Fibrillazioni atriali e flutter sempre più frequenti in anziano 82enne
Scrivo per mio padre: FA e flutter sempre più frequenti.
Sempre quasi asintomatico.
82 anni, 75 kg per 187 cm, persona lucida e attiva.
Bradicardico di natura, a riposo 45-55/min.
Nel 2021 è morta mia madre, dopo una lunghissima malattia.
Mio padre è emotivo e quel periodo è stato terribile.
In quel periodo ha mal di testa.
Gli trovo la pressione massima a 200 circa.
Penso sia lo stress, lui aveva pressione bassa di natura.
Lasix al bisogno.
Mi dice di avere, sporadicamente, palpitazioni notturne.
Dopo la morte della mamma, ha sporadici sbalzi pressori: portato al PS, solo Lasix al bisogno.
A novembre 2022 la prima FA diagnosticata (125/min).
Trattato al PS con Seloken ev con ripristino ritmo sinusale.
Iniziato Eliquis, permanente.
Maggio 2023 nuovo ricovero DEA per tachicardia 125/m (flutter atriale 2/1?
tachicardia atriale?) : risolto con cardioversione elettrica.
Il 26 settembre 2023: tornato dal cimitero a vedere la tomba della mamma, presenta un flutter atriale, risolto poi con cardioversione elettrica.
Il 2 dicembre 2023 ha un nuovo episodio di FA, cessata da sola al PS.
L'8 gennaio 2024 flutter atriale a frequenza ventricolare 125/min cessato da solo, al PS, dopo più di 24 ore dall'inizio (il cardiologo ci aveva detto di aspettare).
Il cardiologo consiglia Fleiderina 100 la mattina e Procaptan 5 la sera (pressione alta), continuare Eliquis.
Visita cardiologica (visita giugno2023): normale funzione sistolica biventricolare, sindrome bradicardica-tachicardica.
Emoglobina 15.1 g/dl, creatinina 1.07 mg/dl, sodio 142 mEq/L, potassio 4, 7 mEq/L, TSH 0.958.
Esame obiettivo (visita 11 gennaio 2024): assenza di reperti di rilievo a livello cardiaco.
Torace: crepitii bibasali [polmonite da bambino].
Non edemi arti inferiori.
Pressione arteriosa 193-89, alla 2a misurazione 173-90 [agitato]
EGC: bradicardia sinusale 50/min, ventricologramma normale, extrasistoli sopraventricolari.
Eco Color Doppler Cardiaco_ ventricolo sinistro con spessore parietale ai limiti superiori della norma (11-12mm), normale dimensione della cavità (diametro traverso diastolico 54 mm), normale cinetica regionale e frazione di eiezione (>60%), insufficienza mitralica lieve.
Aorta lievemente ectasica a livello del bulbo (42mm), di calibro normale a livello del tratto ascendente (34mm).
Insufficienza valvolare aortica lieve.
Atrio sinistro ai limiti superiori della norma (area planimetrica 21 cmq).
Ventricolo destro normale per dimensione e funzione sistolica.
Atrio destro normale.
Tricuspide normale.
Minimo versamento pericardico.
Il cardiologo inizialmente propone l'ablazione, poi scartata per l'età.
Oggi 27 gennaio 2024 un nuovo episodio, tutt'ora in corso.
Il cardiologo mi spiega che la fibrillazione "se la tiene" e di aspettare che passi.
Gli rifarà un elettrocardiogramma tra 5 giorni.
Non specifica se portarlo al PS domattina.
Stavolta i battiti sono più bassi (è la fleiderina?) : durante il giorno sui 90-100, questa sera sui 105/110
Cosa mi consigliate?
cordialita
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Temevo si dovesse arrivare a qualcosa del genere, ma il cardiologo che ha iniziato a seguirlo non ha mai parlato di pacemaker. Mio padre sarebbe poco disposto a questo (gliel'ho accennato), ma se fosse necessario si farà.
Il punto è che stamattina ha ancora la fibrillazione/flutter: battiti intorno i 108.
Lui non si sente tanto strano, però adesso sono quasi più di 24 ore con la crisi in corso.
