Domanda etica
Domanda principalmente etica: se non ricevo risposta, capisco che non avete tempo da perdere con queste sciocchezze, quindi mi scuso in anticipo.
Ho visto per caso il mio cardiologo sabato sera mentre fumava palesemente una sigaretta.
Ora, se una persona che nel suo lavoro condanna esplicitamente certe cose, perché sa il rischio potenziale, è da ritenere attendibile?
Oppure bisogna separare il fuori dal lavoro, come succede in altri casi?
Ho visto per caso il mio cardiologo sabato sera mentre fumava palesemente una sigaretta.
Ora, se una persona che nel suo lavoro condanna esplicitamente certe cose, perché sa il rischio potenziale, è da ritenere attendibile?
Oppure bisogna separare il fuori dal lavoro, come succede in altri casi?
[#1]
Gentile Utente,
Prima di replicare vorrei premettere che non esistono risposte giuste o sbagliate alla Sua domanda, ognuno di noi (medici e non) ha un bagaglio personale eterogeneo e potrebbe interpretare un comportamento in modo totalmente differente.
Di norma, i pazienti chiedono di essere visitati dal medico in quanto lo reputano una figura professionale in grado di aiutarli nell'individuare e nel curare una malattia.
Credo sia ininfluente quali siano le abitudini voluttuarie del Suo medico: la competenza di un medico si basa principalmente sulle sue conoscenze, abilità e capacità di curare, non necessariamente sulla sua perfezione personale.
D'altra parte, non mi viene difficile comprendere come il rapporto di fiducia con il medico sia messo alla prova dalla mancanza di coerenza tra i comportamenti suggeriti al paziente e quelli attuati dal medico (anche se questo fattore non inficia minimamente la qualità delle cure offerte. Esistono ottimi cardiologi fumatori e pessimi cardiologi non fumatori).
Personalmente, non valuto le abitudini voluttuarie di un collega prima di affidarmi alla sue cure, mi baso su altri fattori.
Spero che la mia risposta possa essere stata uno spunto utile.
Buona giornata
Dr. Ghisimberti Edoardo
Prima di replicare vorrei premettere che non esistono risposte giuste o sbagliate alla Sua domanda, ognuno di noi (medici e non) ha un bagaglio personale eterogeneo e potrebbe interpretare un comportamento in modo totalmente differente.
Di norma, i pazienti chiedono di essere visitati dal medico in quanto lo reputano una figura professionale in grado di aiutarli nell'individuare e nel curare una malattia.
Credo sia ininfluente quali siano le abitudini voluttuarie del Suo medico: la competenza di un medico si basa principalmente sulle sue conoscenze, abilità e capacità di curare, non necessariamente sulla sua perfezione personale.
D'altra parte, non mi viene difficile comprendere come il rapporto di fiducia con il medico sia messo alla prova dalla mancanza di coerenza tra i comportamenti suggeriti al paziente e quelli attuati dal medico (anche se questo fattore non inficia minimamente la qualità delle cure offerte. Esistono ottimi cardiologi fumatori e pessimi cardiologi non fumatori).
Personalmente, non valuto le abitudini voluttuarie di un collega prima di affidarmi alla sue cure, mi baso su altri fattori.
Spero che la mia risposta possa essere stata uno spunto utile.
Buona giornata
Dr. Ghisimberti Edoardo
[#2]
Buongiorno, certo il collega dott. Edoardo ha ragione.
Un medico può fumare, ma io credo che il medico fumatore debba comunque smettere.
Questo significa dare anche semplici, ma importanti, esempi ai pazienti come evitare una morte prevedibile, non fumare, prudenza alla guida, prudenza con gli alcolici, vaccinazioni, igiene personale etc..
Un medico può fumare, ma io credo che il medico fumatore debba comunque smettere.
Questo significa dare anche semplici, ma importanti, esempi ai pazienti come evitare una morte prevedibile, non fumare, prudenza alla guida, prudenza con gli alcolici, vaccinazioni, igiene personale etc..
Dott.Massimo Sanna
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 567 visite dal 26/08/2024.
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