Perplessità riguardo l'aumento del dosaggio di bisoprololo

Gentili specialisti, sono un ragazzo di 28 anni con obesità di terzo grado: 117kg, alto 1.70.
Al primo appuntamento dal nutrizionista, misuratomi lì la frequenza cardiaca, dopo aver fatto 15 minuti di camminata in giornata afosa per raggiungere lo studio, avendomela misurata più volte nell'arco di 10 minuti, risultava 135 bpm a riposo, anche se non ho idea se 10 minuti sian sufficienti a tornare in stato di riposo dopo una camminata, per una persona non abituata all'attività fisica.
Ancor prima di terminare la visita, mi prega di lasciare lo studio e recarmi subito al pronto soccorso, mi fanno una prima ECG prima di farmi attendere tra i pazienti, analisi sangue, poi mi danno una pastiglia di Bisoprololo 1.25 e dopo mezza giornata mi rifanno analisi del sangue e ECG, risultato sui 95 bpm a riposo, e da lì mi è stato detto di assumerla a ogni 8 ore.
Adesso, siccome in settimana avevo già l'appuntamento del cardiologo, quella settimana là, a parte la prima pastiglia, ho diciamo evitato l'assunzione del Bisoprololo, e stavolta, al giorno della visita, dopo un tratto di camminata per raggiungere lo studio del cardiologo e aspettando in piedi con mascherina, l'ECG alla visita m'ha dato 120 bpm, a riposo, e intanto mi sono state fatte impegnative per altre visite: endocrinologica, tiroidea, pneumologica, ECG dinamico, dislipidemica.
La prima visita, in ordine, è stata la dislipidemica, circa un mese dopo, e avendo qui il medico in mano solamente le ECG e analisi sangue rilasciate dal pronto soccorso + ECG cardiologo decide di cambiare la dose della terapia di Bisoprololo a 2.5 ogni 12 ore, senza nemmeno attendere altri esiti di altri esami, o una ECG dinamica, e facendomi l'impegnativa per una visita da uno psichiara, a detta sua perché potrei soffrire di depressione.
Ora, perplessità su questo cambio di dosaggio mi sono venute sicché: misurando pressione e frequenza cardiaca a casa, sotto terapia di dose 1.25 mg x2, del Bisoprololo, 1 ogni 8 ore, i valori misurati in tutta la giornata e rilevati dal misuratore della pressione sanguigna, erano di 95-105 della sistolica, e 60-70 diastolica, frequenza cardiaca 75-80 bpm.
Necessito di un aumento di dose, + psichiatra?
Perché sto seriamente prendendo in considerazione l'idea di interrompere la terapia dal dislipidologo del reparto ipertensione, e magari andare in una clinica privata, dato non so su quali basi afferma io possa soffrire di depressione, quando in realtà non ho nessun problema a livello di umore.
Ci tengo in ultimo a precisare che al pronto soccorso mi era stato detto che è una tachicardia sinusale, credo comunque di aver spiegato il quanto più possibile e senza essermi dimenticato nulla.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Beh se la sua pressione arteriosa si abbassa troppo con beta bloccante basterebbe manetenere quella attuale aggiungendo ivabradina per ridurre la frequenza.
Ovviamente quando comincera a perdere peso in modo significativo anche la tachicardia si ridurra ' significativamente.
Mi raccomando beva almeno 2 litri di acqua al di


cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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Utente
Utente
Grazie infinite Dr. Maurizio Cecchini, gentilissimo, infatti avendone discusso col medico di famiglia anche lui era perplesso per tale scelta, dicendomi che avendo iniziato la dieta del nutrizionista mi sarebbe bastato perdere 30kg per cessare il Bisoprololo, e non vedeva ragione di aumentarne il dosaggio alla mia età. Se ho capito bene, quindi, Bisoprololo 1.25 mg, a distanza di otto ore, in concomitanza a Ivabradina e due litri di acqua al dì. Grazie infinite dottore!
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
"...Bisoprololo 1.25 mg, a distanza di otto ore,..." che significa? ne assume tre al giorno?

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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Utente
Utente
Attualmente la 1.25 la sto prendendo due volte al giorno, Mentre l'aumento di dose decisa dallo specialista del reparto ipertensione e malattie dismetaboliche prevederebbe (Cito parole:) l'assunzione del 2.5 mg ogni dodici ore (Non mi ha per nulla specificato quante pastiglie al giorno, se 1 o 2, devo dedurne che intendesse 2 se ha detto ogni 12 ore?) noto comunque che Ivabradina/Procorolan/Corlentor sono medicinali che necessitano di ricetta, stavo anche pensando se discuterne con il displipidologo riguardo tale terapia, ma dalla sua prima frase dettami alla prima visita:"L'autodiagnosi non aiuta nessuno.", penso magari alla fin fine potrei comunque sottostare a questa cura? Non amo particolarmente l'idea di fare il lamentoso e dubbioso con lui, magari sarebbe svilente nei suoi confronti, e per le competenze che ho io, ovvero: nessuna, per quanto posso saperne, magari il cuore a 85 bpm è anormale in terapia Bisoprololo, e forse la norma dei valori per chi è in cura con Bisoprololo dovrebbe essere un battito sui 60 bpm, quindi stesso discorso potrebbe essere fatto per la pressione sanguigna e io non ne so/non ne ho competenza. Sono incerto sul da farsi...
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Qualsiasi di questi farmaci necessita di ricetta . Non la seguo.

Cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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Utente
Utente
Sì, scusi la poca chiarezza, intendevo che proprio per questo, con la terapia assegnatami, non ho idea di quanto sia fattibile cominciare anche l'Ivabradina, dovrei in ogni caso ottenere il consenso del lipidologo che mi sta seguendo, e questo significherebbe dover mettere in dubbio la sua terapia di Bisoprololo, che per quanto posso saperne, magari potrebbe essere intenzionato ad alzarne i dosaggi fino a 10 mg al dì, ovviamente è una mia pura supposizione basata sul nulla, soltanto il lipidologo sa quale cura vorrà darmi. Lei cosa consiglierebbe? Di non fare decisioni azzardate, e tentare prima il 2.5 come mi è stato prescritto? Provare comunque a discuterne con lui? O rivolgermi a altre cliniche accennando all'Ivabradina? Ammetto inoltre che alla seconda settimana e mezzo di assunzione di Bisoprololo 1.25 (2 al dì.) ho avuto due casi di vertigine, forte al punto da dovermi sdraiare, e una volta soltanto m'è venuto un formicolio alla mano, più anche l'avambraccio (Il sinistro.), per due minuti, per poi non sentirmi più la mano per ben 4-5 minuti, provavo a chiudere le dita e non riuscivo nemmeno a chiudere la mano a metà. Il lipidologo ha detto che è dovuto al cambio di dosaggio, (Non ho avuto coraggio a ammettere che non avevo ancora cominciato la terapia e stavo ancora continuando la 1.25, quindi tutto ciò mi è capitato sotto Bisoprololo 1.25 ...)
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
A parte che il termine lipidologo mimfa moririre dal,ridere..
Vada da un cardiologo e parli del,suo caso

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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Utente
Utente
Grazie ancora dottore, come lei mi ha suggerito, così farò.
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