Tps e possibile ansia
Buongiorno dottori,
Sono una ragazza di 26 anni ho una vita sedentaria, lavoro part time e studio e due settimane fa ho avuto il covid.
Ho un alopecia areata in sede nucale che sto curando con clobetasolo isdin, kestine lio, rogenol e di base 50.000 ogni lunedì.
La notte del 27 dicembre mi sveglio all’improvviso durante la notte con i battiti cardiaci a 160 bpm che andavano aumentando con un picco massimo di 182 bpm.
Arrivo al pronto soccorso mi fanno l’ecg e rilevano una tachicardia parossistica sopraventricolare, da premettere che la sera prima di andare a dormire ero molto agitata ed ebbi un attacco di panico, per di più mi coricai con lo stomaco molto pieno.
Dal prelievo del sangue nessuna anomalia solo lieve variazione dei linfociti perché ho appena avuto il covid.
Il cardiologo di turno al pronto soccorso mi visita e ricollega tutto ad un attacco di panico, io soffro moltissimo di ansia.
Mi consiglia integratori a base di biancospino.
Questa notte di nuovo, mi sveglio battiti a 158 bpm vado nel panico più totale però noto dei sintomi che altra volta non avevo notato, ma che c’erano ovvero: tremori che si calmano se metto le mani sotto l’acqua calda, urgente bisogno di defecare come quando sale la forte ansia.
Per il resto respiro normalmente, non ho dolori al petto, la sensazione è quella di aver appena finito un’attività fisica senza fiatone però.
Ora, secondo voi andrebbe approfondita la cosa?
Dovrei recarmi da un altro cardiologo che mi dia l’holter?
Aggiungo che mio padre estremo fumatore ha avuto un infarto e ricostruito due arterie poiché ostruite.
Io non fumo ne ho una dieta sbilanciata, mangio tutto.
Vi ringrazio anticipatamente per l’attenzione.
Sono una ragazza di 26 anni ho una vita sedentaria, lavoro part time e studio e due settimane fa ho avuto il covid.
Ho un alopecia areata in sede nucale che sto curando con clobetasolo isdin, kestine lio, rogenol e di base 50.000 ogni lunedì.
La notte del 27 dicembre mi sveglio all’improvviso durante la notte con i battiti cardiaci a 160 bpm che andavano aumentando con un picco massimo di 182 bpm.
Arrivo al pronto soccorso mi fanno l’ecg e rilevano una tachicardia parossistica sopraventricolare, da premettere che la sera prima di andare a dormire ero molto agitata ed ebbi un attacco di panico, per di più mi coricai con lo stomaco molto pieno.
Dal prelievo del sangue nessuna anomalia solo lieve variazione dei linfociti perché ho appena avuto il covid.
Il cardiologo di turno al pronto soccorso mi visita e ricollega tutto ad un attacco di panico, io soffro moltissimo di ansia.
Mi consiglia integratori a base di biancospino.
Questa notte di nuovo, mi sveglio battiti a 158 bpm vado nel panico più totale però noto dei sintomi che altra volta non avevo notato, ma che c’erano ovvero: tremori che si calmano se metto le mani sotto l’acqua calda, urgente bisogno di defecare come quando sale la forte ansia.
Per il resto respiro normalmente, non ho dolori al petto, la sensazione è quella di aver appena finito un’attività fisica senza fiatone però.
Ora, secondo voi andrebbe approfondita la cosa?
Dovrei recarmi da un altro cardiologo che mi dia l’holter?
Aggiungo che mio padre estremo fumatore ha avuto un infarto e ricostruito due arterie poiché ostruite.
Io non fumo ne ho una dieta sbilanciata, mangio tutto.
Vi ringrazio anticipatamente per l’attenzione.
[#1]
Simlei na una indicazione ad un holter che un ecocolordoppler,cardiaco,
Se tali,episodi di TpSv fossero confermati e registrati dovrebbe eseguire uno studio elettrofisiologico ed un tentativo di anziane
cordialita
cecchini
Se tali,episodi di TpSv fossero confermati e registrati dovrebbe eseguire uno studio elettrofisiologico ed un tentativo di anziane
cordialita
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.1k visite dal 01/01/2024.
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