Holter a 6 anni con preeccitazione ventricolare, é preoccupante?
Buonasera Il mio bambino dopo 4 episodi in cui lamentava tachicardia A RIPOSO per pochi minuti non più di 5 o 6 l'episodio più lungo è stato sottoposto a cardiogramma e ha poi eseguito l'holter 24 ore con questi risultati
Registrazione 21h 22 min.
Ritmo sinusale basale a una FC media di 84 bpm, appropriata per l'età anagrafica
(FC max 146 bpm in tachicardia sinusale alle 09:09 durante gioco; FC min 60 bpm alle 03:11, FC media 84 bpm)
Isolati battiti ectopici sopraventricolari, rari.
Una coppia.
Non tachiaritmie sopraventricolari sostenute.
Non tachiaritmie ventricolari.
Pre-eccitazione ventricolare costante durante tutta la registrazione.
Non pause > 2 s (RR max 1.26s alle 03:39 in ritmo sinusale)
Alterazione basale della ripolarizzazione secondaria al disturbo di conduzione intraventricolare.
QTc non valutabile.
Non sintomi riportati in diario.
Vengono segnalati i rilievi di una FC di 147 bpm alle 12:25 e di 158 bpm alle 15:00, in
assenza di sintomi; tuttavia, in quel momento, la registrazione Holter era già terminata
BATTITI 103902 normale 99% artefatto 4%
FC media 84 bpm (min 60 alle 0311 1; max 146 BPM alle 09.09).
eventi ventricolari: TUTTO 0
eventi sopraventr e di conduzione: SVEB12 SVS1 resto TSV PAU BRA tutto 0).
ANALISI ARITMIE: tsv >=185bpm; bra<=50bpm; pau>=2000ms; tv>=100bpm.
prematurità normale=40% atipico=5%
AFIB ARTEFATTI NO Analisi famiglie correlazione 95% tolleranza di ampiezza 30% numero massimo 40 analisi st sopraslivellamento maggiore uguale 100 sottoslivellamento minore uguale100
Quello che mi preoccupa e che gli episodi lamentati sono così rari che non mi stupisce che l'holter 24 ore magari non ha registrato i peggiori
Registrazione 21h 22 min.
Ritmo sinusale basale a una FC media di 84 bpm, appropriata per l'età anagrafica
(FC max 146 bpm in tachicardia sinusale alle 09:09 durante gioco; FC min 60 bpm alle 03:11, FC media 84 bpm)
Isolati battiti ectopici sopraventricolari, rari.
Una coppia.
Non tachiaritmie sopraventricolari sostenute.
Non tachiaritmie ventricolari.
Pre-eccitazione ventricolare costante durante tutta la registrazione.
Non pause > 2 s (RR max 1.26s alle 03:39 in ritmo sinusale)
Alterazione basale della ripolarizzazione secondaria al disturbo di conduzione intraventricolare.
QTc non valutabile.
Non sintomi riportati in diario.
Vengono segnalati i rilievi di una FC di 147 bpm alle 12:25 e di 158 bpm alle 15:00, in
assenza di sintomi; tuttavia, in quel momento, la registrazione Holter era già terminata
BATTITI 103902 normale 99% artefatto 4%
FC media 84 bpm (min 60 alle 0311 1; max 146 BPM alle 09.09).
eventi ventricolari: TUTTO 0
eventi sopraventr e di conduzione: SVEB12 SVS1 resto TSV PAU BRA tutto 0).
ANALISI ARITMIE: tsv >=185bpm; bra<=50bpm; pau>=2000ms; tv>=100bpm.
prematurità normale=40% atipico=5%
AFIB ARTEFATTI NO Analisi famiglie correlazione 95% tolleranza di ampiezza 30% numero massimo 40 analisi st sopraslivellamento maggiore uguale 100 sottoslivellamento minore uguale100
Quello che mi preoccupa e che gli episodi lamentati sono così rari che non mi stupisce che l'holter 24 ore magari non ha registrato i peggiori
[#1]
Non so quanti annia bbia il suo bambino..
In ogni caso va eseguito un test da sforzo massimale per valutare il tempo di conduzione di questa ia anomala con la quale e' nato
cecchini
In ogni caso va eseguito un test da sforzo massimale per valutare il tempo di conduzione di questa ia anomala con la quale e' nato
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#3]
Gentile Signore,
Lei ha menzionato che, da un Holter delle 24 ore, è non emersa la tachicardia lamentata dal bambino ma una tachicardia sinusale (evento fisiologico) e una preccitazione ventricolare costante. Quest'ultima merita un'attenta considerazione.
La preccitazione ventricolare indica la presenza di una via accessoria, una sorta di "stradina anormale" che permette agli impulsi elettrici di bypassare il percorso ordinario attraverso il nodo atrioventricolare (strada normale).
Una delle implicazioni di questa condizione, è la possibilità di sviluppare una tachicardia in cui l’impulso cardiaco percorre a senso unico ed in continuo le due stradine, una in discesa e l’altra in salita, formando il cosiddetto meccanismo di rientro determinando la Sindrome nota come WPW (La sindrome di Wolff-Parkinson-White).
