Ipertensione arteriosa in 83enne
Buonasera, vi scrivo a proposito di un problema di ipertensione arteriosa che riguarda mio padre, 83 anni.
Il problema è che mio padre, in cura da più di 10 anni per ipertensione arteriosa (farmaco 1/2 compressa di Losazid fino a febbraio 2023, cambiato con 1/2 compressa di Losartan successivamente a causa di evidenti problemi causati dal diuretico sia in termini di peso, persi 5 kg in pochi mesi è arrivato a pesare 48 kg su 170cm, che di lucidità intellettiva con valori di sodio scesi a 124, dopo il cambio da Losazid a Losartan nell'arco di un anno ha recuperato il peso ed è molto più lucido) da circa un mese ha iniziato a soffrire di insonnia che solo dopo un paio di settimane abbiamo capito dipendere dalla pressione.
Scoperta "tardiva" perché per ignoranza provavamo la pressione con l'apparecchio da polso che dà una differenza notevole rispetto a quello da braccio.
L'aumento graduale della dose di Losartan da 25mg fino a 100mg e la somministrazione serale anziché mattutina non ha cambiato la situazione, almeno però prendendola la sera dorme.
La prende a cena con pressione attorno a 180/90 o superiore, la mattina la massima sta fra 140 e 150, dopo la camminata mattutina di 1h scende a 110, poi risale fino a 170 alle 17. 30 e sopra i 180 alle 19. 30.
Beve 1. 5 litri di acqua al giorno. Nell'ultima settimana gli ho anche notevolmente ridotto il sale.
Ieri visita cardiologica con ecocuore e elettrocardiogramma andati bene, il cardiologo ha detto di cambiare con Bivis 20+5 la sera e se non ci fossero stati miglioramenti Bivis la mattina e Cardura 2mg la sera. Oggi l'andamento pressorio era identico a ieri e il cardiologo ha suggerito di provare subito il Cardura.
Alle 19. 20 gli do il Cardura.
Alle 19. 45 capisco perché lo sconsigliate... mio padre sviene di botto, fortunatamente ero lì e quindi non ha avuto danni fisici.
Con l'aiuto del 118 in un'ora abbondante si è ripreso... domani cambio cardiologo, per capire come trovare un buon cardiologo che tipologia di farmaci dovrebbe indicarmi per il problema di mio papà? Di sicuro ne scelgo una che capisca che diuretici e cardura sono fuori discussione...
Mio papà è in cura dal 2017 per Trombocitemia Essenziale con Oncocarbide e assume anche Cardioaspirina.
Esami sangue di lunedì:
Urea 28 (da agosto 2022 a oggi variata da massimo 62 a novembre 2022 a minimo 28, ultime tre 49, 35 e 28)
Creatinina 1. 01 (da agosto 2022 a oggi variata da massimo 1. 44 a dicembre 2022 a minimo 1. 01, ultime tre 1. 09, 1. 19, 1. 01)
Acido Urico 3. 0 (da agosto 2022 a oggi variata da massimo 4. 2 ad agosto 2023 a minimo 2. 9 gennaio 2023, ultime tre 3. 9, 3. 8 e 3. 0)
Sodio 130 (agosto 2023 124, agosto 2024 132)
Colesterolo LDL 126 (agosto 2020 116, agosto 2022 112)
Ad agosto 2023 Cloro 94, a marzo 2023 Magnesio 2. 06 ultimi dati su questi valori.
Diagnosticata nel 2017 Insufficienza Renale Cronica al 2 stadio senza necessità di fare niente.
Si alza 2-3 volte a notte per andare in bagno.
Il problema è che mio padre, in cura da più di 10 anni per ipertensione arteriosa (farmaco 1/2 compressa di Losazid fino a febbraio 2023, cambiato con 1/2 compressa di Losartan successivamente a causa di evidenti problemi causati dal diuretico sia in termini di peso, persi 5 kg in pochi mesi è arrivato a pesare 48 kg su 170cm, che di lucidità intellettiva con valori di sodio scesi a 124, dopo il cambio da Losazid a Losartan nell'arco di un anno ha recuperato il peso ed è molto più lucido) da circa un mese ha iniziato a soffrire di insonnia che solo dopo un paio di settimane abbiamo capito dipendere dalla pressione.
