Tachicardia:non mi ha risposto nessun cardiologo!
Ho inviato una domanda ai cardiologi intitolato TACHICARDIA PAROSSISTICA A 300 BPM A 27 ANNI!!MI ha risposto un medico gentile ma non un cardiologo...così che alla mia domanda principale(riguardante il cuore) non è stata data una risposta o almeno un parere riguardo l'ablazione e il mio stato di salute...o un consiglio su qualche centro raccomandato nel caso fosse indispensabile farla..Insomma il post è ancora lì al 3° posto e non lo legge più nessun medico!
Ringrazio se la mia richiesta verrà inoltrata e il medico che vorrà rispondermi.
P.S.E' piuttosto urgente visto che c'è da decidere se fare l'ablazione e dove...ho sentito cose terribili...
Grazie infinite
Ringrazio se la mia richiesta verrà inoltrata e il medico che vorrà rispondermi.
P.S.E' piuttosto urgente visto che c'è da decidere se fare l'ablazione e dove...ho sentito cose terribili...
Grazie infinite
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Caro Utente di Catanzaro, non è possibile dare una risposta certa attraverso il web senza aver consultato la documentazione in tuo possesso (ECG, ect) ed una accurata visita; infatti sono numerose le cause di Tachicardia parossistica sopraventricolare (TPSV) : sindrome di WPW o tachicardia di rientro nodale tra le più note.
Nel tuo caso è senza dubbio indispensabile una accurata visita cardiologica possibilmente da parte di un cardiologo elettrofisiologo, il quale valuterà solo dopo un eventuale studio elettrofisiologico la necessità e l'opportunità di effettuare l'ablazione. Ti segnalo che l'ablazione è una terapia efficace e piuttosto sicura quando effettuata in centri d'eccellenza ed in mani esperte (Milano, Pisa, Asti). Va ponderato il rischio con il beneficio, questo è fattibile solo dopo una accurata visita cardiologica.
cordiali saluti
Dr. IADANZA Alessandro
Nel tuo caso è senza dubbio indispensabile una accurata visita cardiologica possibilmente da parte di un cardiologo elettrofisiologo, il quale valuterà solo dopo un eventuale studio elettrofisiologico la necessità e l'opportunità di effettuare l'ablazione. Ti segnalo che l'ablazione è una terapia efficace e piuttosto sicura quando effettuata in centri d'eccellenza ed in mani esperte (Milano, Pisa, Asti). Va ponderato il rischio con il beneficio, questo è fattibile solo dopo una accurata visita cardiologica.
cordiali saluti
Dr. IADANZA Alessandro
Dr. Alessandro IADANZA
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Cardiologo
Gentile utente,
dall' informazione da te tratta (TPSV con frequenza di "300"/min) si puo' dedurre che "probabilmente" nel tuo sistema elettrico cardiaco vi sia oltre al fisiologico sistema di conduzione, anche la presenza di una via accessoria, anomala, la quale assume caratteristiche di conducibilita' e grazie ad un meccanismo di rientro dell'impulso elettrico, mantiene una tachicardia sopraventricolare con frequenza di risposta ventricolare elevata.
Mediante il mezzo internet e senza documentazione ben precisa e' difficile darti ulteriori notizie, ... di tachicardie parossistiche ve ne sono tante e spesso non basta un semplice tracciato ECGrafico per capirne l'origine, pertanto il passo successivo che dovrai sicuramente affrontare e' quello dello studio elettrofisiologico. Mediante tale metodica, caratterizzata dallo studio del sistema elettrico cardiaco (effettuato mediante l'introduzione di elettrocateterei per via percutanea transvenosa femorale, con semplice anestesia locale)si potra' valutare il tuo disturbo del ritmo ed eventualmente risolverlo con la procedura di ablazione con RF (ovvero viene eliminato il substrato che genera la tua aritmia mediante erogazione di energia con radiofrequenza grazie a cateteri dedicati). Ti consiglio di rivolgerti al centro di elettrofisiologia e cardiostimolazione del S.Anna Hospital del tuo paese (catanzaro), centro d'eccellenza per la cura delle aritmie, diretto dal dott. Saverio Iacopino, un collega dotato di alta professionalita' e molto disponibile, che sara' sicuramente in grado di risolvere il tuo problema.
