Lembi mitralici lievemente ridondanti e di aspetto sclerotico con prolasso meso-telesistolico in
alve! Ho 42 anni. Il 20 gennaio ho effettuato ecocardiografia. Ecco il resposnso:lembi mitralici lievemente ridondanti e di aspetto sclerotico con prolasso meso-telesistolico in cavità atriale sinistra;insufficienza valvolare mitralica moderata; atrio sinistro nella norma; lieve dilatazione ventricolare sinistra con normali spessori parietali e normale cinesi globale e segmentale:EF=55% disfunzione diastolica ventricolare di I grado al TDI; aorta di normali dimensioni, tricuspide mobile con minimo rigurgito diastolico; normali le cavità cardiache di destra; lieve IT con PAPs=21,8 mm.Hg.Numerosi BEV's nelcorsodell'esame. Premetto che già sapevo di avere questo prolasso, ma erano circa 16 anni che non effettuavo una eco...il cardiologo mi ha ventilato la possibilità futura di una plastica mitralica e mi ha sottolineato che non posso svolgere attività sportiva troppo violente (gioco a calcio a livello amatoriale)per non rompere uno dei tendini...purtroppo, soffro anche di disturbi d'ansia e di attacchi di panico...mi sapete dire cortesemente con che frequenza dovrò sottopormi ai controlli di rito, se ci sarà necessità di intervento e se posso svolgere attività sportiva?
grazie
grazie
[#1]
Gentile utente,
in base al referto ecocardiografico riportato, lei necessita di certo di una iniziale terapia farmacologica, onde evitare una progressiva degenerazione della sua situazione cardiaca. In genere, dopo aver approcciato una terapia farmacologica, è necessario effettuare opportuni controlli sulla validità della stessa, con ecocardiogrammi seriati nel tempo e certamente un test da sforzo, solo così il collega che la seguirà potrà darle l'effettivo benestare sulla ripresa di una attività agonistica sportiva più o meno competitiva.
Saluti
in base al referto ecocardiografico riportato, lei necessita di certo di una iniziale terapia farmacologica, onde evitare una progressiva degenerazione della sua situazione cardiaca. In genere, dopo aver approcciato una terapia farmacologica, è necessario effettuare opportuni controlli sulla validità della stessa, con ecocardiogrammi seriati nel tempo e certamente un test da sforzo, solo così il collega che la seguirà potrà darle l'effettivo benestare sulla ripresa di una attività agonistica sportiva più o meno competitiva.
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
[#2]
Ex utente
Gentile Dottore, La ringrazio per la risposta; la mia preoccupazione riguarda una tachicardia con cui mi sveglio la mattina e le numerose extrasistoli che mi accompagnano nella giornata...c'è da aggiungere che da ieri avverto una sorta di affanno che mi prende anche quando parlo mentre da domenica avverto un sibilo alle orecchie...premetto che soffro di una sindrome ansiosa e di attacchi di panico e che sono in un periodo di grandissimo stress...ho paura che quest'affanno dipenda da causa cardiaca...a dicembre ho effettuato elettrocardiogramma sotto sforzo che è durato quasi 21 minuti; il risultato è questo: non sono comparsi sintomi né significative modifiche rispetto al preesercizio limitatamente ai carichi raggiunti. isolate extrasistoli ventricolari anche in coppia; comparsa di una tripletta. si consiglia ecg dinamico(che ho fatto), holter e controllo della funzione tiroidea (domani ritiro l'esame)
grazie
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.9k visite dal 22/01/2010.
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