Tachicardia prolasso mitralico-tricuspidale e ansi

Ho 38 anni e dal gennaio del 2007 soffro di una fastidiosa tachicardia. Sono completamente a riposo, ma il cuore arriva a 110-112 battiti al minuto, e questo già la mattina appena alzata, o durante i pasti, o la sera. E’ una condizione che si può innescare in qualsiasi momento della giornata senza che sia collegata ad alcun sforzo fisico. Alcune volte il fenomeno mi dura anche delle ore, e si ripropone più volte al giorno.
Io avverto molto questa condizione, perché mi sento percuotere come un tamburo e ho addirittura la sensazione di sentire il cuore battere in + punti del corpo (come se ne avessi più di uno). Inoltre la tachicardia è accompagnata da un preoccupante dolore toracico che persiste anche quando la frequenza è normale, e che avverto o sul seno sinistro, o sullo sterno/alto addome, da irrequitezza e molta stanchezza.
Fino a dicembre 2006 ho svolto una leggera attività fisica in palestra (corsi collettivi non particolarmente impegnativi, frequentati 1 o 2 volte la settimana per un’ora circa, nei quali non ho avuto alcun problema se non di affaticamento i primi tempi), ma essendomi stata diagnosticata un’ernia cervicale (C4-C5) e una protrusione discale (C5-C6) ho smesso ogni tipo di attività alla fine dell’anno scorso. Da gennaio di quest’anno sono dimagrita di 5 chili senza seguire alcuna dieta, ho effettuato l’analisi del sangue per la tiroide (29-03-2007) ma i valori sono risultati normali (FT3 2,9 pg/ml, FT4 1,12 ng/del e TSH 0,95 mlU/mL)
Ho avuto due episodi di extrasistole nel 1994 e nel 2001 che si sono risolti senza terapia e sono stati attribuiti a un periodo di particolare stress.
L’esame ecocardiaografico che feci nel 2001, evidenziò però un piccolo prolasso del lembo posteriore mitralico con minimo rigurgito e anche un prolasso del lembo anteriore tricuspidale con minimo rigurgito.
Devo segnalare che il problema di tachicardia è iniziato dal 19-01, dopo che ho avuto un attacco di panico. A causa di un forte stato d’ansia e problemi ossesso-compulsivi mi è stato prescritto il farmaco ZOLOFT dosaggio di 5ml al giorno ( equivalente a 2 pastiglie da 50 gr.) associato a TAVOR da 1Mg da prendere due volte al giorno. Ho iniziato ad assumere gradualmente lo ZOLOFT dal 5 marzo 2007 e in questa ultima settimana, arrivata a regime, mi sembra leggermente migliorata la condizione di tachicardia (ma non risolta) mentre il TAVOR lo assumo solo al bisogno.
Ho seguito una visita cardiologia qualche giorno fà, ECG era normale con FC di 96 battiti al minuto, mi è stato segnalato però, un click telesistolico al mesocardio e alla punta (di cui vi vorrei chiedere il significato).
Mi è stato spiegato che in un soggetto con un quadro clinico di prolasso mitrale e tricuspidale, alto (1,73 cm) e magro (circa 54 kg) come me, e facile che si inneschino problemi di tachicardia, precordialgia e extrasistole, soprattutto su base emotiva. Mi è stato detto che le valvole non sono comunque mal funzionanti (ma io mi chiede, se c’è un prolasso come possono funzionare bene?) e come sintomatico mi è stato prescritta ¼ di capsula di inderal 40mg la mattina e ¼ la sera.

Vorrei avere un altro parere in merito, ossia sapere se davvero non rischio un severo scompenso cardiaco stando così le cose e se tutti questi problemi sono stati innescati dal disturbo d’ansia e quindi basta curare l’ansia per normalizzare la condizione o se sono destinata a convivere con la tachicardia a causa dei prolassi che non permettono un buon funzionamento del cuore.
Possa fare una vita normale? Posso fare attività fisica e di che tipo? E’ il caso che mi sottoponga a qualche altro tipo di esame diagnostico? Potreste per favore spiegarmi il significato di “un click telesistolico al mesocardio e alla punta” e cosa comporta questa situazione (cos’ì c’è scirtto nel referto della vista cardiologia appena fatta)?
E infine, essendo spaventatissima dall’assunzione dei farmaci e prendendo già l’antidepressivo, preferirei aspettare a prendere anche i beta-bloccanti, per vedere se la situazione si normalizza un po’. Posso permettermi, nelle mie condizioni, di aspettare a prendere l’inderal?
Ringrazio tanto per l’attenzione e mi scuso per la prolissità, ma sono un po’ preoccupata.
Cordiali saluti.
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Dr. Gerardo Tropiano Endocrinologo, Medico internista 84 1
Gentile Utente,
il prolasso valvolare mitralico ha una prognosi benigna,il click telesitolico è un rumore udibile alla ascoltazione del cuore ed è spesso presente nel prolasso valvolare.Mi sembre condivisibile il consiglio terapeutico di assumere piccole dosi di beta-bloccanti.
Dagli elementi che riporta consiglieri di eseguire anche un ECG dinamico nelle 24h e penso possa condurre una vita normale.

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