Noto che le parossistiche si fanno sempre più ravvicinate nel tempo e di durata maggiore: escludendo quelle trattate, quella del 2 dicembre si era presentata nel pomeriggio ed è cessata verso le 2 di notte al PS; quella successiva, è cessata dopo 24 circa, sempre al PS (praticamente quando vi era entrato aveva di già i battiti a 50. L'hanno tenuto un paio di ore in osservazione per poi dimetterlo. Il cardiologo del PS gli ha pure chiesto se lui era stato un atleta per via del cuore in salute nonostante l'età).
Quella di ieri e oggi l'ha percepita ieri mattina (eravamo al supermercato) e non è ancora cessata dopo 24 ore.
Ho notato che l'emotività ha un grosso ruolo: ad esempio io vivo ancora con lui e non ho una situazione lavorativa stabile (mi è appena finito un contratto che non mi rinnoveranno). Lui giustamente si preoccupa dicendomi che non ci sarà in eterno.
Ad esempio anche i due episodi accaduti dopo aver visitato la tomba della mamma (quello più evidente è stato quello del 26 settembre, che poi era pure il giorno precedente il compleanno della mamma).
In ogni caso giovedì lo rivedrà il cardiologo che lo segue, per fare un nuovo elettrocardiogramma. Mio padre è ancora nella fase di doversi abituare alla fleiderina e al procaptan (il cardiologo mi ha detto di aspettare 15-20 giorni prima di trarre conclusioni e vedere se aggiustare la cura).
Inizialmente il cardiologo gli aveva proposto in prima battuta l'ablazione, visto che lui è un ottantenne relativamente in salute, poi ha ritrattato preferendo, vista l'età, la cura farmacologica (e vedere se funziona). Riguardo l'ablazione è diventato enormemente cauto.
Ieri l'ho contattato e mi ha detto che "la fibrillazione se la tiene. Avrà questo problema per tutta la vita". Anche nell'ultima visita mi ha spiegato che ad una certa età si preferisce tenere il problema limitandolo con i farmaci. Onestamente questo mi lascia un po' perplessa, soprattutto considerando che, da quel che ho capito, non andrà a migliorare con il tempo, ma non sono io l'esperta.
Magari gli chiedo del pacemaker per sentire cosa mi risponde.
In ogni caso, in questo momento, per la fibrillazione in corso, cosa è meglio fare? Attendo per vedere se passa (quante ore ancora?) o lo porto di nuovo al pronto soccorso?
Ieri mattina aveva preso la fleiderina 100 un'ora e mezza prima di colazione (si era svegliato per andare in bagno e l'ha presa prima di tornare un altro po' a letto). Lui deve prenderla mezz'ora prima di colazione. E' possibile che possa essere stato il farmaco a scatenare questa nuova fibrillazione?
Nel caso gli dovessero fare una nuova cardioversione, è pericoloso farne così frequenti?
La ringrazio di nuovo per l'attenzione e la cortesia.
tutto dipende dalle dimesnion e degli atri.
Se questi fossero notevolmente aumebntati non ha senso incaponirsi a riportare il paziente in roitmo sinuslae con farmaci....conviene lasciarlo in f.a. permamente controllando solo la frequenza.
Se invece ci fossero degli atri di dimensioni accettabili tali da potrer predire un discreto della terapia antriaritmica allora il discorso cambia, perche' qualsiasi anti aritmico (a parte la chinidina che pero' va saoputa usare con attenzione) riduco no ftreque nza cardiaca.
Essendo il paziente in questione bradicardico di baso non penso che possa tollerare elevati dosi di antiaritmico (es amioddarone..) in tal caso potrebbe essere indicato l'impianto di un PM per avere le mani libere su tipo e dosaggio degli antiaritmici necessari.
cordialita' e buiona domenica
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
La ringrazio di nuovo per la disponibilità.
Mio padre ha ancora la fibrillazione in corso, anche se il battito pare più regolare, ritmico.
Aveva 98 battiti a riposo, poco fa.