Scoperta "tardiva" perché per ignoranza provavamo la pressione con l'apparecchio da polso che dà una differenza notevole rispetto a quello da braccio.
L'aumento graduale della dose di Losartan da 25mg fino a 100mg e la somministrazione serale anziché mattutina non ha cambiato la situazione, almeno però prendendola la sera dorme.
La prende a cena con pressione attorno a 180/90 o superiore, la mattina la massima sta fra 140 e 150, dopo la camminata mattutina di 1h scende a 110, poi risale fino a 170 alle 17. 30 e sopra i 180 alle 19. 30.
Beve 1. 5 litri di acqua al giorno. Nell'ultima settimana gli ho anche notevolmente ridotto il sale.
Ieri visita cardiologica con ecocuore e elettrocardiogramma andati bene, il cardiologo ha detto di cambiare con Bivis 20+5 la sera e se non ci fossero stati miglioramenti Bivis la mattina e Cardura 2mg la sera. Oggi l'andamento pressorio era identico a ieri e il cardiologo ha suggerito di provare subito il Cardura.
Alle 19. 20 gli do il Cardura.
Alle 19. 45 capisco perché lo sconsigliate... mio padre sviene di botto, fortunatamente ero lì e quindi non ha avuto danni fisici.
Con l'aiuto del 118 in un'ora abbondante si è ripreso... domani cambio cardiologo, per capire come trovare un buon cardiologo che tipologia di farmaci dovrebbe indicarmi per il problema di mio papà? Di sicuro ne scelgo una che capisca che diuretici e cardura sono fuori discussione...
Mio papà è in cura dal 2017 per Trombocitemia Essenziale con Oncocarbide e assume anche Cardioaspirina.
Esami sangue di lunedì:
Urea 28 (da agosto 2022 a oggi variata da massimo 62 a novembre 2022 a minimo 28, ultime tre 49, 35 e 28)
Creatinina 1. 01 (da agosto 2022 a oggi variata da massimo 1. 44 a dicembre 2022 a minimo 1. 01, ultime tre 1. 09, 1. 19, 1. 01)
Acido Urico 3. 0 (da agosto 2022 a oggi variata da massimo 4. 2 ad agosto 2023 a minimo 2. 9 gennaio 2023, ultime tre 3. 9, 3. 8 e 3. 0)
Sodio 130 (agosto 2023 124, agosto 2024 132)
Colesterolo LDL 126 (agosto 2020 116, agosto 2022 112)
Ad agosto 2023 Cloro 94, a marzo 2023 Magnesio 2. 06 ultimi dati su questi valori.
Diagnosticata nel 2017 Insufficienza Renale Cronica al 2 stadio senza necessità di fare niente.
Si alza 2-3 volte a notte per andare in bagno.
[#1]
Il CArdura andrebbe bandito , specie nell'anziano....come scrivo sempre.
Visto che i sartani non sembrano funzikonare granche con suo padre potrebbe passare all associazione ACE inibitore + beta bloccante (in una sola copmpressa) se la frequenza cardiaca lo permettesse ed ovviamente con il consenso del suo medico.
Mi raccomando la idratazione
cordialita'
cecchini
Visto che i sartani non sembrano funzikonare granche con suo padre potrebbe passare all associazione ACE inibitore + beta bloccante (in una sola copmpressa) se la frequenza cardiaca lo permettesse ed ovviamente con il consenso del suo medico.
Mi raccomando la idratazione
cordialita'
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie mille per la pronta risposta Dott. Cecchini, avevo letto le sue risposte sul Cardura e avevo insistito con il cardiologo sull'opportunità o meno di darglielo ma non mi ha voluto ascoltare e alla fine purtroppo non ho tenuto il punto e ho ceduto alle sue insistenze... oggi pomeriggio abbiamo appuntamento con un nuovo cardiologo e gli farò presente il suo suggerimento.
Per quanto riguarda la frequenza cardiaca mio padre è da sempre bradicardico fin da quando era giovane (la frequenza sta di media poco sopra i 50 a volte poco di più a volte poco di meno). Mi può dire se è una frequenza adatta alla terapia che lei suggerisce oppure no? Grazie ancora!
