Un qualcosa che riesca
soffro di fibrillazione atriale ho avuto un pò di episodi ravvicinati (20 gg. tra uno e l'altro) il primo episodio risale al sett. 2007, sono stato trattato col propafenone( secondo me dose troppo massiccia e di fretta senza consultare il cronometro ) conseguente collassamento e ripristino del battito con atropina. secondo episodio 20 gg. dopo, diversa struttura messi al corrente dell' episodio precedente, diverso farmaco (forse flocainide) dose minima (paura?)... e conseguente cardioversione elettrica. Altri episodi a circa 20 gg. sempre cardioversione elettrica, però nessun consiglio su eventuale terapia dopo diversi episodi mi viene consigliata questa terapia " 2 compresse di sotalex al gg." A me strane sensazioni di malessere ed il risultato inesistente sempre dopo 20 gg. altro episodio. cambio cardiologo cambia terapia "1 compressa do sotalex ed una di alaritm al giorno", si vede qualche risultato passano 90 gg. per il succ. episodio , cambia ancora terapia "2 comp. di almaritm e 1/2 di sotalex al di" si allunga a 180 gg. il successivo episodio ed ultimo pochi giorni fa dopo 18 mesi. Adesso ho paura perchè prima dell'ultimo episodio ho avuto tante avvisaglie, tante extrasistole e poi una sensazione di gorgoglio all'interno del cuore e mo lti battiti accelerati anche se in ritmo e senza fare sforzi. Esiste un qualcosa che riesca a debellare la fibrillazione?
Gradirei un cenno di riscontro, porgo i più cordiali saluti.
Gradirei un cenno di riscontro, porgo i più cordiali saluti.
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Gentile utente,
la sua situazione è particolarmente complessa, è strano che non le sia stata proposta l'ablazione della fibrillazione dopo le prime crisi, ma adesso un eventuale intervnto elettrofisiologico non so quanto le potrebbe giovare, vista la recidività del fenomeno e la scarsa aderenza alla terapia. Ovviamente ritengo che lei sia sottoposto a terapia anticoagulante, indispensabile nel suo caso. Per il resto non posso far altro che consigliarle di rivolgersi ad un centro aritmologico ospedaliero della sua regione.
Saluti
la sua situazione è particolarmente complessa, è strano che non le sia stata proposta l'ablazione della fibrillazione dopo le prime crisi, ma adesso un eventuale intervnto elettrofisiologico non so quanto le potrebbe giovare, vista la recidività del fenomeno e la scarsa aderenza alla terapia. Ovviamente ritengo che lei sia sottoposto a terapia anticoagulante, indispensabile nel suo caso. Per il resto non posso far altro che consigliarle di rivolgersi ad un centro aritmologico ospedaliero della sua regione.
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 14/01/2010.
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