Tachicardia (oltre 200 battiti) anestesia locale. perchè?

Buonasera, oggi ho subito intervento di rimozione neoplasia su guancia.

Intervento in anestesia locale.

Ero tranquillo, il chirurgo lavorava quando ad un certo punto ha iniziato a dire che sanguinavo troppo e mi ha chiesto se assumessi anticoaugulanti.
(non prendo nulla).

Nemmeno il tempo di finire la frase e ha detto "ah no ma qui è il tuo cuore che va troppo".
Ha iniziato a bippare velocissimo tutto, momenti concitati per far arrivare anestesista per normalizzare situazione.
Io nel frattempo effettivamente mi sentivo il cuore scoppiare e mi girava la testa.
Credo mi sia stato dato solo ossigeno e poco dopo tutto è tornato normale e il chirurgo ha finito di chiudere.

Parlando poi con anestesista mi ha detto che potrebbero essere o problemi al cuore (ma circa 1 anno fa ho fatto un controllo ed andava tutto bene), o alla tiroide (andrò subito a farla controllare).
Esclude che possa essere una reazione all'anestesia perchè quella usata era piuttosto diluita.

Un'altra volta mi era successa una cosa simile dal dentista.
Anche in questo caso ero assolutamente tranquillo (il dentista è mio zio e non ho mai avuto paure).

In quel caso mi ha fatto tornare i battiti normali facendo pressione sugli occhi.

Pareri?
Consigli?

Grazie 1000 a chi vorrà rispondere.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Gli anestetici locali contengono adrenalina per prolungarne l effetto: quindi ciò che ha presentsto è una tachicardia indotta da adrenalina.
Anche a me molto anni fa capito lo stesso per un banale intervento del mio amico dentista

si tranquillizzi

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Buonasera Dottore, intanto grazie per la risposta.

Aggiungo dei dettagli:

mio padre soffriva di fibrillazione atriale, cuore ingrossato, e innumerevoli altri problemi che però non ho modo di approfondire perchè deceduto di cancro ai polmoni 6 anni fa.
Nel 2008, all'età di 21 anni, ho subito un ablazione con RF per tachicardie da rientro nodale tipico. Fatto curioso, eravamo entrambi ricoverati in cardiologia e ci avevano chiesto liberatoria per effettuare degli studi in quanto si trattava di una coincidenza rarissima. Da allora ogni tanto faccio dei controlli, ultimo dei quali nel 2021 dove non si segnalavano cose particolari, se non frequenti battiti ectopici ventricolari (notturni e diurni).

Tornando all'accaduto che ha generato questo mio post, e ripercorrendo l'intervento, ho individuato l'inizio della tachicardia in fase di sutura, quando il chirurgo ha utilizzato un dispositivo elettrico (immagino) per cauterizzare dei vasi. Ho sentito delle scosse percorrermi la bocca, e poco dopo si sono allarmati.

Pensando all'episodio da dentista invece, la tachicardia (fortunatamente molto meno acuta) è stata praticamente contemporanea all'iniezione dell'anestetico.

C'è possibilità secondo la sua/vostra esperienza che la causa scatenante possa esser stata la stimolazione elettrica?

Nel frattempo ho eseguito esami sangue tra cui tiroide (consigliato da anestesista) e risulta tutto nella norma.

Grazie per il vostro tempo, vi aggiornerò in ogni caso a seguito del controllo cardiologico.

Buona serata.
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Ma figuriamoci...si tranquillizzi

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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