Consiglio su terapia pre risonanza magnetica
Salve vi scrivo perchè attraverso alcune visite cardiologiche, mi sono accorto di avere un ipertrofia del ventricolo sinistro, ed essendo io atleta da circa 15 anni ed allenandomi da circa 20, due cardiologi hanno richiesto una risonanza magnetica con contrasto per fare la diagnosi differenziale tra cardiomiopatia ipertrofica e cuore d'atleta.
Io sono un soggetto asintomatico, l'ecg è sempre uscito perfetto, ed ho sempre fatto prove da sforzo negli anni tutte negative, tra l'altro la mia ipertrofia non è visibile su ecg ne da sforzo ne a riposo.
Nell'ultimo periodo ho iniziato a soffrire di ansia, a causa di alcuni eventi emotivi, cosa che mi ha portato a notare la presenza di battiti elevati anche a riposo, ed allora ho deciso di fare un ecografia per approfondire.
Da qui ci siamo accorti di questo problema, collocandomi in una zona grigia, in quanto il setto ha uno spessore di 1. 5cm e la parete di 1, 4cm.
Ora questa situazione genera in me ulteriore ansia, quando sono a casa riposo i miei batitti sono perfetti, riposo anche 50-60, in allenamento non supero si 120, o se li supero vado a fatica.
Monitoro costantemente il tutto.
Il problema sorge quando vado a fare una visita dove mi agito e arrivo anche a 100-110 battiti per l'ansia, pertanto ho contattato il cardiologo chiedendo se fosse opportuno utilizzare un betabloccante prima della rmn, e mi ha detto di si!
Lui mi ha consigliato INDERAL/NEBIVOLOLO la sera prima dell'esame e la mattina dell'esame.
Ora chiedo a voi, analizzando il contesto, è meglio utilizzare una benzodiazepina o un betabloccante?
Per il mio peso (103kg), è sufficiente 40mg di inderal, la sera e 40mg di inderal la mattina dell'esame?
Grazie mille, non vorrei che a causa della mia tachicardia su base ansiosa le immagini della rmn risultano alterate e poco comprensibili.
Io sono un soggetto asintomatico, l'ecg è sempre uscito perfetto, ed ho sempre fatto prove da sforzo negli anni tutte negative, tra l'altro la mia ipertrofia non è visibile su ecg ne da sforzo ne a riposo.
Nell'ultimo periodo ho iniziato a soffrire di ansia, a causa di alcuni eventi emotivi, cosa che mi ha portato a notare la presenza di battiti elevati anche a riposo, ed allora ho deciso di fare un ecografia per approfondire.
Da qui ci siamo accorti di questo problema, collocandomi in una zona grigia, in quanto il setto ha uno spessore di 1. 5cm e la parete di 1, 4cm.
Ora questa situazione genera in me ulteriore ansia, quando sono a casa riposo i miei batitti sono perfetti, riposo anche 50-60, in allenamento non supero si 120, o se li supero vado a fatica.
Monitoro costantemente il tutto.
Il problema sorge quando vado a fare una visita dove mi agito e arrivo anche a 100-110 battiti per l'ansia, pertanto ho contattato il cardiologo chiedendo se fosse opportuno utilizzare un betabloccante prima della rmn, e mi ha detto di si!
Lui mi ha consigliato INDERAL/NEBIVOLOLO la sera prima dell'esame e la mattina dell'esame.
Ora chiedo a voi, analizzando il contesto, è meglio utilizzare una benzodiazepina o un betabloccante?
Per il mio peso (103kg), è sufficiente 40mg di inderal, la sera e 40mg di inderal la mattina dell'esame?
Grazie mille, non vorrei che a causa della mia tachicardia su base ansiosa le immagini della rmn risultano alterate e poco comprensibili.
[#1]
entrambi farmaci.
benzodiazepine e beta bloccante
cecchini
benzodiazepine e beta bloccante
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#3]
Io assumerei Inderal che ha una azione più veloce
cecchini
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 368 visite dal 21/07/2024.
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