Frequenza cardiaca rimane alta dopo attacco di tachicardia trattato al PS con Krenosin
Buongiorno, premesso che insegno a scuola dell’infanzia e che i bambini vengono con tutte le patologie virali e batteriche possibili, è da un mese che passo da un problema all’altro di varia natura, fino ad un attacco di forte tachicardia per il quale ho dovuto recarmi al Pronto S.
Ho iniziato, appunto un mese fa, con quello che sembrava un banale raffreddore che, mentre pareva stesse passando, si è riacutizzato, con annessi sintomi intestinali ed una fortissima congiuntivite batterica trattata con Netildex, prescrittomi dal mio oculista.
Dopo 10 gg a casa, sono tornata al lavoro ma con degli strascichi, in particolare di raffreddore.
Dopo circa due settimane, è iniziata la tosse (dal suono canino), inizialmente non produttiva.
È andata avanti insistente, con notti anche insonni fino a che, 7 gg fa, si è innalzata la temperatura a 38.1, per 2 gg, e ha iniziato ad essere produttiva con muchi densi verdi, abbondantissimi anche a livello nasale.
Mi è stata diagnosticata una bronchite da trattare con Lincocin 600 (ho un’intolleranza per le penicilline e in passato ho sempre avuto il Lincocin come alternativa) per 6 gg e Deltacortene 5mg (prima volta in assoluto che ho assunto cortisone) 1 cp intera per 5gg e metà per i successivi 5gg.
Nel frattempo, nonostante la terapia, la tosse rimane insistente, più produttiva la mattina e più secca la sera.
Tutto questo, fino all’altro ieri, quando, nel chinarmi a prendere una bottiglia, con colpo di tosse al seguito, mi è partita una tachicardia che credevo fosse di breve durata, come già capitato in passato (più volte ho messo l’holter cardiaco, sempre negativo), ma anche con la pratica di Valsava, non smetteva.
I minuti passavano e la frequenza, sul pulsossimetro, era sempre sui 148.Dopo circa 20 minuti chiamiamo il 118.All’arrivo i paramedici mi hanno misurato la pressione, ed era ok, e praticato l’ECG, riscontrando effettivamente una frequenza alta trattabile solo in ospedale.
Lì, mentre eseguivano tutti gli esami di prassi, la frequenza non accennava a diminuire e, a monitor, oscillava tra 150 e 153.Alla fine, mi hanno iniettato il Krenosin, che credo sia stata la cosa più brutta della mia vita, con un dolore fortissimo al centro del petto che si è irradiato a tutto il corpo, ed ho ancora un risentimento al torace come per un ematoma.
Dopodiché, mi hanno fatto anche rx torace e, visti i risultati, hanno deciso per le dimissioni.
Tornata a casa, la frequenza risultava intorno ai 122/125, ma ho pensato che pian piano i valori sarebbero rientrati nella normalità, invece da ieri sono comunque tra i 105/111 e, comunque, non sono mai scesi al di sotto di 100.
Ho contattato il mio cardiologo ma non ho avuto modo di farmi visitare con urgenza.
Volevo capire se può davvero essere dipesa dalla bronchite, con annesso utilizzo di cortisone, come ipotizzato al PS, o se ci può essere altro di cui preoccuparsi, visto che la frequenza non è mai tornata a valori normali.
Mi hanno detto che potevo proseguire la terapia per la bronchite ed io mi sto attenendo.
Grazie
Ho iniziato, appunto un mese fa, con quello che sembrava un banale raffreddore che, mentre pareva stesse passando, si è riacutizzato, con annessi sintomi intestinali ed una fortissima congiuntivite batterica trattata con Netildex, prescrittomi dal mio oculista.
Dopo 10 gg a casa, sono tornata al lavoro ma con degli strascichi, in particolare di raffreddore.
Dopo circa due settimane, è iniziata la tosse (dal suono canino), inizialmente non produttiva.
