È il caso di cominciare con le statine?
Buongiorno,
chi scrive è un uomo di 48 anni, alto 181, peso 76 kg.
Come altri non riesco a formularmi un'opinione chiara per il mio caso specifico che mi permetta di superare un significativo scetticismo all'avvio dell'assunzione di statine.
Ecco la storia recente.
Ad una predonazione AVIS di inizio ottobre riscontro (dopo un'estate di bagordi a tavola in frequenti cene fuori):
COLESTEROLO TOTALE 289, 0 mg/dL
Comincio una drastica revisione della dieta, introducendo fra le altre cose pure mezzo bicchiere di vino rosso ai pasti principali.
Quindi nella prima meta' di novembre faccio esami specifici:
COLESTEROLO TOTALE 257, 0 mg/dL
COLESTEROLO HDL 50, 0 mg/dL
TRIGLICERIDI 116, 0 mg/dL
(la formula di Friedewald suggerisce quindi un LDL 183, 8)
Evidentemente non bastando la dieta, da allora ricomincio a prendere Armolipid Plus (l'avevo fatto per alcuni anni in precedenza, poi interrotto un paio d'anni fa), mentre da molti anni prendo 2 capsule di ESI Omega 3 al dì.
E siccome Armolipid Plus contiene Monacolina K, visto che corro regolarmente 3 volte a settimana, aggiungo anche 1 capsula di Dinamic Plus (Coenzima Q10) al giorno per evitare problemi muscolari.
E per onestà rilasso di nuovo un pochino la dieta (non sono sovrappeso e faccio attività fisica, vorrei non negarmi qualche piccolo piacere entro limiti di decenza).
Quindi l'altro ieri ho ripetuto gli esami:
COLESTEROLO TOTALE 204, 0 mg/dL
COLESTEROLO HDL 51, 0 mg/dL
COLESTEROLO LDL 145, 0 mg/dL (Friedewald darebbe 137, 2, ma tant'è)
TRIGLICERIDI 79, 0 mg/dL
Evidente miglioramento, ma non basta.
Da tempo il medico di base suggerisce assunzione di statine seppur a minimo dosaggio.
Dunque, aggiungendo a quanto sopra che non sono a conoscenza di altri fattori di rischio, e che da alcuni anni ormai lotto con determinazione contro decenni di totale sedentarietà e lavoro d'ufficio con la corsa, in media 50-60 minuti per volta (prevalentemente a bassa intensità), ecco il mio dubbio: mi sembra di capire che cominciare ad abituare il corpo con le statine significhi una scelta più o meno irreversibile per il resto della vita (in termini di perdita di benefici e/o aumentati rischi), cosa sarebbe più saggio fare?
Continuare con Armolipid (che comunque contiene una simil-statina, forse scientificamente ancora non altrettanto approfonditamente studiata quanto le classiche statine) e vedere come va, o cominciare con 5mg di Rosuvastatina come consigliato dal medico?
Sono perplesso per via dei potenziali effetti collaterali a medio/lungo termine come es.
insufficienza renale di cui ho letto in qualche studio ieri sera (più direttamente connessi all'uso di statine ad alta intensità come la rosuvastatina, ma da incompetente in medicina non capisco bene quanto valga anche per dosaggi minimi).
So che il mio medico di base è un riferimento, gliene riconosco il ruolo, ma per mestiere sono abituato a studiare e raccogliere informazioni da più fonti e formulare sempre una mia opinione quanto più informata possibile.
chi scrive è un uomo di 48 anni, alto 181, peso 76 kg.
Come altri non riesco a formularmi un'opinione chiara per il mio caso specifico che mi permetta di superare un significativo scetticismo all'avvio dell'assunzione di statine.
Ecco la storia recente.
Ad una predonazione AVIS di inizio ottobre riscontro (dopo un'estate di bagordi a tavola in frequenti cene fuori):
COLESTEROLO TOTALE 289, 0 mg/dL
Comincio una drastica revisione della dieta, introducendo fra le altre cose pure mezzo bicchiere di vino rosso ai pasti principali.
Quindi nella prima meta' di novembre faccio esami specifici:
COLESTEROLO TOTALE 257, 0 mg/dL
COLESTEROLO HDL 50, 0 mg/dL
TRIGLICERIDI 116, 0 mg/dL
(la formula di Friedewald suggerisce quindi un LDL 183, 8)
Evidentemente non bastando la dieta, da allora ricomincio a prendere Armolipid Plus (l'avevo fatto per alcuni anni in precedenza, poi interrotto un paio d'anni fa), mentre da molti anni prendo 2 capsule di ESI Omega 3 al dì.
