Recidiva di pericardite post ablazione complicata da tamponamento cardiaco

Buongiorno,
In data 21/2 mio marito di 60 anni, cardiopatico dal 2016 con CMD a causa non nota, classe di scompenso NYHA II, compensato da farmaci, si è sottoposto a ablazione transcatetere per le numerose extrasistole, parzialmente efficace e complicata da tamponamento cardiaco risolto con pericardiocentesi.

Durante la degenza gli hanno somministrato ibuprofene 600X3 e colchicina, ma solo per pochi giorni; questi farmaci sono poi stati sospesi con la motivazione che non c’era infiammazione.

Dimesso il 2/3, dopo pochi giorni accusa dolore toracico a sinistra e febbre 38.6.
Venerdì 8/3 viene diagnosticata recidiva di pericardite e impostata la cura con ibuprofene 400X3 e 0, 5 mg colchicina da proseguire per 2 settimane.
Gli esami del sangue in data 9/3 riportavano PCR a 20, 50, troponina T a 20, globuli bianchi 15, 62.

Ora, da un paio di giorni è tornato un po’ di fastidio non continuo a sinistra.
I cardiologi che lo seguono ci hanno rassicurato che se non è dolore acuto e persistente, di proseguire la terapia fino alla data stabilita (25/3) e poi ripetere gli esami del sangue.

I parametri pressione, frequenza e saturazione sono nella norma.
Non ha mancanza di respiro, solo astenia (dal momento della recidiva).

Mi chiedevo se è corretto proseguire così e attendere il 25/3 per gli esami del sangue.

Grazie mille, cordiali saluti
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.5k 3.7k
Come vede e come sempre dico io il,tentativo,di ablazione non è sempre raccomandabile ...
Direi che suo marito dovrebbe eseguire un ecocardio quanto prima

cordialita

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso