Cambio terapia antiipertensiva e creatinina alta
Buonasera, vi contatto nella speranza di poter avere un orientamento esplicativo.
Mia madre, 77enne, diabetica e ipertesa, un mese fa ha avuto un ictus ischemico, trattato con trombolisi e del quale fortunatamente non sembrano esserci esiti permanenti.
Durante il ricovero ha subito un intervento di endoarterioctomia.
Il cardiologo ospedaliero ha modificato completamente la terapia antiipertensiva, che ora contempla Lasitone 25+37, Lobivon 5 mg e Giant 40+10 al mattino, e amlodipina 10 mg alla sera.
Assume inoltre metformina 500 (1cp a pranzo e a cena), cardiospirina 100, atorvastatina 40, oltre a fluoxetina per trattare una sindrome depressiva.
La pressione adesso appare stabilizzata, con massima tra 110 e 130 e minima compresa tra 60 e 80.
Gli esami effettuati prima dell'ictus evidenziavano creatinina nella norma, ma il controllo effettuato dopo un mese dalla nuova terapia ha mostrato un incremento (1.34).
La mamma riferisce anche una sensazione di ridigità muscolare alle gambe.
Il medico di base (cambiato di recente e che quindi non ha ancora un'approfondita conoscenza della storia clinica pregressa) suggerisce di aumentare l'assunzione giornaliera di liquidi, che ad oggi è sicuramente scarsa (meno di 1 lt.
al giorno).
Tra una settimana abbiamo appuntamento con un internista, sperando di poter trovare qualcuno che riesca a "fare sintesi" delle diverse problematiche rilevate.
Nell'attesa siamo un po' preoccupati.
Vorrei sapere se, secondo la vostra esperienza e pur con i limiti del consulto a distanza, l'aumento della creatinina e la rigidità muscolare possano essere attribuiti alla nuova terapia, in particolare al Lasitone, e se vi sono suggerimenti ulteriori che possiamo mettere in pratica.
Mia madre, 77enne, diabetica e ipertesa, un mese fa ha avuto un ictus ischemico, trattato con trombolisi e del quale fortunatamente non sembrano esserci esiti permanenti.
Durante il ricovero ha subito un intervento di endoarterioctomia.
Il cardiologo ospedaliero ha modificato completamente la terapia antiipertensiva, che ora contempla Lasitone 25+37, Lobivon 5 mg e Giant 40+10 al mattino, e amlodipina 10 mg alla sera.
Assume inoltre metformina 500 (1cp a pranzo e a cena), cardiospirina 100, atorvastatina 40, oltre a fluoxetina per trattare una sindrome depressiva.
La pressione adesso appare stabilizzata, con massima tra 110 e 130 e minima compresa tra 60 e 80.
Gli esami effettuati prima dell'ictus evidenziavano creatinina nella norma, ma il controllo effettuato dopo un mese dalla nuova terapia ha mostrato un incremento (1.34).
La mamma riferisce anche una sensazione di ridigità muscolare alle gambe.
Il medico di base (cambiato di recente e che quindi non ha ancora un'approfondita conoscenza della storia clinica pregressa) suggerisce di aumentare l'assunzione giornaliera di liquidi, che ad oggi è sicuramente scarsa (meno di 1 lt.
al giorno).
Tra una settimana abbiamo appuntamento con un internista, sperando di poter trovare qualcuno che riesca a "fare sintesi" delle diverse problematiche rilevate.
Nell'attesa siamo un po' preoccupati.
Vorrei sapere se, secondo la vostra esperienza e pur con i limiti del consulto a distanza, l'aumento della creatinina e la rigidità muscolare possano essere attribuiti alla nuova terapia, in particolare al Lasitone, e se vi sono suggerimenti ulteriori che possiamo mettere in pratica.
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La,paziente assume diuretici e quindi deve bere circa due litri di acqua al di.
Controlli anche azotemia /urea che è l indice più fedele,di disidratazione e gli elettroliti
cecchini
Controlli anche azotemia /urea che è l indice più fedele,di disidratazione e gli elettroliti
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 734 visite dal 29/03/2024.
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