E siccome Armolipid Plus contiene Monacolina K, visto che corro regolarmente 3 volte a settimana, aggiungo anche 1 capsula di Dinamic Plus (Coenzima Q10) al giorno per evitare problemi muscolari.
E per onestà rilasso di nuovo un pochino la dieta (non sono sovrappeso e faccio attività fisica, vorrei non negarmi qualche piccolo piacere entro limiti di decenza).
Quindi l'altro ieri ho ripetuto gli esami:
COLESTEROLO TOTALE 204, 0 mg/dL
COLESTEROLO HDL 51, 0 mg/dL
COLESTEROLO LDL 145, 0 mg/dL (Friedewald darebbe 137, 2, ma tant'è)
TRIGLICERIDI 79, 0 mg/dL
Evidente miglioramento, ma non basta.
Da tempo il medico di base suggerisce assunzione di statine seppur a minimo dosaggio.
Dunque, aggiungendo a quanto sopra che non sono a conoscenza di altri fattori di rischio, e che da alcuni anni ormai lotto con determinazione contro decenni di totale sedentarietà e lavoro d'ufficio con la corsa, in media 50-60 minuti per volta (prevalentemente a bassa intensità), ecco il mio dubbio: mi sembra di capire che cominciare ad abituare il corpo con le statine significhi una scelta più o meno irreversibile per il resto della vita (in termini di perdita di benefici e/o aumentati rischi), cosa sarebbe più saggio fare?
Continuare con Armolipid (che comunque contiene una simil-statina, forse scientificamente ancora non altrettanto approfonditamente studiata quanto le classiche statine) e vedere come va, o cominciare con 5mg di Rosuvastatina come consigliato dal medico?
Sono perplesso per via dei potenziali effetti collaterali a medio/lungo termine come es.
insufficienza renale di cui ho letto in qualche studio ieri sera (più direttamente connessi all'uso di statine ad alta intensità come la rosuvastatina, ma da incompetente in medicina non capisco bene quanto valga anche per dosaggi minimi).
So che il mio medico di base è un riferimento, gliene riconosco il ruolo, ma per mestiere sono abituato a studiare e raccogliere informazioni da più fonti e formulare sempre una mia opinione quanto più informata possibile.
[#1]
Ritengo che nel suo caso 5-10 mg di rosuvastatina le sarebbero molto utili
cecchini
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie dottore per la tempestività e la cortesia.
Stavo in effetti editando la domanda avendo dimenticato di aggiungere un potenziale fattore di rischio immagino: nonna e 3 zii su 3 paterni tutti diabetici, ma non mio padre 84enne e (grazie a Dio) sembra ancora, finora, neanche io né mia sorella (53enne). E' rilevante?
Non ho ancora letto a sufficienza del potenziale effetto "diabetogeno" delle statine per formulare un'opinione sufficiente al punto da tramutarsi, al caso, in altro dubbio poichè devo confessare una paura non trascurabile del diabete visti gli effetti che ho potuto osservare sui miei cari. Ma qualunque opinione possa farmi, non sara' mai quella di un medico, ancor piu' specialista, per cui le chiedo un parere anche in merito a questo ulteriore aspetto.
Stavo in effetti editando la domanda avendo dimenticato di aggiungere un potenziale fattore di rischio immagino: nonna e 3 zii su 3 paterni tutti diabetici, ma non mio padre 84enne e (grazie a Dio) sembra ancora, finora, neanche io né mia sorella (53enne). E' rilevante?
Non ho ancora letto a sufficienza del potenziale effetto "diabetogeno" delle statine per formulare un'opinione sufficiente al punto da tramutarsi, al caso, in altro dubbio poichè devo confessare una paura non trascurabile del diabete visti gli effetti che ho potuto osservare sui miei cari. Ma qualunque opinione possa farmi, non sara' mai quella di un medico, ancor piu' specialista, per cui le chiedo un parere anche in merito a questo ulteriore aspetto.
[#3]
Guardi ho somministratoanche rosuvastatina a mia figlia maggiore (40 annI)
FAccia come crede
cecchini
FAccia come crede
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#4]
Utente
Non sono sicuro di comprendere dottore. Non mettevo minimamente in dubbio la bontà del suo consiglio. Mi permettevo di aggiungere un dato che avevo trascurato prima e le chiedevo quindi se questo mutasse in qualche modo il consiglio stesso. Io naturalmente non conosco la storia di sua figlia e in generale di fattori di rischio familiari, e d'altro canto non sarei neanche lontanamente in grado di fare qualunque valutazione a riguardo, ecco perché chiedevo a lei.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.3k visite dal 17/01/2024.
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