Sono iperteso e devo considerare la terapia farmacologica?

Salve dottori,
Vi chiedo consulto perché vorrei avere maggiore chiarezza sull'attenzionare o meno il problema ed eventualmente tranquillizzarmi.

Sono un ragazzo di 28 anni che, ad eccezione delle necessarie e occasionali visite mediche per il certificato sportivo non agonistico, non ha mai attenzionato i valori della pressione arteriosa.
Proprio questi certificati attestano una pressione arteriosa di 120/65 nel 2021 e una pressione di 128/78 nel 2023 (tutti a riposo).
Tra queste due misurazioni, nell'aprile del 2023, ne ricordo una con un risultato di 157/90 effettuata dal mio medico curante.
Succede che nel gennaio 2024, a seguito di una serata nel quale ho esagerato con l'alcol, per circa due settimane ho avvertito insistenti extrasistoli che poi sono scomparse da sole.
Tuttavia questo evento, che non mi era mai capitato (consumo alcool occasionalmente e non fumo), mi ha portato ad avere molta paura ed una sera sono anche andato al pronto soccorso dove mi hanno rilevato una pressione di 185/105.

A seguito di ciò ho eseguito ecocardio, ecg ed holter cardiaco, per capire anche l'origine di queste extrasistoli, e tutto è risultato nella norma.
Tuttavia da quella sera ho iniziato a soffrire di forte ansia, e ad oggi quando sono a riposo e occasionalmente misuro la pressione trovo spesso un valore intorno ai 150/78, 155/80 e simili.
In altri contesti, sempre durante l'anno, i valori erano di 126/78 e 128/74. In altre 2 occasioni, a distanza di qualche giorno l'una dall'altra, le misurazioni erano di 132/85 e di 137/88.
Vorrei capire se effettivamente si tratta di ipertensione o è un qualcosa legato all'ansia.
So che in questi casi un holter pressorio mi permetterebbe di capire meglio ma non vorrei, avendo già eseguito svariati esami quest'anno, alimentare ulteriormente le mie ansie e cercare di capire lucidamente se effettivamente un problema di ipertensione c'è e devo intervenire sul problema.
Vi ringrazio infinitamente.
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Dr. Emanuele Meli Cardiologo, Medico internista, Diabetologo 129 5
appunto,per non continuare ad alimentare ulteriormente le sue ansie che,nel contesto da lei descritto, giustificano il quadro clinico:extrasistoli(attenzione all'alcool)picchi pressori, effettuando il monitoraggio della pressione arteriosa/24h avrebbe chiarito molti dei suoi dubbi. Avrebbe notato che la curva pressoria ha un andamento oscillante,con presenza di impennate e normalizzazioni, ma ciò che ha significato clinico è il carico medio delle 24h. e dai valori di questo dato si può stabilire se intervenire o meno farmacologicamente.

Dr. emanuele meli

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Utente
Utente
Salve dottore e grazie per la sua risposta.
Volevo chiederle a quanto equivarrebbe, generalmente, questo dato del carico nelle 24h per iniziare a parlare di ipertensione? E altra cosa esiste un limite, un dato, entro cui magari si sconsiglia ad un ragazzo di iniziare una terapia farmacologica e magari si punta più a cambiare lo stile di vita? (Cosa che già sto facendo). Grazie ancora
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Dr. Emanuele Meli Cardiologo, Medico internista, Diabetologo 129 5
una volta eseguito l'esame,essendo l'apparecchiature tarata secondo parametri definiti dalle società mediche, le conclusione daranno i parametri medi delle 24h,la media diurna e quella notturna,e da quelle si stabilirà la condizione di normalità o ipertensione.

Dr. emanuele meli