Ipertensione trattata con cotareg
Soggetto femminile di 82 anni, alto 156 cm, 876 kg (IMC 30,1) tra i vari disturbi soffre di ipertensione (con nota ipertrofia ventricolare sx). Portatrice di ernia iatale ed esofagite di grado B secondo Los Angeles, dorme con testa sollevata di 20 cm rispetto alle gambe (tutto il piano del letto è inclinato (non solo il busto). Guarita da un paio di mesi da gastrite (erosioni al fondo dello stomaco) dovuta a terapia ASA (Aspirinetta) da due anni, da settembre 09 in terapia antiaggregante (presenza di microischemie cerebrali e vertigini permanenti nel caso di movimenti del capo verso l'alto o il basso) con Ticlopidina. Da novembre dorme con CPAP per OSAS (pressione 6 mmH2O) con risultati positivi e risoluzione della nicturia (si alza 0-2 volte a notte orinando 200-320 ml, mentre in precedenza anche 5-12 volte per notte con volumi di 20-100 ml).
STORIA
Per quanto curata da anni con Tareg (80 mg a colazione) e Lacirex (6 mg a cena), ha sempre registrato pressione altalenante per almeno un decennio con sistolica oscillante tra 120 e 170, diastolica tra 70 e 95. Questa estate i valori si sono stabilizzati intorno a 150/85. Da settembre si è iniziata una dieta iposodica, la paziente beve giornalmente 1500 ml di H2O (e i volumi - stando al diario minzionale - sono al 65% notturni o comunque dopo riposo in posizione sdraiata, 35% durante l'attività giornaliera in piedi o seduta), da ottobre la dose di Tareg è stata portata a 160 mg con valori pressori medi 145/80 (ma con punte serali di sistolica verso 160-170). Da 10gg si osserva un certo gonfiore alle due gambe (polpacci e caviglie) con pelle molto tesa. L'ematologo aveva suggerito già due mesi fa (pressione misurata durante quella visita specialistica: 160/85) di prendere senza indugio un diuretico (Lasix), ma il medico di famiglia aveva preferito temporeggiare e vedere se il raddoppio della dose di Tareg e la dieta iposodica sortivano effetti.
ORA
Il Tareg è stato sostituito dal Cotareg (160 mg valsartan + 12,5 mg idroclorotiazide). I valori pressori registrati sono tornati normali come non li misuravamo da anni.
Giorno prima del Cotareg: 146/84.
Giorni successivi (fino a oggi): 142/83, 121/76, 124/75.
QUESITO
Visto l'effetto del diuretico presente nel Cotareg, sarà necessario prendere il Cotareg tutti i giorni, o si giungerà ad alternate ogni volta Cotareg a Tareg?
A fronte della nuova terapia, la paziente può abbandonare la dieta iposodica (che non ha sortito effetto) e lasciare solo al Cotareg il compito di mantenerle la pressione nei valori corretti?
Quali valori pressori dovremmo cercare di mantenere come norma: sistolica 120-125 e diastolica 75-80? O va bene anche 130-140/80-85?
Grazie!
STORIA
Per quanto curata da anni con Tareg (80 mg a colazione) e Lacirex (6 mg a cena), ha sempre registrato pressione altalenante per almeno un decennio con sistolica oscillante tra 120 e 170, diastolica tra 70 e 95. Questa estate i valori si sono stabilizzati intorno a 150/85. Da settembre si è iniziata una dieta iposodica, la paziente beve giornalmente 1500 ml di H2O (e i volumi - stando al diario minzionale - sono al 65% notturni o comunque dopo riposo in posizione sdraiata, 35% durante l'attività giornaliera in piedi o seduta), da ottobre la dose di Tareg è stata portata a 160 mg con valori pressori medi 145/80 (ma con punte serali di sistolica verso 160-170). Da 10gg si osserva un certo gonfiore alle due gambe (polpacci e caviglie) con pelle molto tesa. L'ematologo aveva suggerito già due mesi fa (pressione misurata durante quella visita specialistica: 160/85) di prendere senza indugio un diuretico (Lasix), ma il medico di famiglia aveva preferito temporeggiare e vedere se il raddoppio della dose di Tareg e la dieta iposodica sortivano effetti.
