Morte cardiaca improvvisa: problema aterosclerotico o aritmia ereditaria?
Gentilissimi Dottori;
Come necessario, descrivo brevemente la mia anamnesi.
Uomo, 34 anni.
Padre morto a 32 anni a causa di arresto cardiaco, causa ignota.
Zio, fratello di mio padre, morto a 42 anni per arresto cardiaco, causa ignota (in entrambi i casi ipotizzato infarto per occlusione coronarica, mio zio fece tempo addietro già una cronografia con disocclusione).
Per tutta la vita, sono stato sottoposto a visite cardiologiche, per una lieve dislipidemia sono stato immediatamente trattato con simvastatina prima 20 poi 40mg (ormai quasi 15 anni), da un mese passato ad ezetimibe per fastidi muscolari.
Circa 4 anni fa, a seguito di riscontro in sede di visita cardiologica di BEV, sono stato sottoposto ad ecg nelle 24 ore secondo holter, da cui sono risultate circa 10000 BEV singole, monomorfe, isolate.
Procedo a fare ecocardio con doppler e rm cardiaca.
Non riporto tutto per questioni di brevità, entrambe sono risultate nella norma (solo riscontrato lieve aumento delle trabecolature apicali ventricolo destro).
Una settimana fa, ripeto il controllo holter:
Circa 14672 BEV, singole e monomorfe, con tratti di bigeminismo e trigeminismo (su un totale di circa 99000 battiti) con con 412 BESV.
Normale conduzione AV ed interventricolo.
La prova di sforzo, che sempre feci un paio di anni fa, parla di assenza di significative alterazioni del tratto st durante sforzo ed in recupero, pur registrando l'aritmia in condizioni basali.
Sono una persona molto ansiosa, spesso soggetta a stress, somatizzo molto e sono in cura presso psichiatra e psicoterapeuta.
Il cardiologo mi ha demandato ad ablazione con radiofrequenza, nel frattempo prescritto cardicor 1, 25 mg 1/die.
Basalmente, ho pressione lievemente alterata (90-135), influenzata anche da continuo stato ansioso.
A 3 giorni da inizio trattamento, la pressione è tornata nella norma ampiamente (125-70, di media), mentre si riscontrano ancora le aritmie.
Il farmaco quanto tempo impiega a impattare significamente sulla quantità di extrasistoli?
Il fatto che tuttora le percepisca, anche fisicamente, è indice da dover riferire al curante per modifica dosaggio?
Altra domanda: il mio pattern di aritmia può suggerire Brugada?
Ho sempre rifiutato di fare il test genetico, nonostante sia un ricercatore in vitro e certe cose le comprenda perfettamente.
Non vi nego di essere terrorizzato, ho da poco una figlia e non voglio che lei passi l'infanzia senza un padre, così come è successo a me.
Questo mi genera ansia, che a sua volta impatta negativamente sulla mia frequenza cardiaca (lo so bene) e sulle extrasistoli.
Grazie a chiunque voglia rispondermi
Come necessario, descrivo brevemente la mia anamnesi.
Uomo, 34 anni.
Padre morto a 32 anni a causa di arresto cardiaco, causa ignota.
Zio, fratello di mio padre, morto a 42 anni per arresto cardiaco, causa ignota (in entrambi i casi ipotizzato infarto per occlusione coronarica, mio zio fece tempo addietro già una cronografia con disocclusione).
Per tutta la vita, sono stato sottoposto a visite cardiologiche, per una lieve dislipidemia sono stato immediatamente trattato con simvastatina prima 20 poi 40mg (ormai quasi 15 anni), da un mese passato ad ezetimibe per fastidi muscolari.
Circa 4 anni fa, a seguito di riscontro in sede di visita cardiologica di BEV, sono stato sottoposto ad ecg nelle 24 ore secondo holter, da cui sono risultate circa 10000 BEV singole, monomorfe, isolate.
Procedo a fare ecocardio con doppler e rm cardiaca.
Non riporto tutto per questioni di brevità, entrambe sono risultate nella norma (solo riscontrato lieve aumento delle trabecolature apicali ventricolo destro).
Una settimana fa, ripeto il controllo holter:
Circa 14672 BEV, singole e monomorfe, con tratti di bigeminismo e trigeminismo (su un totale di circa 99000 battiti) con con 412 BESV.
Normale conduzione AV ed interventricolo.
La prova di sforzo, che sempre feci un paio di anni fa, parla di assenza di significative alterazioni del tratto st durante sforzo ed in recupero, pur registrando l'aritmia in condizioni basali.
Sono una persona molto ansiosa, spesso soggetta a stress, somatizzo molto e sono in cura presso psichiatra e psicoterapeuta.
Il cardiologo mi ha demandato ad ablazione con radiofrequenza, nel frattempo prescritto cardicor 1, 25 mg 1/die.
Basalmente, ho pressione lievemente alterata (90-135), influenzata anche da continuo stato ansioso.
A 3 giorni da inizio trattamento, la pressione è tornata nella norma ampiamente (125-70, di media), mentre si riscontrano ancora le aritmie.
Il farmaco quanto tempo impiega a impattare significamente sulla quantità di extrasistoli?
Il fatto che tuttora le percepisca, anche fisicamente, è indice da dover riferire al curante per modifica dosaggio?
Altra domanda: il mio pattern di aritmia può suggerire Brugada?
Ho sempre rifiutato di fare il test genetico, nonostante sia un ricercatore in vitro e certe cose le comprenda perfettamente.
Non vi nego di essere terrorizzato, ho da poco una figlia e non voglio che lei passi l'infanzia senza un padre, così come è successo a me.
Questo mi genera ansia, che a sua volta impatta negativamente sulla mia frequenza cardiaca (lo so bene) e sulle extrasistoli.
Grazie a chiunque voglia rispondermi
[#1]
Le dovrebbe :
1 eseguire quel test genetico banale
2 eseguire un tentativo di ablazione
3 cambiare farmaco perché quel dosaggio è del,tutto inutile , magari passando al metoprololo
cordialita
1 eseguire quel test genetico banale
2 eseguire un tentativo di ablazione
3 cambiare farmaco perché quel dosaggio è del,tutto inutile , magari passando al metoprololo
cordialita
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Salve dottore, la ringrazio per la puntuale risposta.
Nel frattempo sono stato a visita da un aritmologo, il quale mi ha tranquillizzato sulla natura della mia aritmia ed ha programmato ablazione.
Nel contempo, il dosaggio del bisoprololo è stato aumentato a 1.25 al mattino ed alla sera. Avverto un qualche effetto positivo (forse perché mi sono anche tranquillizzato). Nella sua esperienza, è in generale il bisoprololo ad essere "peggiore" rispetto al metoprololo?
La ringrazio
Nel frattempo sono stato a visita da un aritmologo, il quale mi ha tranquillizzato sulla natura della mia aritmia ed ha programmato ablazione.
Nel contempo, il dosaggio del bisoprololo è stato aumentato a 1.25 al mattino ed alla sera. Avverto un qualche effetto positivo (forse perché mi sono anche tranquillizzato). Nella sua esperienza, è in generale il bisoprololo ad essere "peggiore" rispetto al metoprololo?
La ringrazio
[#3]
È molto meno efficace del metoprololo
Cecchini
Cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 207 visite dal 25/12/2024.
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