Rialzi pressori da forte emotività
Esimii Dottori,
il mio problema è che, quando mi viene misurata la pressione in ambiente medico (pronto soccorso, visita specialistica) o in farmacia, a causa della mia forte emotività, la pressione sale alle stelle (anche 100/175; 90/175 etc...) con pulsazioni che arrivano anche a 100-120 battiti al minuto.
Ora, io presumo che questi rialzi pressori mi vengano sicuramente SEMPRE quando sono in situazione di tensione, con danno del mio sistema cardio-circolatorio ed annessi (ho quasi 53 anni, non sono più un ragazzino!)
Misurandola a casa, in situazione di calma e riposo, detta pressione è NORMALISSIMA: 80/120; 84/130 etc...)ed anche i battiti cardiaci (62, 67).
Il mio Cardiologo, che in un primo momento, vedendo i referti del Pronto Soccorso e delle visite effettuate, e misurandomi lui la pressione, alquanto allarmato, mi aveva prescritto LOBIVON 5 MG 1 cpr/die.
Poi, quando gli ho telefonato dicendogli che misurata a casa per 3-4 giorni la pressione era normale, mi ha detto di non prendere detto Lobivon, sconsigliandomi anche di fare l' Holter pressorio nelle 24 ore, in quanto bastava che in quelle 24 ore io fossi stato arrabbiato e teso e la pressione sarebbe risultata alta, senza che lo fosse veramente!
Mi ha detto di evitare lo stress.
Ora io chiedo a Voi, Egregi Dottori, cosa posso fare per evitare questo sbalzi pressori giganteschi che certo bene non mi fanno!
C' è qualche farmaco o terapia "ad hoc" che possa stabilizzarmi la pressione e i battiti cardiaci, ANCHE IN SITUAZIONI DI TENSIONE EMOTIVA?
Vi ringrazio per le gentili risposte che potrete darmi, con Distinti Saluti.
il mio problema è che, quando mi viene misurata la pressione in ambiente medico (pronto soccorso, visita specialistica) o in farmacia, a causa della mia forte emotività, la pressione sale alle stelle (anche 100/175; 90/175 etc...) con pulsazioni che arrivano anche a 100-120 battiti al minuto.
Ora, io presumo che questi rialzi pressori mi vengano sicuramente SEMPRE quando sono in situazione di tensione, con danno del mio sistema cardio-circolatorio ed annessi (ho quasi 53 anni, non sono più un ragazzino!)
Misurandola a casa, in situazione di calma e riposo, detta pressione è NORMALISSIMA: 80/120; 84/130 etc...)ed anche i battiti cardiaci (62, 67).
Il mio Cardiologo, che in un primo momento, vedendo i referti del Pronto Soccorso e delle visite effettuate, e misurandomi lui la pressione, alquanto allarmato, mi aveva prescritto LOBIVON 5 MG 1 cpr/die.
Poi, quando gli ho telefonato dicendogli che misurata a casa per 3-4 giorni la pressione era normale, mi ha detto di non prendere detto Lobivon, sconsigliandomi anche di fare l' Holter pressorio nelle 24 ore, in quanto bastava che in quelle 24 ore io fossi stato arrabbiato e teso e la pressione sarebbe risultata alta, senza che lo fosse veramente!
Mi ha detto di evitare lo stress.
Ora io chiedo a Voi, Egregi Dottori, cosa posso fare per evitare questo sbalzi pressori giganteschi che certo bene non mi fanno!
C' è qualche farmaco o terapia "ad hoc" che possa stabilizzarmi la pressione e i battiti cardiaci, ANCHE IN SITUAZIONI DI TENSIONE EMOTIVA?
Vi ringrazio per le gentili risposte che potrete darmi, con Distinti Saluti.
[#1]
Gentile utente,
la sua condizione deve prendere in considerazione anche i suoi post precedenti relativi a condizioni di tipo psicologico che influiscono negativamente sul suo organismo.
A mio avviso, l'inizio di una adeguata terapia psichiatrica consente di ridurre tutta la sintomatologia relativa a condizioni di tipo emotivo per le quali non riesce ad ottenere un adeguato controllo da solo.
Successivamente, le condizioni che invece dovessero persistere potranno essere oggetto di una nuova valutazione clinica.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
la sua condizione deve prendere in considerazione anche i suoi post precedenti relativi a condizioni di tipo psicologico che influiscono negativamente sul suo organismo.
A mio avviso, l'inizio di una adeguata terapia psichiatrica consente di ridurre tutta la sintomatologia relativa a condizioni di tipo emotivo per le quali non riesce ad ottenere un adeguato controllo da solo.
Successivamente, le condizioni che invece dovessero persistere potranno essere oggetto di una nuova valutazione clinica.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
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https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
quella di cui parla viene definita "sindrome da camice bianco" e consiste in un rialzo pressorio che si riscontra alla misurazione della stessa, effettuata dal medico, in soggetti particolarmente ansiosi. Solitamente in questi casi il medico curante, dopo una prima misurazione, dovrebbe lasciar passare un pò di tempo, parlare con il paziente in maniera tale da metterlo a proprio agio e poi rimisurare la pressione e confrontare i valori della seconda con quelli della prima misurazione. Nel caso di ulteriore alterazione, se una terza misurazione dovesse dare valori alterati, in quel caso il trattamento sarebbe di pertinenza cardiologica.
Leggendo però il presente e i passati post da lei lasciati, mi sembra di intuire una certa labilità emotiva con una bassa soglia agli stimoli stressogeni.
Come giustamente diceva il collega di cui sopra, sarebbe opportuno, escluse le cause organiche, rivolgersi ad uno psichiatra per valutare accuratamente la sua storia clinica e nel qual caso intraprendere una cura farmacologica.
Cordiali saluti
dott. Vincenzo Menniti
quella di cui parla viene definita "sindrome da camice bianco" e consiste in un rialzo pressorio che si riscontra alla misurazione della stessa, effettuata dal medico, in soggetti particolarmente ansiosi. Solitamente in questi casi il medico curante, dopo una prima misurazione, dovrebbe lasciar passare un pò di tempo, parlare con il paziente in maniera tale da metterlo a proprio agio e poi rimisurare la pressione e confrontare i valori della seconda con quelli della prima misurazione. Nel caso di ulteriore alterazione, se una terza misurazione dovesse dare valori alterati, in quel caso il trattamento sarebbe di pertinenza cardiologica.
Leggendo però il presente e i passati post da lei lasciati, mi sembra di intuire una certa labilità emotiva con una bassa soglia agli stimoli stressogeni.
Come giustamente diceva il collega di cui sopra, sarebbe opportuno, escluse le cause organiche, rivolgersi ad uno psichiatra per valutare accuratamente la sua storia clinica e nel qual caso intraprendere una cura farmacologica.
Cordiali saluti
dott. Vincenzo Menniti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 26.1k visite dal 06/05/2007.
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