ORA
Il Tareg è stato sostituito dal Cotareg (160 mg valsartan + 12,5 mg idroclorotiazide). I valori pressori registrati sono tornati normali come non li misuravamo da anni.
Giorno prima del Cotareg: 146/84.
Giorni successivi (fino a oggi): 142/83, 121/76, 124/75.
QUESITO
Visto l'effetto del diuretico presente nel Cotareg, sarà necessario prendere il Cotareg tutti i giorni, o si giungerà ad alternate ogni volta Cotareg a Tareg?
A fronte della nuova terapia, la paziente può abbandonare la dieta iposodica (che non ha sortito effetto) e lasciare solo al Cotareg il compito di mantenerle la pressione nei valori corretti?
Quali valori pressori dovremmo cercare di mantenere come norma: sistolica 120-125 e diastolica 75-80? O va bene anche 130-140/80-85?
Grazie!
[#1]
Caro amico di Varese, che confusione. Lei disquisice ampiamente su farmaci, diuretici e non, dieta iposodica e così via. Mi perdoni, ma questo compito non è affar suo. Spetta al suo Cardiologo e sarebbe scorretto che io intervenissi. Quello che lo posso dire, e che è la mia impressione, è che sua madre abbia già una disfunziona diastolica del ventricolo sinistro, avviata per entrare nella disfunzione sistolica dello stesso. Se così è, un rimedio fondamentale sono di certo i diuretici, ma anche qui non posso essere di certo io a decidere. In conclusione la pregherei di fare attenzione: gli edemi malleolari (gonfiore alle gambe) sono uno dei segni di quanto le ho sopra detto. Cordiali saluti.
Dr. Enzo Boncompagni, Medico Cardiologo
[#2]
Ex utente
Come le dicevo, era l'ematologo ad aver suggerito l'assunzione senza indugio di un diuretico, ma il medico di famiglia ha inizialmente preferito attendere l'esito dell'ecocolordoppler (20.10.2009 "Ipertrofia concentrica del ventricolo sinistro. Conservata funzionalità sistolica. Degenerazione senile apparati valvolari mitralico e aortico condizionante lieve insufficienza mitralica e sclerosi valvolare aortica. Alterato rilasciamento diastolico ventricolare.")
Il medico di famiglia, oltre a confermare di continuare con la dieta iposodica, ha sostituito il Tareg col Cotareg (160/12.5) fino a circa 15 gg fa, mantenendo Lacirex 6 mg. Da allora la pressione arteriosa è costantemente scesa fino a una media intorno ai 130/75 di Marzo. Con l'uso delle calze elastiche l'edema alle caviglie non è più presente. Nella seconda decade di marzo si è presentato però un angioedema a lingua e labbro inferiore, durato una decina di giorni. Pensavamo a un effetto collaterale di qualche farmaco magari in combinazione, ma il medico ha escluso.
Hanno poi fatto seguito, mediamente ogni 10 gg, tre episodi di nausea, vomito serale e dolori acuti nella zona fegato/rene destro (la paziente è appendicectomizzata fin da giovane età), che sono stati dal medico ricondotti a una cistopielite che è stata curata con antibiotici.
Dal 19 aprile è comparsa una forte stanchezza e la persona è stata allettata anche 16 e più ore al giorno, sempre debolissima. Si registravano valori pressori instabili che un giorno potevano avere come valori medi 112/62 con FC 71, ma il giorno seguente anche 141/75 con FC 63. Non era infrequente trovare singole misurazioni - ripetute - con sistolica sui 95 e diastolica sui 55. E FC intorno a 55 al minuto.
