Dispnea dopo angioplastica
Buonasera, scrivo per conto di mio padre di 66 anni.
In seguito a episodi di angina e dispnea da sforzo, i vari esami (ecg, ecografia, prova da sforzo, Coronografia) hanno evidenziato la chiusura parziale di diverse coronarie minori e la chiusura totale della coronaria destra, e che ciò ha causato un piccolo infarto non acuto, di cui mio padre non si era accorto.
Allora 3 mesi fa è stato sottoposto a un’altra Coronografia nella quale sono stati applicati 4 stent, compreso uno nella coronaria destra che è stata disostruita.
In seguito alla dimissione è stata confermata la terapia farmacologica (compresa quella per curare una vecchia ischemia di qualche anno fa): ezetimibe, ramipril, pantoprazolo, bisoprololo, cardioaspirina, clopidogrel.
L’operazione ha da subito portato benefici per quanto riguarda l’angina, che è sparita del tutto.
Invece non si può dire lo stesso per il fiatone, che è rimasto quasi uguale, sorgendo anche dopo piccoli lavoretti o dopo una rampa di scale.
Il controllo dopo un mese dall’operazione (ecg e eco) ha evidenziato che la situazione è stabile, e gli hanno dato appuntamento tra un anno (non è troppo?) per una nuova prova sotto sforzo.
Non hanno però dato peso alla dispnea.
La mia domanda sta proprio qui.
Da cosa può derivare questo fiatone?
Ci vorrà ancora del tempo perché la situazione si stabilizzi e il cuore torni a funzionare a dovere?
Può essere colpa di effetti collaterali di una delle medicine?
Ad esempio ho letto che il bisoprololo peggiora la respirazione.
Può essere conseguenza ineliminabile dell’infarto?
Può essere il passato da fumatore (ora ha smesso)?
I polmoni dalla rx dovrebbero essere puliti.
Oppure, mia più grande paura, potrebbe essere che gli stent si stiano già richiudendo?
Grazie
In seguito a episodi di angina e dispnea da sforzo, i vari esami (ecg, ecografia, prova da sforzo, Coronografia) hanno evidenziato la chiusura parziale di diverse coronarie minori e la chiusura totale della coronaria destra, e che ciò ha causato un piccolo infarto non acuto, di cui mio padre non si era accorto.
Allora 3 mesi fa è stato sottoposto a un’altra Coronografia nella quale sono stati applicati 4 stent, compreso uno nella coronaria destra che è stata disostruita.
In seguito alla dimissione è stata confermata la terapia farmacologica (compresa quella per curare una vecchia ischemia di qualche anno fa): ezetimibe, ramipril, pantoprazolo, bisoprololo, cardioaspirina, clopidogrel.
L’operazione ha da subito portato benefici per quanto riguarda l’angina, che è sparita del tutto.
Invece non si può dire lo stesso per il fiatone, che è rimasto quasi uguale, sorgendo anche dopo piccoli lavoretti o dopo una rampa di scale.
Il controllo dopo un mese dall’operazione (ecg e eco) ha evidenziato che la situazione è stabile, e gli hanno dato appuntamento tra un anno (non è troppo?) per una nuova prova sotto sforzo.
Non hanno però dato peso alla dispnea.
La mia domanda sta proprio qui.
Da cosa può derivare questo fiatone?
Ci vorrà ancora del tempo perché la situazione si stabilizzi e il cuore torni a funzionare a dovere?
Può essere colpa di effetti collaterali di una delle medicine?
Ad esempio ho letto che il bisoprololo peggiora la respirazione.
Può essere conseguenza ineliminabile dell’infarto?
Può essere il passato da fumatore (ora ha smesso)?
I polmoni dalla rx dovrebbero essere puliti.
Oppure, mia più grande paura, potrebbe essere che gli stent si stiano già richiudendo?
Grazie
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Non so alcunche di suo padre in termine di funzione ventricolare sinistra pressione polmonare ( in sostanza il referto dettagliato dell ecocolordoppler cardiaco ..) ed il peso di suo padre. Quando ha smesso di fumare ?
cordialita
cecchini
cordialita
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 28/04/2024.
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