Ma lui dice che se anche fosse angina a riposo

Buongiorno,
vorrei un parere da un medico che non fosse il Dr.Boncompagni,che mel caso di specie mi ha risposto consigliandomi una scintigrafia da sforzo,mentre il mio cardiologo dice che è totalmente inutile nel mio caso.Per questo vorrei sentire un altro di voi.Riporto il problema,premettendo che stamane ho ritirato emoglobina glicosilata a 5,4 nella norma.
Da un pò, due o tre anni almeno ho periodicamente un dolore di questo tipo:
parte dallo stomaco sale al torace fino alla mandibola,cioè mi fanno male le gengive come una nevralgia.Dura pochi minuti poi scende.Ho visto su internet una descrizione dell'angina che gli assomiglia.Il dolore mi viene solo a riposo.Fino a due anni fa correvo in palestra e non mi è mai venuto comunque sotto sforzo.Fatti due ecg ok,ecocardiogramma ok, holter ok.Il cardiologo dice che non c'è bisogno di altro, probabilmente è un reflusso.Io ho letto della scintigrafia da sforzo su questo sito,ma lui dice che se anche fosse angina a riposo(da spasmo) la scintigrafia non servirebbe.Mi ha proposto un holter 7 giorni,ma dice, solo per tranquillizzarmi perchè scommette che non ho niente.
Che ne dite?ripeto non è per siducia verso il dr.boncompagni,ma visto che il mio cardiologo ha un opinione diversa,vorrei sentire una terza opinione.
aggiungo statura 1,63 circa per 74 kg,ma ho preso per cattiva alimentazione 10 kg nell'ultimo anno,di solito peso intorno ai 64 kg.Ho fumato una decina d'anni,dai 26 ai 36,ho smesso 4 anni fa
grazie anticipatamente davvero



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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.6k 145
Gentile utente, cerchiamo di capirci qualcosa.
Il Suo cardiologo La visita, Le fa eseguire gli esami strumentali che ritiene opportuni e alla fine conclude che Lei è "cardiologicamente sano" e non necessita di ulteriori approfondimenti in tal senso.
Le ha dei dubbi e li espone sotto forma di quesito su Medicitalia, e fin qui è di certo tutto legittimo.
Un qualificato collega le risponde che, come integrazione diagnostica, potrebbe sottoporsi ad un test provocativo (miocardioscintigrafia).
Lei contesta questa risposta ed interpella un terzo cardiologo prendendo stavolta per buono il parere del primo collega consultato!
Ammetterà che c'è qualcosa che non quadra: o ascolta il Suo cardiologo e lascia perdere il tutto, ma certo non sottopone i Suoi dubbi (ed i consigli di Medicitalia) allo stesso collega, manifestandogli così la Sua sfiducia!

A questo punto, se lo desidera, le esprimo il mio parere: valutati i Suoi dati anamnestici, la Sua sintomatologia e soprattutto la negatività degli esami clinici e strumentali cui si è finora sottoposto, opterei per una via di mezzo, una sorta di "attesa armata": indagherei subito sull'apparato digerente, riservandomi di riferire con immediatezza al cardiologo l'eventuale ripresentarsi del dolore toracico.
Un ultimo consiglio: completati gli accertamenti, si applichi con tenacia per ottenere una graduale ma sensibile riduzione del peso corporeo a mezzo di adeguata dieta ed attività fisica.
Speriamo che a questo punto non richieda un quarto parere!
Cordiali saluti.

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr.Fedi, la ringrazio per la risposta.
Non si tratta di sfiducia, anzi la scintigrafia come presentata dal Suo collega di medicitalia mi affascinava, quasi come esame conclusivo e mi stupiva che il mio cardiologo non fosse d'accordo,mi chiedevo :perchè?
Ho interpellato un altro cardiologo,ma anche lui sembra scettico sulla scintigrafia e io non posso certo imporre al mio medico di prescrivermela.
Ha deciso comunque di prescrivermi un ecg da sforzo al cicloergometro e nel frattempo, sono d'accordo con lei, andrò dal gastroenterologo.
Le chiedo, cortesemente, se anche l'ecg da sforzo non è precisa come la scintigrafia, è abbastanza indicativa dello stato delle coronarie?
e un altro dubbio:rileva il fatto che i miei saltuari dolori si verifichino sempre a riposo?

grazie ancora per la gentilezza sua e del sito
[#3]
Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.6k 145
E' piuttosto improprio parlare di maggiore o minore "precisione" della miocardioscintigrafia rispetto all'ECG da sforzo. Cerco di spiegarmi meglio.
Sono entrambi test provocativi di ischemia, cioè hanno lo scopo di svelare, se e quando possibile, la presenza o meno di ischemia inducibile in pazienti in cui si sospetti una cardiopatia ischemica, ma che presentino un ECG a riposo normale.
L'ECG da sforzo è in linea teorica un'ottima idea, ma ha purtroppo un'alta percentuale di "falsi negativi" dovuti a svariate ragioni, tra cui la scarsa qualità tecnica per scarsa collaborazione del paziente, ma anche la presenza o meno di diabete, il sesso femminile, l'obesità, la presenza di ridotta funzionalità osteo-muscolare, le terapie in corso, eccetera.
La miocardioscintigrafia ha senz'altro una maggiore sensibilità in quanto fornisce un'immagine diretta della perfusione cardiaca, quindi più facilmente riconoscibile, ma... costa estremamente di più, non solo economicamente ma anche in termini di tempo, strumenti e personale necessario per eseguirla. In ultimo, essa prevede l'iniezione endovenosa di un tracciante radioattivo, innocuo ma che richiede la presenza del paziente nello studio per alcune ore consecutive. Per questi motivi spesso viene riservata ai pazienti con un esito "dubbio" del test da sforzo.
Infine, c'è la possibilità di eseguire un eco-stress, cioè una ecocardiografia in corso di test da sforzo, ma questa è un'altra storia.
Cordiali saluti
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