Abbiamo nuovamente interpellato il medico, che si è recato in visita domiciliare, facendogli presente che il bugiardino del Lacirex riporta: "nel caso di sovradosaggio: "...teoricamente si potrebbe rilevare bradicardia..." e quello del Cotareg: "Possibili effetti indesiderati: angioedema come gonfiore del viso, della lingua" e ancora: "Effetti indesiderati molto rari: gonfiore della faccia, delle labbra della bocca, della lingua, ... battito cardiaco irregolare".
Il medico ci ha allora fatto sospendere Lacirex e Cotareg, chiedendo di monitorare il rialzo della pressione arteriosa, il ritorno della FC alla normalità e il recupero delle forze alla paziente. Dopo un paio di giorni la paziente ha ritrovato parzialmente le forze. Dopo 5 gg la prssione era ritornata a valori medi di 140/75 e FC 73. Ovviamente con singole misurazioni che mostravano momenti in cui la sistolica era di 160 e la diastolica di 85. Il medico ha quindi prescritto di assumere al mattino Cotareg 80/12.5 e dopo un paio di giorni ha aggiunto Lacirex 2 mg (mezza compressa da 4 mg) a cena. Visto che intorno alle h. 18 si registravano valori pressori di 160/80 con FC 87, ha suggerito di anticipare l'assunzione del Lacirex alle h. 17.
Ha inoltre richiesto un ECG Holter, che siamo riusciti ad anticipare privatamente: "Ritmo sinusale a normale FC media, conservata escursione circadiana della FC. Non pause patologiche. Alcuni battiti ectopici sopraventricolari isolati ed organizzati in brevissimi runs. Assenza di significativa attività ectopica ventricolare. Non significative alterazioni della ripolarizzazione ventricolare. Non disturbi segnalati in diario." (da tener presente che, sentendosi bene, durante le 24 ore di Holter la paziente ha percorso le scale di casa di seguito per 5 minuti e fatto cyclette di seguito per 10 minuti per portare il battito poco sotto ai 100 FC ed evidenziare eventuali situazioni anomale).
Attualmente la paziente si sente in forze, esce di casa e percorre anche un km da sola con aiuto di due bastoni per andare dalla parrucchiera o al cimitero.
La pressione ieri era 130/75 con FC 72.
Secondo lei - stando così le cose - dobbiamo chiedere una visita cardiologica per prevenire eventuali disfunzioni o insufficienze, oppure va bene così e attendiamo semmai si presentino dei sintomi specifici (e se sì, quali?)?
Grazie e cordiali saluti.
Il medico di famiglia, oltre a confermare di continuare con la dieta iposodica, ha sostituito il Tareg col Cotareg (160/12.5) fino a circa 15 gg fa, mantenendo Lacirex 6 mg. Da allora la pressione arteriosa è costantemente scesa fino a una media intorno ai 130/75 di Marzo. Con l'uso delle calze elastiche l'edema alle caviglie non è più presente. Nella seconda decade di marzo si è presentato però un angioedema a lingua e labbro inferiore, durato una decina di giorni. Pensavamo a un effetto collaterale di qualche farmaco magari in combinazione, ma il medico ha escluso.
Hanno poi fatto seguito, mediamente ogni 10 gg, tre episodi di nausea, vomito serale e dolori acuti nella zona fegato/rene destro (la paziente è appendicectomizzata fin da giovane età), che sono stati dal medico ricondotti a una cistopielite che è stata curata con antibiotici.
Dal 19 aprile è comparsa una forte stanchezza e la persona è stata allettata anche 16 e più ore al giorno, sempre debolissima. Si registravano valori pressori instabili che un giorno potevano avere come valori medi 112/62 con FC 71, ma il giorno seguente anche 141/75 con FC 63. Non era infrequente trovare singole misurazioni - ripetute - con sistolica sui 95 e diastolica sui 55. E FC intorno a 55 al minuto.