Questa forma di tachicardia ha insorgenza improvvisa, durata variabile e talora può essere molto fastidiosa ma fortunatamente non è un grosso problema per un cuore strutturalmente sano.
Oltre all’identificazione del tipo di aritmia lamentata dal bambino è fondamentale determinare le proprietà di conduzione dell’impulso da parte della via accessoria.
Una via che riesce a condurre un impulso molto velocemente è una via cattiva che deve essere eliminata tramite l’ablazione.
Generalmente, la valutazione del rischio inizia con un test da sforzo per verificare se la pre-eccitazione scompaia durante l'intensificarsi dell'attività fisica, indicando così un minor rischio.
Tuttavia, un recente studio Svedese pubblicato a gennaio 2024 sulla rivista Europace (2024) 26, 1 7 , sottolinea che la perdita improvvisa della pre-eccitazione durante il test da sforzo mostra bassa sensibilità e basso valore predittivo negativo nel discriminare le vie accessorie potenzialmente pericolose. È emerso altresì che per una valutazione accurata del rischio in pazienti con pre-eccitazione, indipendentemente dalla presenza di sintomi, si dovrebbe considerare l'impiego di uno studio elettrofisiologico (SEF) invasivo con isoproterenolo (un farmaco simile all’adrenalina).
Questo studio suggerisce sostanzialmente che il test da sforzo potrebbe non essere sempre affidabile nel predire il rischio di eventi aritmici seri nei pazienti con vie accessorie.
Lo studio elettrofisiologico (SEF) può valutare in modo più diretto, sicuro ed accurato la capacità di conduzione della via accessoria e l’innesco di tachicardie da rientro. Durante lo studio, si può decidere se intervenire con l'ablazione un procedimento che mira a eliminare la via accessoria con guarigione completa.
Le consiglio di discutere il caso con un aritmologo pediatra, per valutare il miglior percorso diagnostico e terapeutico alla luce delle ultime evidenze scientifiche e delle specificità del caso di suo figlio.
Cordiali Saluti
Dott. Giuseppe Lumia
Lei ha menzionato che, da un Holter delle 24 ore, è non emersa la tachicardia lamentata dal bambino ma una tachicardia sinusale (evento fisiologico) e una preccitazione ventricolare costante. Quest'ultima merita un'attenta considerazione.
La preccitazione ventricolare indica la presenza di una via accessoria, una sorta di "stradina anormale" che permette agli impulsi elettrici di bypassare il percorso ordinario attraverso il nodo atrioventricolare (strada normale).
Una delle implicazioni di questa condizione, è la possibilità di sviluppare una tachicardia in cui l’impulso cardiaco percorre a senso unico ed in continuo le due stradine, una in discesa e l’altra in salita, formando il cosiddetto meccanismo di rientro determinando la Sindrome nota come WPW (La sindrome di Wolff-Parkinson-White).
Questa forma di tachicardia ha insorgenza improvvisa, durata variabile e talora può essere molto fastidiosa ma fortunatamente non è un grosso problema per un cuore strutturalmente sano.
Oltre all’identificazione del tipo di aritmia lamentata dal bambino è fondamentale determinare le proprietà di conduzione dell’impulso da parte della via accessoria.
Una via che riesce a condurre un impulso molto velocemente è una via cattiva che deve essere eliminata tramite l’ablazione.
Generalmente, la valutazione del rischio inizia con un test da sforzo per verificare se la pre-eccitazione scompaia durante l'intensificarsi dell'attività fisica, indicando così un minor rischio.
Tuttavia, un recente studio Svedese pubblicato a gennaio 2024 sulla rivista Europace (2024) 26, 1 7 , sottolinea che la perdita improvvisa della pre-eccitazione durante il test da sforzo mostra bassa sensibilità e basso valore predittivo negativo nel discriminare le vie accessorie potenzialmente pericolose. È emerso altresì che per una valutazione accurata del rischio in pazienti con pre-eccitazione, indipendentemente dalla presenza di sintomi, si dovrebbe considerare l'impiego di uno studio elettrofisiologico (SEF) invasivo con isoproterenolo (un farmaco simile all’adrenalina).
Questo studio suggerisce sostanzialmente che il test da sforzo potrebbe non essere sempre affidabile nel predire il rischio di eventi aritmici seri nei pazienti con vie accessorie.
Lo studio elettrofisiologico (SEF) può valutare in modo più diretto, sicuro ed accurato la capacità di conduzione della via accessoria e l’innesco di tachicardie da rientro. Durante lo studio, si può decidere se intervenire con l'ablazione un procedimento che mira a eliminare la via accessoria con guarigione completa.
Le consiglio di discutere il caso con un aritmologo pediatra, per valutare il miglior percorso diagnostico e terapeutico alla luce delle ultime evidenze scientifiche e delle specificità del caso di suo figlio.
Cordiali Saluti
Dott. Giuseppe Lumia
Dr. Giuseppe Lumia MD, Phd
Cardiologo - Aritmologo
Dirigente Medico Ospedale "S. Eugenio" di Roma
UOS Elettrofisiologia
www.giuseppelumia.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.1k visite dal 06/05/2024.
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