Ritardi di conduzione intraventricolare bilaterale durante tachicardia, preoccupante?

Da circa 6 settimane soffro di sporadici episodi di tachicardie a riposo (in alcuni casi anche 180 bpm), che si risolvono da soli in pochi secondi o minuti.
Una possibile causa pare sia una appena diagosticata ernia iatale (piccola, 2 cm), anche perché gli episodi spesso (ma non sempre) seguivano pasti abbondanti con fastidi di stomaco o sforzo fisico.
In questo periodo ho comunque fatto analisi del sangue, visita cardiologica con ecg e e ecocardiogramma, che non hanno evidenziato problemi.
Ho appena fatto un holter 24h che, però, evidenzia alcune cose: spiccata bradicardia sinusale nelle ore notturne (f. v. media: 60/minuto; f. v. minima: 36/minuto); evidenza, alle basse frequenze sinusali, di modesto ritardo di conduzione intraventricolare destro e, alle alte frequenze sinusali, di ritardo di conduzione intraventricolare bilaterale (EASX + BBDX), Heart Rate Variability aumentata per l'età: RMSSD 68 msecondi; SDNN 298 msecondi; pNN50 34%.

Vi sono eventuali motivi di preoccupazione?
È possibile che le tachicardie non siano quindi correlate all'ernia ma a un problema di conduzione cardiaca?
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Eseguirei un test da sforzo massimale perche' tali disturbi di conduzione sono tecnicamente poco affidabili in corso di Holter. Era un Holter a 12 canali?

Se vuole mi puo' inviare il tracciato via mail purche completo dei dati anagrafici e del timbro della struttura presso la quale e' stato effettuato altrimenti, per motivi medico legali non poso refertarlo.
FAccia per cortesia riferimento al post in questione...
mail: cecchinicuore@gmail.com

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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