Aritmia da fibrillazione atriale - sottoslivellamento del tratto st

BUONASERA A TUTTI E GRAZIE PER LA VOSTRA DISPONIBILITA'.
HO 50 AA E DA CIRCA 30, SOFFRO DI TACHICARDIA ED EXTRASISTOLE (CALMATE SEMPRE CON ANSIOLIN) MAI EVIDENZITESI NEI VARI ECG E/O VISITA CARDIOLOGICA FINO AL 2002 HOLTER (RITMO SINUSALE MASS. 160 BPM DURANTE FIBRILLAZIONE ATRIALE, TRASCURATO DAL SOTTOSCRITTO.
2007 HOLTER EVIDENZIAVA (ARITMIA DA FIBRILLAZIONE ATRIALE CON F. 46 -196 BPM RARI BATTITI ECTOPICI) PER TALE PATOLOGIA PRATICAVO SU CONSIGLIO DEL CARDIOLOCO TERAPIA MEDICA FINO A FEBBRAIO 2008 QUANDO E’ STATA EFFETTUATA “ABLAZIONE TRANSCATETERE MEDIANTE RADIOFREQUENZA DI FIBRILLAZIONE ATRIALE MEDIANTE LESIONE CIRCUMFERENZIALE DELLE VENE POLMONARI CON METODO DI MAPPAGGIO NON FLUOROSCOPICO NAVX. ABLAZIONE TC-RF DI CIRCUITO DI FLUTTER ATRIALE MEDIANTE LESIONE IVC-AT.
DOPO 2 GIORNI CARDIOVERSIONE ELETTRICA ESTERNA DI FIBRILLAZIONE ATRIALE .
SUCCESSIVAMENTE TERAPIA EFFETTUATA SOTALEX KARVEA COUMADIN PER 1 ANNO. SUCCESSIVA VISITA GIUGNO 2009 CHE EVIDENZIAVA “BUON RISULTATO A DISTANZA DELL'ABLAZIONE DEL SUBSTRATO ARITMICO”.
SETTEMBRE 2009 A SEGUITO DI ARITMIA CARDIACA EFFETTUAVO ULTERIORE HOLTER CHE EVIDENZIA "ARITMIA DA FIBRILLAZIONE ATRIALE CON F.C. MEDIA DI 71 BPM. OSCILLANTE TRA I 47 E 129 BPM. DIVERSI BATTITI ECTOPICI VENTRICOLARI 2 COPPIE.
EPISODI DI SOTTOSLIVELLAMENTO DEL TRATTO ST
FACCIO PRESENTE CHE SONO AFFETTO DA IPOTIROIDISMO ED E’ STATO ESCLUSO CHE SIA IN RELAZIONE CON LA PATOLOGIA.
ALLO STATO ATTUALE PRENDO ½ CPS DI ALMARYTM 100 MG MATTINA E SERA.
LA MIA DOMANDA VISTO CHE LO SPECIALISTA A SCRITTO CHE ERO GUARITO E’ “DEBBO CONVIVERE A VITA CON QUESTE ARITMIE O ESISTE LA POSSIBILITA’ CHE CON UN ULTERIORE INTERVENTO SI POSSA GUARIRE COMPLETAMENTE.
E QUALE IL SIGNIFICATO DI EPISODI DI SOTTOSLIVELLAMENTO DEL TRATTO ST.
LE STESSE PROBLEMATICHE LE STA VIVENDO MIA FIGLIA DI AA 26 (EVENTUALE CONSIGLIO DI QUALI PROCEDURE ADOTTARE VISTO CHE NEI VARI ECG E HOLTER NON SI RIESCE AD EVIDENZIARE ALCUNA PATOLOGIA)
RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE PER LE RISPOSTE CHE DARETE.
[#1]
Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209
Gentile utente, le alterazioni del tratto ST, durante una crisi di tachiaritmia e soprattutto nel corso di un esame Holter, possono perdere il loro significato diagnostico negativo di patologia ischemica e comunque sono dubbie per patologia coronarica. Necesserebbero di opportuni approfondimenti, in tal senso consiglierei un test da sforzo. Per quanto riguarda sua figlia, vista la familiarità per problematiche aritmiche, forse sarebbe il caso che anche lei, soprattutto se le crisi dovessero divenire particolarmente frequenti, si sottoponesse ad un esame elettrofisiologico.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

[#2]
Utente
Utente
GENTILE DOTT. MARTINO LA RINGRAZIO PER LA SUA TEMPESTIVA RISPOSTA.
FACCIO PRESENTE CHE NEL NOVEMBRE 2008 CIRCA UN ANNO PRIMA ESEGUIVO:

TOMOSCINTIGRAFIA MIOCARDICA (SPET) DI PERFUS. DOPO STIMOLO TOMOSCINTIGRAFIA (SPET) DI PERFUS A RIPOSO.
Referto:
Dose somministrata: 99mTc Sestamibi 592 MBq e.v.
Valido come certificato di somministrazione di sostanze radioattive ex. Art. 98 D.P.R. 185/64
Il paziente è stato sottoposto a test da sforzo secondo l’accluso protocollo.
Sono state eseguite rilevazioni dopo stress ed a riposo con sensazioni trans assiali, coronali e sagittali per la valutazione della distribuzione del flusso coronarico.
Rilevazioni dopo stress:
-Non evidenza di deficit di perfusione del r.c.
-volume ventricolare sinistro nella norma.
Rilevazioni a riposo:
-Non evidenza di deficit di perfusione del r.c.
Conclusioni
-Reperto scintigrafico nella norma.

PROVA DA SFORZO:
Conclusioni: si segnala nel recupero sottoslivellamento st ai limiti della significatività in sede laterale. Test dubbio per segni e sintomi di ischemia riconducibile ai carichi di lavoro raggiunti.

Quindi se lei ritiene opportuno alla luce del nuovo holter posso chiedere al mio medico di poter effettuare nuova prova da sforzo.
LA MIA DOMANDA VISTO CHE LO SPECIALISTA A SCRITTO CHE ERO GUARITO E’
“DEBBO CONVIVERE A VITA CON QUESTE ARITMIE O ESISTE LA POSSIBILITA’ CHE CON UN ULTERIORE INTERVENTO SI POSSA GUARIRE COMPLETAMENTE.
ED ALLO STATO ATTUALE, LEI CHE TERAPIA E COSA CONSIGLIEREBBE AD UN SUO PZ., INOLTRE LE CHIEDO CONSIGLIO PER QUANTO RIGUARDA LO SPECIALISTA VISTO CHE NON posso TORNARE DAL PRECEDENTE PER SVARIATI MOTIVI (LONTANANZA ECC..) DEVE ESSERE ARITMOLOGO O BASTA CHE SIA CARDIOLOGO.
GRAZIE MILLE PER LA RISPOSTA
[#3]
Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209
Gentile utente, la sua situazione è abbastanza complessa, che sarebbe ovviamente preferibile che un solo collega cardiologo, ma con conoscenze di terapia aritmologica, la seguisse. E' altresì estremamente probabile, che purtroppo lei debba convivere con le sue aritmie, il test da sforzo andrebbe effettuato a distanza di un anno dall'esame scintigrafico.
Cordialmente,
Aritmie

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