La pressione,idem mio fratello,e mio padre
Mi chiamo aldo e ho 58 anni da quando avevo 30 anni prendevo mezza pastiglia di tenormin sia perche' avevo i battiti alti e sia per pressione soggetto ansioso,dopo circa cinque sempre per aumento pressione una pastiglia di tenormin intera 100 mg ,dopo un po' di anni una pastiglia di tenormin piu'1 di triatec da 2.5 mg praticamente 1+1 dopo un po di anni 1 di tenormin + 1 di triatec ma da 5 mg al giorno, adesso dopo l'ultima visita dal dottore anche perche' era da diversi giorni che accusavo la pressione alta la massima era 180-190 minima 95-100-105 allora il dottore mi prescrive sempre una di tenormin+1 di triatec ma da 10 mg +1 compressa di diuretico Esidrex 25 mg al giorno,a questo punto mi viene un dubbio non sarebbe meglio cercare la causa di questa mia pressione Secondo Lei dottore quali esami dovrei fare se me li elenca vado a farli a pagamento, voglio andare fino in fondo a scoprire la causa, importante che Mi dica quali sono gli esami ,anche perche' non bevo vino e nessun alcolico, e tra l'altro adesso che sono in pensione da due anni bevo molta acqua,sono alto 184 e peso 108 kg. Con la terapia che faccio adesso la pressione i valori sono 120-125 di max e 80-85 di minima grazie in anticipo mia madre prendeva pastiglie per la pressione,idem mio fratello,e mio padre
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Gentile utente, sarebbe decisamente meglio che Lei si sottoponesse ad una visita specialistica cardiologica, e quindi eseguire gli esami che il collega Le prescriverà.
Non è un modo per non rispondere alla Sua legittima domanda, ma da un sommario esame dei Suoi fattori di rischio cardiovascolare (familiarità, ipertensione arteriosa insorta in età giovanile, cuore ipercinetico, eccesso ponderale, e sempre che non fumi o abbia il diabete) credo che Lei necessiti di un corretto e completo inquadramento diagnostico e terapeutico.
Non si spaventi, però: a quanto pare la terapia che segue fa il suo effetto. Il mio consiglio è solo rivolto ad un più compiuto approccio al Suo caso, che richiede a mio avviso un periodico controllo "dal vivo" dallo specialista cardiologo che Le prescriverà di volta in volta gli esami e le terapie del caso.
Cordiali saluti
Non è un modo per non rispondere alla Sua legittima domanda, ma da un sommario esame dei Suoi fattori di rischio cardiovascolare (familiarità, ipertensione arteriosa insorta in età giovanile, cuore ipercinetico, eccesso ponderale, e sempre che non fumi o abbia il diabete) credo che Lei necessiti di un corretto e completo inquadramento diagnostico e terapeutico.
Non si spaventi, però: a quanto pare la terapia che segue fa il suo effetto. Il mio consiglio è solo rivolto ad un più compiuto approccio al Suo caso, che richiede a mio avviso un periodico controllo "dal vivo" dallo specialista cardiologo che Le prescriverà di volta in volta gli esami e le terapie del caso.
Cordiali saluti
Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo
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Utente
Dottore La ringrazio per la risposta tempestiva, il mio dottore che sono in cura(quello della mutua) e' un cardiologo, e tra l'altro quando avevo i picchi di pressione alta mi ha visitato e tra l'altro mi ha fatto l'eletrocardiogramma nel suo studio perche' oltre ai mutuati visita anche privatamente ,e non mi ha riscontrato niente di anormale, mi dice di stare tranquillo al limite di aiutarmi con del lexotan per i miei picchi di ansia che secondo lui sono la causa della pressione alta il tracciato e' regolare,dimenticavo che non fumo e non ho mai fumato, e non ho il diabete,e il colesterolo e' addirittura basso con delle stelline sul referto e i triglicridi normali, secondo Lei e' meglio che segua il Suo consiglio vada da un cardiologo a pagamento, e baipassare il mio dottore che e' cardiologo, e per quanto riguarda le medicine come faccio poi a farmele prescrivere dal mio dottore grazie ancora e tanti auguri di buon anno,anche alla famiglia
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Se il Suo medico di base è specialista cardiologo, tanto meglio per Lei! Sarà lui, infatti, a valutare con la necessaria competenza il Suo caso.
Quindi, per tornare alla Sua domanda iniziale, se il collega non ha ritenuto opportuno eseguire ulteriori esami, è perchè ha formulato la diagnosi di ipertensione essenziale (cioè non secondaria ad altre malattie) e sta curandoLa in tal senso, a quanto pare con successo.
Cordiali saluti ed auguri anche a Lei
Quindi, per tornare alla Sua domanda iniziale, se il collega non ha ritenuto opportuno eseguire ulteriori esami, è perchè ha formulato la diagnosi di ipertensione essenziale (cioè non secondaria ad altre malattie) e sta curandoLa in tal senso, a quanto pare con successo.
Cordiali saluti ed auguri anche a Lei
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.4k visite dal 05/01/2010.
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