziato ad avere una cadenza più elevata da quando sono andato a farmi vedere al centro cefalee (dato che sono anche emicranico) e miè è stato prescritto del laroxyl (7gg al dì) e in caso di cefala con nasuea, bagliori... dell'Imigran.
In effetti questi farmaci se non sbaglio possono far aumentare il battito. Il medico mi ha però detto che a quelle dosì generalmente non accade.
Per precauzione mi ha prescritto del Lexotan (10 gg x2) e considerava di ritornare all'Inderal a dosi più massice, data l'efficacia anche contro la cefalea.
Sempre per paura di effetti strani io mi tengo cauto anche col Lexotan (solo 10 gg la sera).
Questo è il quadro della situazione.
Vorrei sapere se esiste qualche procedura non invasiva che mi possa far passare l'aritmia in caso di bisogno anche quando sono fuori casa (e ora capita spesso)
Se sempre in caso di attacco l'aumento di Sotalex (al bisogno) può essere efficace
E se la coperturà può funzionare anche con un dosaggio di Sotalex minore a quello che mi è stato prescritto (1/2 x 2 anzichè x 3 )
E se c'è tempo anche come mai sento quelle extrasitoli la sera a letto (anche se naturalemente ce 'ho pure il giorno seppure con cadenza minore9
Grazie anticipatamente
Alessandro
[#1]
Salve Alessandro. Mi pare di capire che al problema cardiologico si stia aggiungendo altro. Ma cerco di fare chiarezza, a me intendo.
La comparsa di un flutter atriale è bene che venga studiata a fondo. Soprattutto quando presente la Sindrome di Wolff-Parkinson-White.
Se i Colleghi Cardiologi di Torino hanno ritenuto necessario utilizzare il Cordarone vuol dire che in effetti qualche anomalia al sistema elettrico del tuo cuore esiste. D'altronde sei stato sottoposto ad un intervento cardio-chirurgico.
Spesso gli interventi di cardio-chirurgia possono dare come effetti "collaterali" disturbi della conduzione elettrica del cuore.
Se qualche Collega cardio-chirurgo presente in Medici Italia vuole fornire la propria esperienza, siamo ben lieti, sono lieto, di apprendere oltre la conoscenza clinica.
La terapia che ti è stata consigliata, a mio parere, è ben equilibrata, perchè ridurti il dosaggio?
Chiaro che non ti fidi fino in fondo, ma se non ti affidi a "mani" esperte in cosa confidi? E perchè ci scrivi?
Ma veniamo al qui ed ora.
Vai a dormire con la paura che possa capitarti qualcosa di anomalo, conti le extrasistoli. Se le avverti la sera, e non di giorno quando sei impegnato con il lavoro o con lo studio, è perchè sei concentrato solo su te stesso.
Io mi sento di darti questo consiglio: affidati alle cure del Cardiologo di tua fiducia.
E non crearti delle sovrastrutture di pensiero che ti facciano vivere con l'angoscia che possa capitarti qualcosa da un momento all'altro.
In quanto alle procedure non invasive... Alessandro, ti sei ridotto il dosaggio del Sotalex da solo...
Cordialmente
Marco Marilungo
La comparsa di un flutter atriale è bene che venga studiata a fondo. Soprattutto quando presente la Sindrome di Wolff-Parkinson-White.
Se i Colleghi Cardiologi di Torino hanno ritenuto necessario utilizzare il Cordarone vuol dire che in effetti qualche anomalia al sistema elettrico del tuo cuore esiste. D'altronde sei stato sottoposto ad un intervento cardio-chirurgico.
Spesso gli interventi di cardio-chirurgia possono dare come effetti "collaterali" disturbi della conduzione elettrica del cuore.
Se qualche Collega cardio-chirurgo presente in Medici Italia vuole fornire la propria esperienza, siamo ben lieti, sono lieto, di apprendere oltre la conoscenza clinica.
La terapia che ti è stata consigliata, a mio parere, è ben equilibrata, perchè ridurti il dosaggio?
Chiaro che non ti fidi fino in fondo, ma se non ti affidi a "mani" esperte in cosa confidi? E perchè ci scrivi?
Ma veniamo al qui ed ora.
Vai a dormire con la paura che possa capitarti qualcosa di anomalo, conti le extrasistoli. Se le avverti la sera, e non di giorno quando sei impegnato con il lavoro o con lo studio, è perchè sei concentrato solo su te stesso.
Io mi sento di darti questo consiglio: affidati alle cure del Cardiologo di tua fiducia.
E non crearti delle sovrastrutture di pensiero che ti facciano vivere con l'angoscia che possa capitarti qualcosa da un momento all'altro.
In quanto alle procedure non invasive... Alessandro, ti sei ridotto il dosaggio del Sotalex da solo...
Cordialmente
Marco Marilungo
Dr. Marco Marilungo
marcomarilungo@hotmail.it
[#2]
Le aritmie dopo interventi correttivi o palliativi di vizi congeniti sono abbastanza comuni.
Nel caso vi sia un WPW può talvolta essere necessari effettuare una ablazione via catetere ed eventualmemnte l'impianto di un pace maker.
Sarebbe necessario vedere la documentazione ed i tracciati per potere indicare quale sia il trattamento migliore, se medico con terapie farmacologiche o invasivo.
Cordiali saluti
Dr GM Actis Dato
cardiochirurgo
H Molinette di Torino
Nel caso vi sia un WPW può talvolta essere necessari effettuare una ablazione via catetere ed eventualmemnte l'impianto di un pace maker.
Sarebbe necessario vedere la documentazione ed i tracciati per potere indicare quale sia il trattamento migliore, se medico con terapie farmacologiche o invasivo.
Cordiali saluti
Dr GM Actis Dato
cardiochirurgo
H Molinette di Torino
GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 16.6k visite dal 17/03/2004.
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