La terapia farmacologica che assumevo veniva sostituita

Grazie in anticipo per ciò che mi verrà risposto. Ho 35 anni e nel febbraio scorso, improvvisamente, ho provato una sensazione fortissima di panico, tanto che ho detto a mia moglie che ero sul punto di morire. Giunto in pronto soccorso, ancora molto agitato, la pressione arteriosa è risultata essere 180/120, tanto che mi venivano date delle gocce di valium per tranquillizzarmi e venivano effettuati tutti i controlli cardiologici del caso che risultavano essere negativi. Premetto che un anno prima avevo subito un forte stress a causa di un'improvvisa trombosi cerebrale venosa accaduta a mia moglie alla 36 esima settimana di gravidanza, poi per fortuna conclusasi con esito positivo. I giorni successivi a quell'episodio sono stati caratterizzati da una forte anzia, tanto che misuravo nuovamente la pressione in farmacia ed i valori risultavano essere sempre alti (180/110). A quel punto il cardiologo mi prescriveva una mezza copressa di tenormin e la pressione e questi presunti attacchi di panico svanivano. Quest'estate improvvisamente, ho accusato per ben due volte dinuovo queste sensazioni di pericolo imminente, paura di morire, tremore alle mani e via dicendo, a seguito dei quali misuravo la pressione che, naturalmente, era più alta del normale (150/98). Due mesi, dato il mio quotidiano stato anzioso e le rilevazioni pressorie più alte (145/95), la terapia farmacologica che assumevo veniva sostituita con l'assunzione di un sartano (olpress 20 mg) che pare stia funzionando. Il problema ed il quesito è questo: mi capita almeno un paio di volte alla settimana, improvvisamente, qualsiasi cosa stia facendo, mi assale un senso fortissimo di agitazione, di panico, come un'anzia di tipo acuto. Se riesco ad ignorarlo va via in 5 minuti altrimenti persiste per più tempo. In quei momenti ho una paura reale che possa accadermi qualcosa legato ad un aumento repentino della pressione arteriosa. Ora la mia domanda è questa: questi sintomi improvvisi sono il segnale che la pressione si sia alzata improvvisamente? Può un aumento repentino della pressione provocare tali situazioni? O è solo legato al mio problema anzioso e dunque questi episodi sono veri e propri attacchi di panico che hanno la conseguenza di fare innalzare la pressione? Può un aumento improvviso della pressione provocare i sintomi tipici di un attacco di panico? C'è davvero il rischio che possa morire in seguito a ciò? Grazie mille e buona serata.
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Dr. Enzo Boncompagni Cardiologo 631 19
Caro amico di Crotone, lei è chiaramente un iperteso. Può darsi che nei suoi ascendenti e collaterali ci siano stati di ipertensione arteriosa. La pressione arteriosa varia mille e mille volte al giorno. In ogni caso l'ipertensione arteriosa è una patologia a sè. Il resto dipende certamente da una sindrome ansioso depressiva che l'affligge. Basterà curare sia l'una che l'altra.
Cordiali saluti

Dr. Enzo Boncompagni, Medico Cardiologo

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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile Dottore, la ringrazio per avermi risposto con tale sollecitudine e precisone. Mi rassicura pensare che entrambi le patologie sono comunque curabili! Solo rispetto ad una delle domande da me già formulate vorrei ricevere una risposta più dettagliata, se possibile. E' possibile che la pressione si alzi improvvisamente e che io percepisca questo innalzamento con improvviso senso di agitazione, paura, anzia che a volte dura anche solo 30 secondi ed a volte anche 2-5 minuti? O quando ciò accade si tratta sempre e soltanto di anzia/panico? Grazie mille e buona serata.
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Dr. Enzo Boncompagni Cardiologo 631 19
No, caso mai è vero il contrario. Più che l'innalzamento della pressione che provochi sintomi è l'emozione che dà i sintomi, sopratutto appena misurata la pressione a trovati valori un pò alti: Tranquillo.
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie infinite.
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