Abbiamo nuovamente interpellato il medico, che si è recato in visita domiciliare, facendogli presente che il bugiardino del Lacirex riporta: "nel caso di sovradosaggio: "...teoricamente si potrebbe rilevare bradicardia..." e quello del Cotareg: "Possibili effetti indesiderati: angioedema come gonfiore del viso, della lingua" e ancora: "Effetti indesiderati molto rari: gonfiore della faccia, delle labbra della bocca, della lingua, ... battito cardiaco irregolare".
Il medico ci ha allora fatto sospendere Lacirex e Cotareg, chiedendo di monitorare il rialzo della pressione arteriosa, il ritorno della FC alla normalità e il recupero delle forze alla paziente. Dopo un paio di giorni la paziente ha ritrovato parzialmente le forze. Dopo 5 gg la prssione era ritornata a valori medi di 140/75 e FC 73. Ovviamente con singole misurazioni che mostravano momenti in cui la sistolica era di 160 e la diastolica di 85. Il medico ha quindi prescritto di assumere al mattino Cotareg 80/12.5 e dopo un paio di giorni ha aggiunto Lacirex 2 mg (mezza compressa da 4 mg) a cena. Visto che intorno alle h. 18 si registravano valori pressori di 160/80 con FC 87, ha suggerito di anticipare l'assunzione del Lacirex alle h. 17.
Ha inoltre richiesto un ECG Holter, che siamo riusciti ad anticipare privatamente: "Ritmo sinusale a normale FC media, conservata escursione circadiana della FC. Non pause patologiche. Alcuni battiti ectopici sopraventricolari isolati ed organizzati in brevissimi runs. Assenza di significativa attività ectopica ventricolare. Non significative alterazioni della ripolarizzazione ventricolare. Non disturbi segnalati in diario." (da tener presente che, sentendosi bene, durante le 24 ore di Holter la paziente ha percorso le scale di casa di seguito per 5 minuti e fatto cyclette di seguito per 10 minuti per portare il battito poco sotto ai 100 FC ed evidenziare eventuali situazioni anomale).
Attualmente la paziente si sente in forze, esce di casa e percorre anche un km da sola con aiuto di due bastoni per andare dalla parrucchiera o al cimitero.
La pressione ieri era 130/75 con FC 72.
Secondo lei - stando così le cose - dobbiamo chiedere una visita cardiologica per prevenire eventuali disfunzioni o insufficienze, oppure va bene così e attendiamo semmai si presentino dei sintomi specifici (e se sì, quali?)?
Grazie e cordiali saluti.
[#5]
Ex utente
La visita specialistica cardiologica non ha rilevato nulla di più di quanto già noto (Ipertrofia concentrica del ventricolo sinistro. Conservata funzionalità sistolica. Degenerazione senile apparati valvolari mitralico e aortico condizionante lieve insufficienza mitralica e sclerosi valvolare aortica. Alterato rilasciamento diastolico ventricolare.)
In compenso la costante verifica plurigiornaliera della pressione sanguigna ha permesso di stabilire le seguenti dosi di farmaci giornaliere (a colazione: Cotareg 80/12,5 mg; alle h. 16:00: Lacirex 4 mg), le quali, unitamente all'assunzione giornaliera di 1,5 lt di acqua (oltre ai volumi aggiuntivi di liquidi - non quantificati - dati dal latte a colazione, minestre/pastine a rotazione negli altri pasti) consentono al momento di mantenere una pressione sanguigna di 133/74 (valori medi misurati su più settimane). E' stato pure notato una forte correlazione con l'assunzione di liquidi che ha permesso di stabilire che nel soggetto in questione una riduzione (ovviamente involontaria) a 0,5 lt di acqua bevuta da bicchiere porta invece a una media giornaliera di 145-150/78-81 con punte (singole misurazioni) di 168/86.