Dr Gabriele De Masi De Luca
dall' informazione da te tratta (TPSV con frequenza di "300"/min) si puo' dedurre che "probabilmente" nel tuo sistema elettrico cardiaco vi sia oltre al fisiologico sistema di conduzione, anche la presenza di una via accessoria, anomala, la quale assume caratteristiche di conducibilita' e grazie ad un meccanismo di rientro dell'impulso elettrico, mantiene una tachicardia sopraventricolare con frequenza di risposta ventricolare elevata.
Mediante il mezzo internet e senza documentazione ben precisa e' difficile darti ulteriori notizie, ... di tachicardie parossistiche ve ne sono tante e spesso non basta un semplice tracciato ECGrafico per capirne l'origine, pertanto il passo successivo che dovrai sicuramente affrontare e' quello dello studio elettrofisiologico. Mediante tale metodica, caratterizzata dallo studio del sistema elettrico cardiaco (effettuato mediante l'introduzione di elettrocateterei per via percutanea transvenosa femorale, con semplice anestesia locale)si potra' valutare il tuo disturbo del ritmo ed eventualmente risolverlo con la procedura di ablazione con RF (ovvero viene eliminato il substrato che genera la tua aritmia mediante erogazione di energia con radiofrequenza grazie a cateteri dedicati). Ti consiglio di rivolgerti al centro di elettrofisiologia e cardiostimolazione del S.Anna Hospital del tuo paese (catanzaro), centro d'eccellenza per la cura delle aritmie, diretto dal dott. Saverio Iacopino, un collega dotato di alta professionalita' e molto disponibile, che sara' sicuramente in grado di risolvere il tuo problema.
Dr Gabriele De Masi De Luca
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Utente
Gentili medici grazie per la risposta...forse mi sono spiegata male ma nel precedente messaggio pubblicato in questo sito avevo scritto tutto sulle crisi e i risultati delle analisi e soprattutto dello studio elettrofisiologico transesofageo...per questo non ho specificato di nuovo i particolari, perchè sono qui alla richiesta:TACHICARDIA PAROSSISTICA A 300 BPM A 27 ANNI!!!!!Ecco...era solo per un parere esterno, lo so che devo essere seguita e che se dovrò fare qualsiasi intervento sarà solo dopo una visita attenta di un cardiologo, e che qui mi sono sentita un pò "liquidata" senza troppe spiegazioni con "fatti l'ablazione assolutamente se no muori"! E soprattutto insistevano per farmela fare in un centro in particolare a me sconosciuto...Ringrazio ancora per la risposta e se dovessero interessarvi i particolari e gli esami svolti sono su questo sito alla richiesta qui sopra descritta....Grazie!
[#4]
Cara signora o signorina, purtroppo per problemi tecnici non ho potuto accedere al precedente messaggio, comunque da quello che capisco la cosa importante è scegliere un centro serio di riferimento, io purtroppo conosco solo quelli di Milano (Niguarda, Monzino, Humanitas, San Donato, Monza), ma sono sicura che ce ne sia uno più vicino alla tua abitazione e decidere insieme al cardiologo i vari passi da fare, senza però vivere con la sensazione di avere una spada di Damocle perchè verosimilmente a 28 anni il suo cuore è in grado di compensare bene anche una tachicardia parossistica del tipo che ha descritto. In ogni caso il campo delle aritmie è molto vasto e forse per questo le è stato subito consigliato di rivolgersi ad un centro anche perchè anche il più bravo cardiologo da solo, senza una struttura ospedaliera adeguata alle spalle può fare ben poco per una situazione così delicata. In bocca al lupo!
[#5]
Cardiologo
Gentile utente,
ho appena letto il tuo msg dove descrivi l'esito del SETE e le caratteristcihe delle crisi di TPSV.
