Troponine alte dopo sforzo ma accertamenti negativi

Buongiorno, ho 37, sportivo agonista per ciclismo e triathlon, non fumatore, alcool sui pasti (birra), fin ora senza problemi di salute.
Molto stressato per problemi familiari negli ultimi due anni e già in cura con velafaxina per ansia.

Sabato pomeriggio, dopo intenso sforzo fisico (4 ore di bici a battiti tra 160/175), ho accusato un bruciore retro sternale e un dolore alla schiena localizzato in alto verso sinistra unito a un senso di ansia.

Mi sono recato in pronto soccorso dove sono stato ricoverato in quanto avevo troponine cardiache a 90-218-490 nei prelievi successivi ogni 3 ore.

Tuttavia ecocardio ed ECG nella norma.

Nei giorni seguenti ho eseguito coronarografia, ecocardio, tac coronarica, RM cardiaca.

Questi esami hanno avuto tutti esito negativo ed è stata esclusa la miocardite
con prelievo del sangue.
Unica eccezione di una origine anomala della coronaria sinistra 4 mm superiormente al seno di Valsalva ma senza ostruzioni del tronco comune.

Le troponine sono scese sotto a 300 nelle 48 ore successive.

Sono stato dimesso quando le troponine erano a 72 con in programma un ecostress tra un mese per verificare la possibilità di continuare lo sport a livello agonistico ma con la raccomandazione di non effettuare attività sportiva intensa fino a tale esame.

Ho programmato visita dal cardiologo sportivo privata per sicurezza.
Nessuno ha spiegato fin ora l origine di questo movimento enzimatico, dicendo però che un danno c è stato anche se non rilevabile.


Volevo chiedere cosa ne pensate di questo evento e della spiegazione datami in vista di una ripresa dello sport.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 111.8k 3.7k 6
Ciò che lei riporta induce alla massima attenzione , quindi l ecostress è molto utile .
Il dolore che ha riportato sotto sforzo è molto,sospetto per un dolore anginoso .
Per ultima cosa le faccio presente che gli sforzi che lei descrive non fanno bene neppure al cuore più sano.

cordialita

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Intende dire, come mi hanno detto i cardiologi, che non è un dolore tipico da angina ma piuttosto strano?
Un eccessivo sforzo può muovere così tanto gli enzimi?
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 111.8k 3.7k 6
Non e' un dolore piuttosto strano anzi e molto suggestivo per angina.
Uno sforzo eccessivo puo comportare un movimento enzimatico dal momento che la portata coronarica ha un limite soggettivo e si richiede al muscolo cardiaco di chiedere piu sangue questo puo andare in ' ischemia.


cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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[#4]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Le chiedo un ultima informazione. Mi hanno detto che tale origine anomala è cosa di poco conto e non rientra nelle casistiche di morte improvvisa e inoltre non è eseguibile la correzione chirurgica in quanto si tratta di un piccolissimo difetto. Tuttavia l ecostress servirà a stabilire le soglie oltre le quali non potrò spingermi. È corretto?
[#5]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 111.8k 3.7k 6
Sinceramente tale origine anomala non crea problemi.
E' il portare qualsiaasi cuore a sforzi molto intensi e prolungati che non fa bene.
Tra l'altro il triathlon e' la discipina (ovviamente in percentuale realtiva agli atleti che lo praticano) che il piu' alto tasso di arresti cardiaci.

cordialita'

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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Utente
Utente
Mi scusi se la disturbo nuovamente. Stavo riguardando i dati del mio Garmin e mi sono accorto che durante l ultima mezza maratona ho tenuto una FC media di 172 BPM, misurati con fascia cardio professionale. La mia FC max è di 185 misurata in test incrementale su pista. Questo significherebbe ( e so di riuscire a farlo) stare per due ore consecutive o più al 92%.
Stando alle tabelle e alla letteratura questo tipo di andatura non è sostenibile così a lungo e corrisponderebbe a ciò che si terrebbe per al massimo per 40 minuti. Inoltre, andando a "sensazione" io non avverto quella fatica estrema, anzi ho la sensazione di poter fare di più.
A prescindere dal fatto che mi ha già detto che tali sforzi fanno male, e mi fido di questa opinione, tanto è che i livelli di troponina nei maratoneti sono stati misurati oltre i 150 post gara ma con una curva di rientro più rapida, le volevo chiedere se fosse possibile un alterata percezione della fatica? Una sorta di "testa" che regge più del corpo?
In ogni caso ho già prenotato ecostress e test da sforzo con misurazione delle soglie in settimana.
A tal proposito sono in cura con efexor da 5 anni in quanto ero ipersensibile agli stimoli e avevo la sensazione di "pavimento storto" continua. Farmacia puramente serotoninergici non funzionavano.
La ringrazio
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 111.8k 3.7k 6
Certo che ci si può abituare anche a quelle,frequenze che fanno malissimo al cuore

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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[#8]
Utente
Utente
Ecco l esito dell ecostress

ECG basale: ritmo sinusale normale conduzione av e iv, riale RV
Durante l esercizio e nel recupero non modificazioni del tratto st di significato ischemici. Non aritmie patologiche nelle tre fasi del test.
Eco: in basale ventricolo sinistro con normali dimensioni, normale contrattilità regionale, normale funzione sistolica globale, durante l esercizio progressivo incremento della contrattilità in tutti i segmenti del ventricolo sinistro
Con significativo aumento della funzione sistolica globale, nel recupero progressivo ritorno alle condizioni basali.

Raggiunto carico di 240w e 100% della fc max.

Chiedo pertanto se necessario approfondire o è da ritenersi un evento dovuto allo sforzo eccessivo
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 111.8k 3.7k 6
Parrebbe legato,allo,sforzo,eccessivo.
da nin ripetere


cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
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