Gentile Dott. Cecchini:Psoriasi ed elevato aumento rischio infarto e altre malattie cardiovascolari?
Salve stimatissimi Dottori, in particolare il Dottor Cecchini, perché mi aiutò già in passato su una tematica simile.
Cercherò di essere breve.
Soffro di psoriasi ormai da 15 anni. Io ho 36, 188cm x 73kg, non fumo, non bevo alcol, alimentazione sana con pochi zuccheri, faccio regolare attività fisica e non ho mai avuto sino ad oggi problemi cardiovascolari.
Qualche anno fa leggendo alcuni studi pubblicati da riviste ufficiali del settore medico, mi allarmai tantissimo, perché era descritto un aumentato rischio di problematiche cardiovascolari e di infarto, per coloro affetti da psoriasi.
Gli studi parlavano di una probabilità di insorgenza ed un numero più elevato di placche aterosclerotiche all'interno proprio dei pazienti affetti da psoriasi.
Il superlativo Dott. Cecchini, fu molto chiaro nel tranquillizzarmi, dicendo che di sicuro avevo travisato, e mal interpretato ciò che avevo letto di questi studi, perché altrimenti ci sarebbero tantissimi morti ogni anno per questa causa, perché le persone affette da psoriasi sono tantissime.
Io mi tranquillizzai, perché lui ha un'esperienza e una preparazione enorme, infatti per anni son stato sereno.
Ora purtroppo sono incappato in nuovi articoli datati settembre/ottobre 2023 quindi ancora più "freschi", dove ribadiscono questa cosa, ed aggiungono che chi ha la psoriasi da molti anni (quindi anche io che ce l'ho da 15 anni ormai) ha ancora più rischi, e si aggiunge anche il rischio di CMD disfunzione microvascolare coronarica, dove in questo studio il 31, 5% dei pazienti con psoriasi presi in esame, aveva questo tipo di disfunzione.
Alla luce di questo mi sono di nuovo gettato nel panico, e ora con la mia ipocondria, penso di poter avere placche nel aterosclerotiche, e rischio altissimo che mi possa succedere qualcosa di grave da un momento all'altro. Questi studi definiscono i pazienti affetti da psoriasi AD ALTO RISCHIO, rispetto a infarto e altre patologie cardiovascolari. Leggere questa cosa, e frasi come questa, mi fa mettere una paura enorme. "Diversi studi hanno dimostrato che i pazienti affetti da psoriasi hanno una maggiore prevalenza di morbilità cardiovascolare e di mortalità derivante da un’aterosclerosi accelerata e dallo sviluppo prematuro di malattia coronarica. L'eccesso di rischio cardiovascolare è stato attribuito all'infiammazione indotta dalla malattia cutanea, che potrebbe influenzare la formazione della placca aterosclerotica e la funzione microvascolare coronarica. "
Vorrei dall'illustrissimo parare di voi dottori, magari proprio dello stimattisimo Dottor Cecchini, sapere se posso invece stare tranquillo, o dovrei pensare ad accertamenti specifici, una visita cardiologica, o magari una cura biologica della psoriasi (che per ora ho cercato di non fare) che secondo questi studi potrebbe magari portare giovamento anche dal punto di vista di questi rischi.
Preciso che l'ospedale dermatologico che mi segue (specializzato in psoriasi) non mi ha mai messo in allarme su rischi cardiovascolari, anche per questo sono caduto un po' dalle nuvole, leggendo (ovviamente nei limiti della mia ignoranza in materia) questi articoli.
Grazie infinite a chiunque sappia aiutarmi e magari restituirmi un po' di tranquillità.
Cercherò di essere breve.
Soffro di psoriasi ormai da 15 anni. Io ho 36, 188cm x 73kg, non fumo, non bevo alcol, alimentazione sana con pochi zuccheri, faccio regolare attività fisica e non ho mai avuto sino ad oggi problemi cardiovascolari.
Qualche anno fa leggendo alcuni studi pubblicati da riviste ufficiali del settore medico, mi allarmai tantissimo, perché era descritto un aumentato rischio di problematiche cardiovascolari e di infarto, per coloro affetti da psoriasi.
