Un parere su extrasistoli
Gentili dottori sono qui per chiedere un vostro parere.
Vi racconto la mia storia. Sono indubbiamente una persona ansiosa, anche se non ritengo la mia ansia patologica o invalidante poiché ho una vita normalissima però, come tanti, ho una componente ansiosa sulla mia salute.
Poiché sin da ragazzina (dai 15 anni più o meno) avvertivo strane accelerazioni cardiache nei momenti di stress o di emozioni forti con tonfi e sfarfallamenti vari, sono andata da vari cardiologi, e la diagnosi è stata sempre la stressa "cuore sano, ecg e ecodoppler normali, holter normale, solo (come potete vedere in un altro mio consulto) lievissimo rigurgito mitralico a volte assente", tutti quindi mi dicevano che i miei disturbi erano "extrasistoli" tra l'altro mai certificate dalle analisi fino a che, dopo i 20 anni, qualche holter e qualche ecg ne hanno evidenziata qualcuna di tipo "besv". Il massimo registrato da un holter è stato di 3.
Nessuna terapia solo il consiglio (per il rigurgito mitralico) di controllarmi una volta all'anno con ecocolordoppler e cosi faccio.
Una cosa però mi ha meravigliata, nelle ultime due visite che risalgono ad un paio di anni fa i medici mi hanno consigliato (senza che la diagnosi fosse modificata) di prendere dei farmaci per le extrasistoli. Alla mia richiesta del motivo di tale improvvisa decisione mi rispondono "è meglio", addirittura uno mi dice "se fossi mia figlia ti consiglierei di prenderle cosi il cuore si rilassa e vivi meglio". A dire il vero la cosa mi ha lasciata molto perplessa, alla mia domanda "ma devo prenderle per forza perché c'è pericolo?", mi rispondono "no, però te le consiglio", ma che vuol dire???
Io credo che il parlar poco chiaro aumenta l'ansia sinceramente.
Nonostante tutto visto che immagino che se fossi in pericolo di vita il medico me lo dovrebbe dire chiaramente e non "consigliarmi" una medicina ma dirmi "se non la prendi puoi morire", non ho preso tali farmaci perché se posso evitarli è sempre meglio. Anche perché io per lunghi periodi non ho alcun disturbo soprattutto da quando ho iniziato a mangiar poco e frequente invece di pasti completi, mi accade solo quando ho mi spavento o sono in periodi particolari (a volte ad esempio periodo premestruale o durante eccitazione sessuale).
Ora vi chiedo, e spero siate più chiari, queste besv sono pericolose per la mia vita? Tipo morte improvvisa ecc...
E quelle tachicardie improvvise da ansia?? Per domarle prendo ogni tanto nei periodi maggio di stress un pò di sedativo consigliatomi da un cardiologo (tienor).
Spero in un vostro parere. Grazie mille
Vi racconto la mia storia. Sono indubbiamente una persona ansiosa, anche se non ritengo la mia ansia patologica o invalidante poiché ho una vita normalissima però, come tanti, ho una componente ansiosa sulla mia salute.
Poiché sin da ragazzina (dai 15 anni più o meno) avvertivo strane accelerazioni cardiache nei momenti di stress o di emozioni forti con tonfi e sfarfallamenti vari, sono andata da vari cardiologi, e la diagnosi è stata sempre la stressa "cuore sano, ecg e ecodoppler normali, holter normale, solo (come potete vedere in un altro mio consulto) lievissimo rigurgito mitralico a volte assente", tutti quindi mi dicevano che i miei disturbi erano "extrasistoli" tra l'altro mai certificate dalle analisi fino a che, dopo i 20 anni, qualche holter e qualche ecg ne hanno evidenziata qualcuna di tipo "besv". Il massimo registrato da un holter è stato di 3.
Nessuna terapia solo il consiglio (per il rigurgito mitralico) di controllarmi una volta all'anno con ecocolordoppler e cosi faccio.
Una cosa però mi ha meravigliata, nelle ultime due visite che risalgono ad un paio di anni fa i medici mi hanno consigliato (senza che la diagnosi fosse modificata) di prendere dei farmaci per le extrasistoli. Alla mia richiesta del motivo di tale improvvisa decisione mi rispondono "è meglio", addirittura uno mi dice "se fossi mia figlia ti consiglierei di prenderle cosi il cuore si rilassa e vivi meglio". A dire il vero la cosa mi ha lasciata molto perplessa, alla mia domanda "ma devo prenderle per forza perché c'è pericolo?", mi rispondono "no, però te le consiglio", ma che vuol dire???
Io credo che il parlar poco chiaro aumenta l'ansia sinceramente.
Nonostante tutto visto che immagino che se fossi in pericolo di vita il medico me lo dovrebbe dire chiaramente e non "consigliarmi" una medicina ma dirmi "se non la prendi puoi morire", non ho preso tali farmaci perché se posso evitarli è sempre meglio. Anche perché io per lunghi periodi non ho alcun disturbo soprattutto da quando ho iniziato a mangiar poco e frequente invece di pasti completi, mi accade solo quando ho mi spavento o sono in periodi particolari (a volte ad esempio periodo premestruale o durante eccitazione sessuale).
Ora vi chiedo, e spero siate più chiari, queste besv sono pericolose per la mia vita? Tipo morte improvvisa ecc...
E quelle tachicardie improvvise da ansia?? Per domarle prendo ogni tanto nei periodi maggio di stress un pò di sedativo consigliatomi da un cardiologo (tienor).
Spero in un vostro parere. Grazie mille
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Gentile utente,
in base al suo scritto, sembrerebbe che le sue brevi fasi di tachicardia o di extrasistolia, siano francamente ascrivibi a stress fisici e/o emozionali, che poco hanno a vedere con una alterata funzione cardiaca. Allo stato pertanto, sembrerebbe ininfluente l'utilizzo di una terapia anti-aritmica.
Saluti
in base al suo scritto, sembrerebbe che le sue brevi fasi di tachicardia o di extrasistolia, siano francamente ascrivibi a stress fisici e/o emozionali, che poco hanno a vedere con una alterata funzione cardiaca. Allo stato pertanto, sembrerebbe ininfluente l'utilizzo di una terapia anti-aritmica.
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.1k visite dal 11/10/2009.
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