Per quanto riguarda la frequenza cardiaca mio padre è da sempre bradicardico fin da quando era giovane (la frequenza sta di media poco sopra i 50 a volte poco di più a volte poco di meno). Mi può dire se è una frequenza adatta alla terapia che lei suggerisce oppure no? Grazie ancora!
[#3]
Quindi forse e' meglio il solo ACE inibitore.
arrivederci
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#5]
Utente
Buongiorno Dott. Cecchini, mi scusi se la disturbo nuovamente ma ci terrei ad avere un suo parere sull'evoluzione della situazione di mio padre dopo il messaggio di un paio di settimane fa.
Il nuovo cardiologo prima di valutare l'Ace-Inibitore ha preferito fare un tentativo più soft rispetto a quello del cardiologo precedente ma rimanendo sulla stessa tipologia di farmaci, pur cambiandoli.
Ha proposto una terapia con Valsartan 80mg+Norvasc 5mg la mattina e Norvasc 5mg la sera. Per il controllo della pressione la terapia sta funzionando più che bene, di media e in maniera piuttosto stabile la pressione di mio padre è attorno a 105-110/60 al risveglio, 120/65 a metà pomeriggio, inferiore a 130/70 alle 19 (il Norvasc serale glielo do dopo cena alle 20). Quando prende le pastiglie del mattino un po' prima del normale, perché si sveglia prima, alle 19 la pressione può avvicinarsi a 140/75 ma in casi rari e sempre meno mano mano a che stanno passando i giorni di terapia.
Si è però presentato un nuovo problema legato alla pressione estremamente bassa che mio papà ha alla fine della camminata quotidiana (che lui di solito va a fare al mattino un'ora dopo la colazione). Quasi sempre ha un evidente calo di pressione fra l'orario della sveglia e la fine della camminata (calo che non capita se una mattina non va a camminare, quindi ritengo sia direttamente collegato, e non dipende nemmeno dalle pastiglie mattutine perché capita anche se gliele do dopo la camminata). In passato, finché il Losartan aveva funzionato, a a una massima compresa fra 125-135 al mattino corrispondeva una massima di 100-110 a fine camminata che non gli dava il minimo sintomo, invece adesso che parte da valori più bassi (con tutti i limiti degli apparecchi da braccio sui valori bassi) capita spesso di registrare valori dopo la camminata anche di 73-75/43-45 corrispondenti a un senso di fiacchezza estrema e in due occasioni l'ho dovuto aiutare a sdraiarsi un attimo perché iniziava ad andare in difficoltà, in 10 minuti sdraiato la pressione gli è tornata normale.
Il cardiologo, avvisato della cosa già nei primi giorni della nuova terapia, ha suggerito di non andare a ridurla per il momento ma di fare un Holter ECG 24h a 12 canali per andare a indagare se si evidenzia qualche causa di questi cali di pressione a suo avviso non normali per poi rivalutare tutto. Holter in programma all'inizio della prossima settimana.
Nel frattempo mi farebbe piacere sapere da lei per la sua esperienza come valuta il caso, cosa potrebbe rilevare l'Holter per spiegare una situazione simile e se a suo avviso successivamente ci sono i margini per una diminuzione della terapia per l'ipertensione anche tenuto conto che ho letto spesso che una pressione un po' più alta del normale (senza gli eccessi di un mese fa) non sarebbe male per la salute delle persone anziane e anche per evitare svenimenti e cadute.
Un'ultima curiosità è sull'utilizzo del sale. Da quando è nato questo problema io gliel'ho estremamente ridotto vista la forte ipertensione, ma adesso se il cardiologo non volesse ritoccare la terapia avrebbe senso farlo mangiare un po' più salato per provare a contrastare l'ipotensione? O lo andrei a mettere a rischio nuovamente di ipertensione nonostante i farmaci?
Concludo segnalando che fra sveglia e camminata beve due bicchieri d'acqua e dell'orzo e che gli ecocardiogramma fatti a breve distanza dai due diversi cardiologi hanno segnalato una situazione complessivamente buona con una sola differenza fra i due, il secondo ha segnalato rallentamento della conduzione atrio-venticolare di 1 grado (PR=226msec) dicendomi che probabilmente l'altro cardiologo non l'aveva segnalata perché borderline e non evidentissima.