Gli studi parlavano di una probabilità di insorgenza ed un numero più elevato di placche aterosclerotiche all'interno proprio dei pazienti affetti da psoriasi.
Il superlativo Dott. Cecchini, fu molto chiaro nel tranquillizzarmi, dicendo che di sicuro avevo travisato, e mal interpretato ciò che avevo letto di questi studi, perché altrimenti ci sarebbero tantissimi morti ogni anno per questa causa, perché le persone affette da psoriasi sono tantissime.
Io mi tranquillizzai, perché lui ha un'esperienza e una preparazione enorme, infatti per anni son stato sereno.
Ora purtroppo sono incappato in nuovi articoli datati settembre/ottobre 2023 quindi ancora più "freschi", dove ribadiscono questa cosa, ed aggiungono che chi ha la psoriasi da molti anni (quindi anche io che ce l'ho da 15 anni ormai) ha ancora più rischi, e si aggiunge anche il rischio di CMD disfunzione microvascolare coronarica, dove in questo studio il 31, 5% dei pazienti con psoriasi presi in esame, aveva questo tipo di disfunzione.
Alla luce di questo mi sono di nuovo gettato nel panico, e ora con la mia ipocondria, penso di poter avere placche nel aterosclerotiche, e rischio altissimo che mi possa succedere qualcosa di grave da un momento all'altro. Questi studi definiscono i pazienti affetti da psoriasi AD ALTO RISCHIO, rispetto a infarto e altre patologie cardiovascolari. Leggere questa cosa, e frasi come questa, mi fa mettere una paura enorme. "Diversi studi hanno dimostrato che i pazienti affetti da psoriasi hanno una maggiore prevalenza di morbilità cardiovascolare e di mortalità derivante da un’aterosclerosi accelerata e dallo sviluppo prematuro di malattia coronarica. L'eccesso di rischio cardiovascolare è stato attribuito all'infiammazione indotta dalla malattia cutanea, che potrebbe influenzare la formazione della placca aterosclerotica e la funzione microvascolare coronarica. "
Vorrei dall'illustrissimo parare di voi dottori, magari proprio dello stimattisimo Dottor Cecchini, sapere se posso invece stare tranquillo, o dovrei pensare ad accertamenti specifici, una visita cardiologica, o magari una cura biologica della psoriasi (che per ora ho cercato di non fare) che secondo questi studi potrebbe magari portare giovamento anche dal punto di vista di questi rischi.
Preciso che l'ospedale dermatologico che mi segue (specializzato in psoriasi) non mi ha mai messo in allarme su rischi cardiovascolari, anche per questo sono caduto un po' dalle nuvole, leggendo (ovviamente nei limiti della mia ignoranza in materia) questi articoli.
Grazie infinite a chiunque sappia aiutarmi e magari restituirmi un po' di tranquillità.
[#1]
Guardi io non ho mai negato che ci siano studi in tal senso, ma ho,provato,a farla ragionare sulle statistiche .
Perché altrimenti simtravisa il,significato.
Lei Sa benissimo che lei essendo uomo ha il 300per cento in più di rischio di infarto rispetto,ad una donna della sua età ( rapporto uomo donna per infarto prima della menopausa 3:1).
Quimdimle,statistiche vanno lette ed interpretate ..
Anche io ho un rischio estremante maggiore di lei dimavere uninfarto rispetto a lei sia per la mia età che per la,familiarita .
Quindi che dovrei fare?
cecchini
Perché altrimenti simtravisa il,significato.
Lei Sa benissimo che lei essendo uomo ha il 300per cento in più di rischio di infarto rispetto,ad una donna della sua età ( rapporto uomo donna per infarto prima della menopausa 3:1).
Quimdimle,statistiche vanno lette ed interpretate ..
Anche io ho un rischio estremante maggiore di lei dimavere uninfarto rispetto a lei sia per la mia età che per la,familiarita .
Quindi che dovrei fare?
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 737 visite dal 29/01/2024.
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