Un ronzio alle orecchie
saluti a tutti otto mesi fà precisamente il primo maggio 2009 ho avuto un infarto (IMA) dovuto ad una oclusione (PLACCA) superato alla grande con l'impianto di due stent. da circa 10-20 giorni ho sempre continuo un ronzio alle orecchie e da qualche mese soffro di insonnia io credo dovuto ai farmaci che stò assumendo e sono: PEPTAZOL 20 mg, TRIATEC 10 mg, ENALAPRIL 20mg, LOPRESOR 200 mg, CARDIOASPIRIN 100 mg, TORVAST 20 MG, ALLOPURINOLO 150 MG,PLAVIX 75 mg. chiaramente dose giornaliera quindi vi chiedo cortesemente eventuale conferma se sono i farmaci e soprattutto quali, inoltre vorrei approfittare per un altro parere, considerando che ero un igenista (non assumevo neanche il più banale dei farmaci) vorrei sapere se possibile ridurre appunto i farmaci. da considerare che mi sento benissimo ( a parte i disturbi sopra citati) svolgo una vita più naturale possibile ( senza stress, passeggiate, quasi sempre lavoro all'aperto, attivita' sociale) alimentazione molto attenta pressione arteriosa ottima, battiti perfetti, ( chiaro sono sotto farmaci ). eventualmente consigliatemi esami da effetuare, oltre ai controlli periodici dal cardiologo che effetuo già per avere un quadro clinico più completo. vi saluto e vi ringrazio anticipatamente
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Gentile utente, la terapia che Le è stata prescritta è completa ed assolutamente indicata per la Sua patologia. Eventuali effetti collaterali o intolleranze vanno necessariamente segnalate al cardiologo curante, che provvederà per il meglio.
MAI sospendere di propria iniziativa nessuno dei farmaci prescritti!
Le consiglio però di segnalare al curante che l'associazione fra Plavix e farmaci appartenenti alla categoria del Peptazol è stata recentemente segnalata come inopportuna per riduzione dell'efficacia: a giudizio del curante, faccia sostituire il Peptazol con altro farmaco appartenente agli anti H2.
Cordiali saluti
MAI sospendere di propria iniziativa nessuno dei farmaci prescritti!
Le consiglio però di segnalare al curante che l'associazione fra Plavix e farmaci appartenenti alla categoria del Peptazol è stata recentemente segnalata come inopportuna per riduzione dell'efficacia: a giudizio del curante, faccia sostituire il Peptazol con altro farmaco appartenente agli anti H2.
Cordiali saluti
Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo
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Molto probabilmente sì. Nel tempo si renderanno necessarie alcune variazioni, ma una terapia andrà necessariamente seguita per tutta la vita, principalmente per evitare un secondo episodio (noi la chiamiamo prevenzione secondaria).
Coraggio, in fondo è solo questione di abitudine: col tempo l'assunzione dei farmaci non Le costerà troppa fatica, se considera che tutto ciò si trasformerà in aumento degli anni di vita!
Cordiali saluti
Coraggio, in fondo è solo questione di abitudine: col tempo l'assunzione dei farmaci non Le costerà troppa fatica, se considera che tutto ciò si trasformerà in aumento degli anni di vita!
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.3k visite dal 06/01/2010.
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