È andata avanti insistente, con notti anche insonni fino a che, 7 gg fa, si è innalzata la temperatura a 38.1, per 2 gg, e ha iniziato ad essere produttiva con muchi densi verdi, abbondantissimi anche a livello nasale.
Mi è stata diagnosticata una bronchite da trattare con Lincocin 600 (ho un’intolleranza per le penicilline e in passato ho sempre avuto il Lincocin come alternativa) per 6 gg e Deltacortene 5mg (prima volta in assoluto che ho assunto cortisone) 1 cp intera per 5gg e metà per i successivi 5gg.
Nel frattempo, nonostante la terapia, la tosse rimane insistente, più produttiva la mattina e più secca la sera.
Tutto questo, fino all’altro ieri, quando, nel chinarmi a prendere una bottiglia, con colpo di tosse al seguito, mi è partita una tachicardia che credevo fosse di breve durata, come già capitato in passato (più volte ho messo l’holter cardiaco, sempre negativo), ma anche con la pratica di Valsava, non smetteva.
I minuti passavano e la frequenza, sul pulsossimetro, era sempre sui 148.Dopo circa 20 minuti chiamiamo il 118.All’arrivo i paramedici mi hanno misurato la pressione, ed era ok, e praticato l’ECG, riscontrando effettivamente una frequenza alta trattabile solo in ospedale.
Lì, mentre eseguivano tutti gli esami di prassi, la frequenza non accennava a diminuire e, a monitor, oscillava tra 150 e 153.Alla fine, mi hanno iniettato il Krenosin, che credo sia stata la cosa più brutta della mia vita, con un dolore fortissimo al centro del petto che si è irradiato a tutto il corpo, ed ho ancora un risentimento al torace come per un ematoma.
Dopodiché, mi hanno fatto anche rx torace e, visti i risultati, hanno deciso per le dimissioni.
Tornata a casa, la frequenza risultava intorno ai 122/125, ma ho pensato che pian piano i valori sarebbero rientrati nella normalità, invece da ieri sono comunque tra i 105/111 e, comunque, non sono mai scesi al di sotto di 100.
Ho contattato il mio cardiologo ma non ho avuto modo di farmi visitare con urgenza.
Volevo capire se può davvero essere dipesa dalla bronchite, con annesso utilizzo di cortisone, come ipotizzato al PS, o se ci può essere altro di cui preoccuparsi, visto che la frequenza non è mai tornata a valori normali.
Mi hanno detto che potevo proseguire la terapia per la bronchite ed io mi sto attenendo.
Grazie
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Spero che le abbiano eseguito il tampone per il Covid.
Per ciko' che conceerne la frequenza lei ha una malattia infettiva ed ha fatto cortisone, ed e' pertanto normale che la frequenza si modesgtamente elevata come lei segnala
cecchini
Per ciko' che conceerne la frequenza lei ha una malattia infettiva ed ha fatto cortisone, ed e' pertanto normale che la frequenza si modesgtamente elevata come lei segnala
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie mille per la risposta,mi hanno fatto il tampone (negativo) ma lo avevo già fatto all’insorgenza di sintomi respiratori,come sempre faccio ormai(sono tra le persone che non banalizzano il covid, soprattutto nel rispetto degli altri)peraltro avevo già ripreso il covid a novembre scorso senza particolari complicanze.Mi scusi se le aggiungo un’ulteriore domanda per chiarirmi meglio il tutto. Lei ritiene compatibile con il cortisone la frequenza intorno ai 110 o quella per la quale sono andata al PS intorno ai 150? Anche se il dosaggio del cortisone è molto basso (5mg)? Grazie ancora.