Come immaginavo, una tachicardia sopraventricolare che si mantiene con una frequenza cosi' elevata (300/min) fa pensare con molta probabilita' alla presenza di una via accessoria che sostiene la tachicardia stessa con un meccanismo che ho precedentemente spiegato di rientro. Spero di darti delle informazioni ben precise che possono aiutarti a risolvere i tuoi dubbi.
Quando esiste un substrato del genere ovvero una via accessoria anomala all'interno del sistema elettrico cardiaco, con delle crisi aritmiche "sostenute", "sintomatiche" e "riproducibili" (il protocollo di induzione del SETE con due extrastimoli con un non breve intervallo di accoppiamento fa pensare che l'aritmia e' facilmente inducibile) deve essere assolutamente indagato con un piu' accurato studio elettrofisiologico endocavitario (come ti ho descritto nel precedente msg). Mediante tale studio in prima analisi vengono valutate le "caratteristiche" della via accessoria...la sede di tale via anomala, le caratteristiche di conducibilita' (cioe' quanto riesce a condurre lo stimolo elettrico tale via), se viene indotta con la stimolazione atriale programmata la tua tachicardia ed altresi' se e' facilmente inducibile un'altra aritmia ovvero la fibrillazione atriale (aritmia che se condotta ai ventricoli mediante la via accessoria puo' indurre aritmie ventricolari importanti),...pertanto solo dopo uno studio accurato puo' essere dato un profilo di rischio al tuo disturbo del ritmo, utile per scegliere la strategia terapeutica migliore (ablazione con RF o trattamento farmacologico e follow-up clinico-strumentale?). In aritmologia niente e' affidato al caso, ...vi sono delle Linee Guida ben precise e cio' che ti ho spiegato spero in maniera accurata, e' quello che deve essere fatto. Non ci devono essere ne' allarmismi, ne' deve essere sottovalutato niente,...si deve solo andare avanti nella valutazione del tuo disturbo del ritmo con la consapevolezza che oramai il trattamento eventuale al quale dovrai sottoporti e' abbastanza sicuro, rare sono le complicanze maggiori (riguardo l'ablazione di quel tipo di tachiaritmia, anche se dipendono da tante caratteristiche che possono essere valutate solo dopo lo studio) ed importante e' la percentuale di successo della procedura (intorno al 90%).
Di fronte ad una aritmia come descritta dal SETE al quale ti sei sottoposta non hanno grossa importanza le patologie extracardiache. Se esiste un substrato ben preciso come lo puo' essere una via acessoria anomala, correggere le cause extracardiache puo' solo ridurre il trigger ovvero l'evento scatenante della crisi tachicardica ma non eliminano ASSOLUTAMENTE il problema.
Sono un medico giovane con una grande passione per l'aritmologia e mi sto approcciando alla metodica dell'ablazione con RF frequentando vari centri d'eccellenza dediti allo studio delle aritmie ed ablazione con RF. Probabilmente hai avuto varie notizie diverse sul tuo disturbo del ritmo perche' la branca dell'aritmologia inteventistica e' in continua evoluzione ed e' una disciplina giovane, iniziata non molti anni fa pertanto non ben conosciuta.
Spero di averti dato delle informazioni utili, ed in utlimo ti ricordo che nella tua citta' vi sono bravi professionisti che eseguono da anni la procedura di ablazione con RF.
Cordiali saluti
Dr Gabriele De Masi De Luca (gabrieledmdl@libero.it)
ho appena letto il tuo msg dove descrivi l'esito del SETE e le caratteristcihe delle crisi di TPSV.
Come immaginavo, una tachicardia sopraventricolare che si mantiene con una frequenza cosi' elevata (300/min) fa pensare con molta probabilita' alla presenza di una via accessoria che sostiene la tachicardia stessa con un meccanismo che ho precedentemente spiegato di rientro. Spero di darti delle informazioni ben precise che possono aiutarti a risolvere i tuoi dubbi.