Il nuovo cardiologo prima di valutare l'Ace-Inibitore ha preferito fare un tentativo più soft rispetto a quello del cardiologo precedente ma rimanendo sulla stessa tipologia di farmaci, pur cambiandoli.
Ha proposto una terapia con Valsartan 80mg+Norvasc 5mg la mattina e Norvasc 5mg la sera. Per il controllo della pressione la terapia sta funzionando più che bene, di media e in maniera piuttosto stabile la pressione di mio padre è attorno a 105-110/60 al risveglio, 120/65 a metà pomeriggio, inferiore a 130/70 alle 19 (il Norvasc serale glielo do dopo cena alle 20). Quando prende le pastiglie del mattino un po' prima del normale, perché si sveglia prima, alle 19 la pressione può avvicinarsi a 140/75 ma in casi rari e sempre meno mano mano a che stanno passando i giorni di terapia.
Si è però presentato un nuovo problema legato alla pressione estremamente bassa che mio papà ha alla fine della camminata quotidiana (che lui di solito va a fare al mattino un'ora dopo la colazione). Quasi sempre ha un evidente calo di pressione fra l'orario della sveglia e la fine della camminata (calo che non capita se una mattina non va a camminare, quindi ritengo sia direttamente collegato, e non dipende nemmeno dalle pastiglie mattutine perché capita anche se gliele do dopo la camminata). In passato, finché il Losartan aveva funzionato, a a una massima compresa fra 125-135 al mattino corrispondeva una massima di 100-110 a fine camminata che non gli dava il minimo sintomo, invece adesso che parte da valori più bassi (con tutti i limiti degli apparecchi da braccio sui valori bassi) capita spesso di registrare valori dopo la camminata anche di 73-75/43-45 corrispondenti a un senso di fiacchezza estrema e in due occasioni l'ho dovuto aiutare a sdraiarsi un attimo perché iniziava ad andare in difficoltà, in 10 minuti sdraiato la pressione gli è tornata normale.
Il cardiologo, avvisato della cosa già nei primi giorni della nuova terapia, ha suggerito di non andare a ridurla per il momento ma di fare un Holter ECG 24h a 12 canali per andare a indagare se si evidenzia qualche causa di questi cali di pressione a suo avviso non normali per poi rivalutare tutto. Holter in programma all'inizio della prossima settimana.
Nel frattempo mi farebbe piacere sapere da lei per la sua esperienza come valuta il caso, cosa potrebbe rilevare l'Holter per spiegare una situazione simile e se a suo avviso successivamente ci sono i margini per una diminuzione della terapia per l'ipertensione anche tenuto conto che ho letto spesso che una pressione un po' più alta del normale (senza gli eccessi di un mese fa) non sarebbe male per la salute delle persone anziane e anche per evitare svenimenti e cadute.
Un'ultima curiosità è sull'utilizzo del sale. Da quando è nato questo problema io gliel'ho estremamente ridotto vista la forte ipertensione, ma adesso se il cardiologo non volesse ritoccare la terapia avrebbe senso farlo mangiare un po' più salato per provare a contrastare l'ipotensione? O lo andrei a mettere a rischio nuovamente di ipertensione nonostante i farmaci?
Concludo segnalando che fra sveglia e camminata beve due bicchieri d'acqua e dell'orzo e che gli ecocardiogramma fatti a breve distanza dai due diversi cardiologi hanno segnalato una situazione complessivamente buona con una sola differenza fra i due, il secondo ha segnalato rallentamento della conduzione atrio-venticolare di 1 grado (PR=226msec) dicendomi che probabilmente l'altro cardiologo non l'aveva segnalata perché borderline e non evidentissima.
[#6]
Utente
Aggiungo che ho appena notato che le caviglie gli si stanno gonfiando come da effetto collaterale del Norvasc. Al momento non gli dà fastidio è solo un problema estetico è una situazione accettabile se è solo un inestetismo o vale la pena di valutare un'ulteriore cambio di terapia?
Grazie
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.8k visite dal 06/03/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.