Pare pertanto ai sanitari di poter ritenere che tali dosaggi, ben inferiori ai precedenti (Cotareg 160/12,5, Lacirex 6 mg), siano tollerati (senza più fenomeni di sovradosaggio, angioedemi, bradicardia) e rispondano alle necessità.
Nel frattempo mia madre è molto migliorata, non presenta più - se non sporadicamente - stanchezze improvvise e sonno diurno. Si è rimessa di buona lena a camminare con i due bastoni fuori casa, a salire più volte le scale (casa su tre livelli), lavare i piatti, far da mangiare, leggere, scrivere articoli, lettere e memorie. Per ritardare la perdita di memoria (comunque rientrata da quando usa la CPAP per dormire!) ha iniziato anche a studiare a memoria elenche di stati e capitali mondiali, con ottimi risultati.
Ieri abbiamo anche ricevuto la documentazione sanitaria che le assegna una percentuale di invalidità del 90% alla recente visita presso la commissione sanitaria a cui ci si era rivolti per l'ottenimento con il SSN del macchinario CPAP per sopperire alle apnee notturne di cui è affetta mia madre. La commissione ha inoltre preso in considerazione le seguenti disabilità: sensoriali (udito), fisiche (limitazione funzionale, respiratorie, cardiocircolatorie). Pertanto l'attrezzatura CPAP e materiali di consumo verranno forniti gratuitamente dal SSN.
Ringrazio e saluto cordialmente anche da parte di mia madre per i consigli preziosi che ci avete fin qui dato.
In compenso la costante verifica plurigiornaliera della pressione sanguigna ha permesso di stabilire le seguenti dosi di farmaci giornaliere (a colazione: Cotareg 80/12,5 mg; alle h. 16:00: Lacirex 4 mg), le quali, unitamente all'assunzione giornaliera di 1,5 lt di acqua (oltre ai volumi aggiuntivi di liquidi - non quantificati - dati dal latte a colazione, minestre/pastine a rotazione negli altri pasti) consentono al momento di mantenere una pressione sanguigna di 133/74 (valori medi misurati su più settimane). E' stato pure notato una forte correlazione con l'assunzione di liquidi che ha permesso di stabilire che nel soggetto in questione una riduzione (ovviamente involontaria) a 0,5 lt di acqua bevuta da bicchiere porta invece a una media giornaliera di 145-150/78-81 con punte (singole misurazioni) di 168/86.
Pare pertanto ai sanitari di poter ritenere che tali dosaggi, ben inferiori ai precedenti (Cotareg 160/12,5, Lacirex 6 mg), siano tollerati (senza più fenomeni di sovradosaggio, angioedemi, bradicardia) e rispondano alle necessità.
Nel frattempo mia madre è molto migliorata, non presenta più - se non sporadicamente - stanchezze improvvise e sonno diurno. Si è rimessa di buona lena a camminare con i due bastoni fuori casa, a salire più volte le scale (casa su tre livelli), lavare i piatti, far da mangiare, leggere, scrivere articoli, lettere e memorie. Per ritardare la perdita di memoria (comunque rientrata da quando usa la CPAP per dormire!) ha iniziato anche a studiare a memoria elenche di stati e capitali mondiali, con ottimi risultati.
Ieri abbiamo anche ricevuto la documentazione sanitaria che le assegna una percentuale di invalidità del 90% alla recente visita presso la commissione sanitaria a cui ci si era rivolti per l'ottenimento con il SSN del macchinario CPAP per sopperire alle apnee notturne di cui è affetta mia madre. La commissione ha inoltre preso in considerazione le seguenti disabilità: sensoriali (udito), fisiche (limitazione funzionale, respiratorie, cardiocircolatorie). Pertanto l'attrezzatura CPAP e materiali di consumo verranno forniti gratuitamente dal SSN.
Ringrazio e saluto cordialmente anche da parte di mia madre per i consigli preziosi che ci avete fin qui dato.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 32.7k visite dal 04/12/2009.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.