[#3]
Utente
Un piccolo aggiornamento: sono stata dal cardiologo, il quale non ha fortunatamente riscontrato particolari problemi, a parte un pò il valore del colesterolo oltre i limiti (io sono anche in menopausa precoce da un paio di anni, ora ne ho 46) e il fatto di aver segnalato che, in passato, avevo già avuto qualche piccolo episodio di tachicardia, risoltosi spontaneamente, ma che è stato sempre attribuito ad ansia e, soprattutto, al reflusso cronico di cui soffro da almeno 13 anni (che gestisco con Pantorc, compensando con assunzione di vitamina B12 Principium 1000 sublinguale, perché un annetto fa avevo la B12 sotto i tacchi).
Essendo celiaca ho la tiroidite di Hashimoto ma in eutiroidismo.
Mi aspettavo di fare una verifica ulteriore con holter, ma il dottore mi ha dato direttamente questa terapia:
Congescor 1,25 mg 1 cp al mattino.
Da rivalutare SEF per ablazione.
Assuma Liposcudil plus 1 cp la sera.
Io sto verificando sia col saturimetro che con lo smartwatch (le rilevazioni si discostano al massimo di 1/2 battitti) ebbene, con l’app dello smartwatch, risultano momenti in cui la frequenza cardiaca ha toccato di nuovo 152 o in altri, principalmente durante il sonno, ma non solo, che è scesa sotto i 45. Si consideri che attualmente sono ancora in convalescenza, anche per via della bronchite, quindi a riposo a casa.
Poiché ho letto che il Congescor può portare anche bradicardia, io non ho ancora iniziato ad assumerlo per timore che avendo quei momenti in cui la frequenza scende anche tanto, questo farmaco possa essere dannoso.
Vorrei contattare il mio cardiologo ma, in questi casi, ho paura che dall’altra parte possa sembrare che uno voglia fare troppo il medico di se stesso allo stesso tempo, sono preoccupata al pensiero di fare ancora più danni al mio corpo.
Essendo celiaca ho la tiroidite di Hashimoto ma in eutiroidismo.
Mi aspettavo di fare una verifica ulteriore con holter, ma il dottore mi ha dato direttamente questa terapia:
Congescor 1,25 mg 1 cp al mattino.
Da rivalutare SEF per ablazione.
Assuma Liposcudil plus 1 cp la sera.
Io sto verificando sia col saturimetro che con lo smartwatch (le rilevazioni si discostano al massimo di 1/2 battitti) ebbene, con l’app dello smartwatch, risultano momenti in cui la frequenza cardiaca ha toccato di nuovo 152 o in altri, principalmente durante il sonno, ma non solo, che è scesa sotto i 45. Si consideri che attualmente sono ancora in convalescenza, anche per via della bronchite, quindi a riposo a casa.
Poiché ho letto che il Congescor può portare anche bradicardia, io non ho ancora iniziato ad assumerlo per timore che avendo quei momenti in cui la frequenza scende anche tanto, questo farmaco possa essere dannoso.
Vorrei contattare il mio cardiologo ma, in questi casi, ho paura che dall’altra parte possa sembrare che uno voglia fare troppo il medico di se stesso allo stesso tempo, sono preoccupata al pensiero di fare ancora più danni al mio corpo.
[#4]
Può assumere tranquillamente il beta bloccante
cecchini
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#5]
Utente
Grazie mille per la risposta, ultimissima domanda e poi non la disturbo più. A causa di ulteriori strascichi della bronchite, ho dovuto fare una cura aggiuntiva per cui, essendo io affetta da reflusso cronico con forte difficoltà a tollerare i farmaci, ho rimandato l’assunzione del Congescor. Dalla prossima settimana vorrei iniziare a prenderlo, anche perché da un paio di giorni ho avuto alcuni episodi di extrasistoli. La domanda è questa: essendo celiaca con tiroidite di Hashimoto in eutiroidismo, i betabloccanti potrebbero influire sui valori tiroidei, destabilizzandoli? Potrebbero, inoltre, abbassarmi eccessivamente la pressione, considerando che, soprattutto in estate, spesso è bassa?
Grazie mille.
Grazie mille.
[#6]
Lo,può,assumere senza alcun problema
cecchini
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 880 visite dal 12/05/2024.
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