Quando esiste un substrato del genere ovvero una via accessoria anomala all'interno del sistema elettrico cardiaco, con delle crisi aritmiche "sostenute", "sintomatiche" e "riproducibili" (il protocollo di induzione del SETE con due extrastimoli con un non breve intervallo di accoppiamento fa pensare che l'aritmia e' facilmente inducibile) deve essere assolutamente indagato con un piu' accurato studio elettrofisiologico endocavitario (come ti ho descritto nel precedente msg). Mediante tale studio in prima analisi vengono valutate le "caratteristiche" della via accessoria...la sede di tale via anomala, le caratteristiche di conducibilita' (cioe' quanto riesce a condurre lo stimolo elettrico tale via), se viene indotta con la stimolazione atriale programmata la tua tachicardia ed altresi' se e' facilmente inducibile un'altra aritmia ovvero la fibrillazione atriale (aritmia che se condotta ai ventricoli mediante la via accessoria puo' indurre aritmie ventricolari importanti),...pertanto solo dopo uno studio accurato puo' essere dato un profilo di rischio al tuo disturbo del ritmo, utile per scegliere la strategia terapeutica migliore (ablazione con RF o trattamento farmacologico e follow-up clinico-strumentale?). In aritmologia niente e' affidato al caso, ...vi sono delle Linee Guida ben precise e cio' che ti ho spiegato spero in maniera accurata, e' quello che deve essere fatto. Non ci devono essere ne' allarmismi, ne' deve essere sottovalutato niente,...si deve solo andare avanti nella valutazione del tuo disturbo del ritmo con la consapevolezza che oramai il trattamento eventuale al quale dovrai sottoporti e' abbastanza sicuro, rare sono le complicanze maggiori (riguardo l'ablazione di quel tipo di tachiaritmia, anche se dipendono da tante caratteristiche che possono essere valutate solo dopo lo studio) ed importante e' la percentuale di successo della procedura (intorno al 90%).
Di fronte ad una aritmia come descritta dal SETE al quale ti sei sottoposta non hanno grossa importanza le patologie extracardiache. Se esiste un substrato ben preciso come lo puo' essere una via acessoria anomala, correggere le cause extracardiache puo' solo ridurre il trigger ovvero l'evento scatenante della crisi tachicardica ma non eliminano ASSOLUTAMENTE il problema.
Sono un medico giovane con una grande passione per l'aritmologia e mi sto approcciando alla metodica dell'ablazione con RF frequentando vari centri d'eccellenza dediti allo studio delle aritmie ed ablazione con RF. Probabilmente hai avuto varie notizie diverse sul tuo disturbo del ritmo perche' la branca dell'aritmologia inteventistica e' in continua evoluzione ed e' una disciplina giovane, iniziata non molti anni fa pertanto non ben conosciuta.
Spero di averti dato delle informazioni utili, ed in utlimo ti ricordo che nella tua citta' vi sono bravi professionisti che eseguono da anni la procedura di ablazione con RF.
Cordiali saluti
Dr Gabriele De Masi De Luca (gabrieledmdl@libero.it)
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Utente
Vorrei rigraziare sia la dor.ssa Angioni che il dr. De Masi De Luca per avermi schiarito le idee. Arrivo dalla mia ennesima visita, questa volta però ho visto un medico di Monza...e anche lui mi ha consigliato l'ablazione...cmq se dovrò farla la farò..Il mio dubbio ora e scegliere il centro. So che qui a cz c'è il centro S.Anna, nel quale gia sono stata tra l'altro, però dato che posso spostarmi, preferisco davvero andare in un centro un pò più conosciuto..e infatti sono in dubbio tra il San Raffaele di Milano e il Policlinico di Monza....devo informarmi un pò, anche se la paura rimane e tanta..magari per voi medici l'ablazione in confronto ad un'operazione a cuore aperto non è nulla..ma per noi pazienti è cmq una cosa delicata...in più io continuo a chiedere ma purtroppo mi arrivano solo pareri negativi!Gente che l'ha dovuta fare addirittura tre volte!!Ragazze che ora hanno in più extrasistole e tachicardia tutti i giorni...o vene che sono rimaste "fuori" e ora si vedono dalla coscia...io ho 27 anni non posso fregarmene!!!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 15.5k visite dal 27/03/2007.
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