Da quel che mi ha spiegato, sospetto che il cardiologo che lo segue intenda mantenere la fibrillazione ma riducendone la frequenza.
Il mio dubbio era proprio capire se fosse il caso riportarlo in pronto soccorso per una cardioversione elettrica nell'attesa di giovedì.
Speriamo cessi da sola, nel frattempo.
In ogni caso, è chiaro che vada definita una terapia adatta.
Grazie ancora di tutto.
Cordiali saluti.
Cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Nel frattempo sono riuscita a contattare il cardiologo: mi ha comunicato che se la frequenza cardiaca supera i 99 battiti aggiungere alla terapia bisoprololo 2,5 mg una compressa al giorno.
(adesso ha 110 battiti. Quindi viaggia tra i 98 e i 112 circa a risposo).
E ha tolto il procaptan poiché gli si era abbassata troppo la pressione (negli ultimi 3 giorni era attorno i 105-60).
Ora vediamo come reagisce all'introduzione del nuovo farmaco.
Intanto la ringrazio ancora una volta per la cortese attenzione
Buona serata
Mio padre ha iniziato da ieri la cura con il bisoprololo 2,5. Abbiamo notato un quasi immediato abbassamento dei battiti cardiaci. Ieri viaggiava tra gli 88 e i 105.
Stasera già misurava 74 battiti a riposo. Battiti comunque estremamente irregolari, ma è la fibrillazione.
Giovedì il cardiologo vuole rivederlo per fargli un nuovo elettrocardiogramma, ma parlando con il medico di famiglia (che nel frattempo mi ha fatto la ricetta per il farmaco) mi ha fatto sorgere un timore.
Che la fibrillazione che adesso ha fissa da sabato mattina, essendo parossistica, possa cessare inaspettatamente esattamente come è venuta. Come le ultime due precedenti, anche se sta durando molto di più.
Ma se questa dose di bisopropolo gli abbassa così tanto i battiti (circa 20-30 battiti), se dovesse ritorna alla sua frequenza normale (45-50 battiti al minuto), non andrebbe in grave bradicardia?
Cosa gli potrebbe succedere?
Lo chiedo come rassicurazione e anche come sapere come muovermi.
Grazie ancora per la disponibilità
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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Le scrivo per aggiornarla e per avere un parere per un episodio successo oggi.
Nella visita di controllo di mio padre di giovedì scorso, nell'elettrocardiogramma il cardiologo ha detto che era un flutter, per poi correggersi e dire che era una tachicardia atriale (aveva i battiti a 102) e la pressione massima a 160.
Una volta a casa sia i battiti che la pressione erano molto diminuiti, (124-85 - 76 battiti) quindi durante la visita mio padre era molto agitato.
Ha cambiato la terapia: ha tolto Fleiderina 100.
Ora assume solo Eliquis 5 e Bisoprololo 2,5.
Prima domanda: lui passa da flutter a fibrillazione da un giorno ad un altro. Lo può fare?
C'è differenza tra flutter e tachicardia atriale o posso considerarli la stessa cosa?
E se sono diversi, la terapia va bene lo stesso?
Vengo all'episodio di oggi.
Durante la settimana i valori pressori che il numero di battiti cardiaci di mio padre sono stati abbastanza invariati e avevo pensato che la cura potesse essere giusta: pressione che oscilla tra 100-120 la massima e i 70-80 la minima, tutti i giorni, battiti tra i 68-82.
Battito irregolare, ma lui è sempre stato bene.
Oggi ha un episodio di diarrea e dopo si sente poco bene: pallido, sudorazione e battiti cardiaci irregolarissimi a 100-110.
Su consiglio del cardiologo gli do una bustina di elettroliti da sciogliere in acqua.
Nell'arco di un'ora e mezza si sente meglio, tornando a fare la vita di sempre.
Ma i battiti continuano ad essere sopra i 100. Anche ad ore di distanza.
Ora lo so che ormai ha una fibrillazione atriale praticamente fissa, ma durante la settimana scorsa aveva trovato un equilibrio con la cura, facendogli scendere i battiti attorno i 70-80 a tutte le ore del giorno.
