Ipertensione e ansia
Buongiorno cari dottori.
Vi spiego la mia situazione.
Ragazzo di 32 anni con un profilo spiccatamente ansioso.
Sportivo, attento alla dieta, senza rilevanti condizioni cliniche se non - appunto - l'ansia.
Ansia su cui negli anni ho lavorato con buoni risultati ma che, ahimè, pare accompagnarmi ancora in alcuni momenti della mia vita.
Ogni anno mi sottopongo ad esami del sangue e visita pressoria per praticare l'attività di palestra.
Un anno fa è capitato un copione abbastanza noto: prova della pressione, valori alti ed ECG perfetto.
In questi giorni è capitato ancora (nel frattempo ho cambiato medico di base): prova della pressione, valori alti ed holter pressorio 24h.
Nei giorni in seguito alla visita e prima dell'holter pressorio ho effettuato varie misurazioni in autonomia e i risultati sono buoni: tendenti a valori alti i primi e poi, nelle successive misurazioni, rientrano nella norma.
Il fatidico giorno dell'holter, però, l'ho vissuto con una dose di ansia molto elevata.
Nonostante questo, facendo una stima di qualche valore letto, mi sembra che i miei risultati siano buoni.
I valori hanno superato di poche volte il range e in maniera nettamente inferiore rispetto a quando mi succede dal medico, nonostante questo sono valori comunque più alti di quelli che rilevo io solitamente.
Riconosco ampiamente lo zampino dell'ansia.
La mia domanda è, in attesa dei referti: il dottore potrà apprezzare la significativa riduzione di valori che esiste tra le misurazioni nel suo studio e quelle dell'holter?
il dottore vorrà sapere anche quali sono i valori che di solito registro?
la media dell'holter (che stimo essere buona) non risulterà sballata dalla prima misurazione fatta in farmacia (con i soliti valori alti dettati dall'ansia)?
i risultati sono "dogmatici" o il dottore potrà valutarli comparando anche il significativo abbassamento che si nota tra le due situazioni sopra citate?
Ho una - spero infondata - paura che l'holter pressorio risulti compromesso dalla mia ansia e che la prima misurazione e qualche valore leggermente alto qua e là nei momenti di maggior stress possa "portare fuori strada" il mio curante.
Sento profondamente quanto l'ansia in questi casi mi giochi un brutto scherzo, ma temo che il dottore non la tenga in considerazione e possa propendere per una terapia farmacologica.
(riporto solo che la farmacista, al termine dell'esame, ha inviato al cardiologo le misurazioni appuntando la componente emotiva e il mio stato d'ansia).
Rimango in attesa, ringraziandovi anticipatamente.
Vi spiego la mia situazione.
Ragazzo di 32 anni con un profilo spiccatamente ansioso.
Sportivo, attento alla dieta, senza rilevanti condizioni cliniche se non - appunto - l'ansia.
Ansia su cui negli anni ho lavorato con buoni risultati ma che, ahimè, pare accompagnarmi ancora in alcuni momenti della mia vita.
Ogni anno mi sottopongo ad esami del sangue e visita pressoria per praticare l'attività di palestra.
Un anno fa è capitato un copione abbastanza noto: prova della pressione, valori alti ed ECG perfetto.
In questi giorni è capitato ancora (nel frattempo ho cambiato medico di base): prova della pressione, valori alti ed holter pressorio 24h.
Nei giorni in seguito alla visita e prima dell'holter pressorio ho effettuato varie misurazioni in autonomia e i risultati sono buoni: tendenti a valori alti i primi e poi, nelle successive misurazioni, rientrano nella norma.
Il fatidico giorno dell'holter, però, l'ho vissuto con una dose di ansia molto elevata.
Nonostante questo, facendo una stima di qualche valore letto, mi sembra che i miei risultati siano buoni.
I valori hanno superato di poche volte il range e in maniera nettamente inferiore rispetto a quando mi succede dal medico, nonostante questo sono valori comunque più alti di quelli che rilevo io solitamente.
Riconosco ampiamente lo zampino dell'ansia.
La mia domanda è, in attesa dei referti: il dottore potrà apprezzare la significativa riduzione di valori che esiste tra le misurazioni nel suo studio e quelle dell'holter?
il dottore vorrà sapere anche quali sono i valori che di solito registro?
la media dell'holter (che stimo essere buona) non risulterà sballata dalla prima misurazione fatta in farmacia (con i soliti valori alti dettati dall'ansia)?
i risultati sono "dogmatici" o il dottore potrà valutarli comparando anche il significativo abbassamento che si nota tra le due situazioni sopra citate?
Ho una - spero infondata - paura che l'holter pressorio risulti compromesso dalla mia ansia e che la prima misurazione e qualche valore leggermente alto qua e là nei momenti di maggior stress possa "portare fuori strada" il mio curante.
Sento profondamente quanto l'ansia in questi casi mi giochi un brutto scherzo, ma temo che il dottore non la tenga in considerazione e possa propendere per una terapia farmacologica.
(riporto solo che la farmacista, al termine dell'esame, ha inviato al cardiologo le misurazioni appuntando la componente emotiva e il mio stato d'ansia).
Rimango in attesa, ringraziandovi anticipatamente.
[#1]
M abbia pazienza . Non conosco i dati dell holter pressorio come faccio a darle una risposta sensata ?
Per ultimo l ansia è una amalattia come le altre e va curata farmacologicamente
Cecchini
Per ultimo l ansia è una amalattia come le altre e va curata farmacologicamente
Cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie Dottor Cecchini e sì, ha ragione; senza i dati risulta un po' complicato e le nostre (le mie) sarebbero solo elucubrazioni.
Mi chiedevo soltanto quanto l'ansia possa incidere, quanto possa essere "letta" in un referto. Ma è inutile farneticare, aspetto.
Ne approfitto della sua gentilezza per porle un quesito che non mi ha fatto vivere questo periodo con serenità: nell'ipotesi che prima o poi io debba ricorrere ad una cura farmacologica, che rischi ci sono di incorrere in disfunzione erettile con i farmaci anti ipertensivi? In rete si leggono una marea di notizie e preferisco chiederlo a lei.
Grazie.
Mi chiedevo soltanto quanto l'ansia possa incidere, quanto possa essere "letta" in un referto. Ma è inutile farneticare, aspetto.
Ne approfitto della sua gentilezza per porle un quesito che non mi ha fatto vivere questo periodo con serenità: nell'ipotesi che prima o poi io debba ricorrere ad una cura farmacologica, che rischi ci sono di incorrere in disfunzione erettile con i farmaci anti ipertensivi? In rete si leggono una marea di notizie e preferisco chiederlo a lei.
Grazie.
[#3]
Lei insiste..
Non ho alcun dato epr verificare se lei abbia necessita' di una terapia e se in caso qualke.
Buona Pasqua
cecchini
Non ho alcun dato epr verificare se lei abbia necessita' di una terapia e se in caso qualke.
Buona Pasqua
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 30/03/2024.
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Approfondimento su Ansia
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