Esiti valvuloplastica mitralica

Gentissimi dottori,
Ho subito un intervento di ricostruzione valvolare mitralica con 8 corde artificiali e annuloplastica in pericardio autologo il 26 febbraio 2008. L'uluomo ecodoppler del 29 luglio ha evidenziato un alterato rilasciamento del VS e una minima diastasi dei foglietti pericardici, con atrio sx lievemente dilatato (42mm) e funzione sistolica lievemente ridotta 53%, quando nei precedenti ecografie tutto andava a gonfie vele con FE sup 60%. Ma la pressione è buona e anche i battiti non sono alti.
Chiedo se è corretto non assumere farmaci e se l'alterato rilasciamento del VS è un postumo dell'intervento che dovrebbe col tempo passare
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209
Gentile utente, il referto ecocardiografico da lei riportato è tutto sommato compatibile con una buona ripresa e funzionalità cardiaca post-intervento e le lievi alterazioni riscontrate in effetti possono anche non essere passibili di una iniziale terapia farmacologica, se i parametri clinici lo consentono. Tale inquadramento terapeutico va ovviamente inquadrato in un contesto clinico che solo il collega che la segue può effettivamente esserne a conoscenza e deliberare al merito. Rimanga perciò sotto controllo, e stia pure sereno.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

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Utente
Utente
Caro dott. Lei dice di stare sereno, ma non mi chiarisce un punto (forse perchè sono un po' duro...): è l'alterato rilasciamento del VS ad aver abbassato la frazione di eiezione? Perchè è comparso a distanza di un anno dall'intervento,forse collegato alla dissenergia settale post-cardiotomica? L'uso di betabloccanti o ace-inibitori migliora il funzionamento cardiaco e la tenuta della valvola ricostruita?
Ringrazio cordilamente il dr.Martino per il consulto offertomi e di ciò che vorrà aggiungere?
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209
Gentile utente, come già le ho specificato, la terapia farmacologica va adeguata alle sue condizioni cliniche e ad alcuni parametri strumentali, cosa a me non nota e che quindi non mi permette di dirle se un tale farmaco può essere o meno utile al suo caso. Per quanto riguarda l'alterato rilasciamento del ventricolo sinistro, è quest'ultimo una condizione spesso legata al semplice invecchiamento del cuore e di comune osservazione nella popolazione ultracinquantenne ma non determina certo una riduzione della frazione d'eiezione, che è comunque buona visto il tipo di intervento cui è stato sottoposto.
Saluti
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Utente
Utente
Gentilissomo dott.Martino, la ringrazio per avermi chiarito un punto.
Resta pur sempre il fatto che la mia età anagrafica è di 45 anni e che nel primo anno trascorso dall'intervento la mia frazione d'eiezione è risalita da 50% a oltre 60%. Per tale ragione temo che ci sia qualcosa che non sta funzionando bene, nonostante i valori pressori siano buoni e i battiti al minuto del cuore a riposo si aggirano per lo più tra 70 e 90 con un lieve ritardo di conduzione intraventricolare (ECG del 5 ago.)
La ringrazio nuovamente.
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Utente
Utente
In aggiunta al messaggio precedente, estendo l'invito a rispondere a tutti i medici cardiologi online, ringraziandoli anticipatamente.
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