Seconda domanda :è possibile che un disturbo intestinale abbia scombinato tutto e vanificato la cura con il bisoprololo? O deve solo riprendersi del tutto dal disturbo?
Lui mi ha detto che non era un grosso disturbo, quindi non capisco perché si sia sentito così male e che ci sia stato questo rialzo dei battiti sotto cura.
La ringrazio nuovamente in anticipo per l'attenzione
Cordiali saluti
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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Le scrivo nuovamente per chiedere un parere, consapevole dei limiti del consulto in via telematica.
La aggiorno riguardo mio padre. Ci sono cambiamenti alcuni in meglio, altri... insomma.
In breve la sua fibrillazione-flutter è durata circa 13 giorni, poi è cessata spontaneamente.
Durante quel periodo la cura è stata Eliquis (ormai a vita) e bisoprololo 2,5.
Con la cessazione della fibrillazione il cardiologo ha confermato il ritorno sinusale con l'elettrocardiogramma. Pure i battiti sono tornati i suoi normali, tra i 45 e i 50 a riposo.
La cura finale è stata Eliquis e bisoprololo solo al bisogno, in caso di fibrillazioni o flutter.
Inizialmente il cardiologo voleva lasciargli bisoprololo 1,25 e Eliquis, e alzare il bisoprololo a 2,5 in caso di fibrillazione, ma causa della sua bradicardia ci ha ripensato subito e ha preferito darglielo solo in presenza di fibrillazioni.
Infatti, tolto il bisoprololo, per un paio di giorni i battiti arrivavano anche sotto i 40, ora tornati completamente nella norma.
Come c'era da aspettarsi, però, la pressione è tornata a salire.
E' stato reintrodotto il procaptan 5, mezza compressa. Poi alzato dopo pochi giorni a compressa intera per via di un rialzo pressorio nel tardo pomeriggio (massima tra i 150 e i 177). Inizialmente gli misuravo la pressione la mattina, che di solito ha nella norma. Gliel'ho misurata per caso un pomeriggio, su sua richiesta, e l'aveva alta.
lui non ha sintomi, è anziano ma è completamente autonomo. Noto il viso più arrossato la sera, penso proprio a causa della pressione.
Questo pomeriggio aveva 199-85 di pressione. Nessuna preoccupazione o stati emotivi che potessero giustificare una causa esterna. Lui sta benissimo, senza alcun sintomo.
Il cardiologo mi ha consigliato di aumentare il procaptan, una pasticca la mattina e mezza il primo pomeriggio e valutare l'andamento.
Ho notato un aumento delle extrasistole con la pressione alta, ma non gli ho dato importanza.
Il punto è questo: è chiaro che è la pressione il primo problema da risolvere.
Le fibrillazioni possono andare e venire per via della sua età, ma anche la pressione alta le può provocare.
Però mi sto chiedendo se sia il caso di fargli fare ulteriori accertamenti per vedere se possa esserci anche un'altra causa.
Mi spiego: inizialmente il cardiologo gli aveva chiesto se aveva problemi di tiroide. Lui non credo ne abbia, le analisi del sangue erano giuste, ma sua madre li aveva: aveva il gozzo ed era stata anche operata negli anni '50 (unica superstite all'intervento nella sua camerata d'ospedale, tra l'altro. Erano altri tempi).
In questo senso non sono stati fatti grandi accertamenti e il cardiologo non li ha richiesti.
Gli unici esami che ha fatto recentemente sono elettrocardiogrammi ed ecocardiogrammi.
E le analisi del sangue, anche se non molto approfondite.
Pur nei limiti del consulto telematico, ritiene sia il caso di fare qualche accertamento in più?
La ringrazio in anticipo per la pazienza e la cortesia e cordialmente le auguro una buona serata.
Per cio' che riguarda i valori pressori conviene aumentare il dosaggio dell' Ace inibitore o sostiuirlo con uno a maggiore durata di azione oppure passare ad un sartano (ad esempio valsartan che ha anche attivita antiaritmica nota)
Per cio' che riguarda il ritmo le ho gia' espèosto piu' volte la mia opinione
cordialita
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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