93 anni, anticoagulante
Buongiorno dottori
mio padre, 93 anni, in gamba e autonomo per quanto possibile, infarto a 83 anni con 4 stent, portatore di catetere vescicale per IPB, pochi giorni fa si è sentito male (dolore al petto).
Dall'ospedale l'hanno dimesso dopo mezza giornata e controllo cardiologico con lo specialista.
Diagnosi: fibrillazione atriale parossistica (al mattino) ma ritmo sinusale al pomeriggio senza alcun trattamento.
Premetto che ha la brutta abitudine di gestire le terapie farmacologiche a suo giudizio: per esempio per il cuore negli ultimi anni non prendeva più nulla, tranne cardicor a fasi alterne.
Nonostante le spiegazioni, non c'è stato verso di fargli capire la pericolosità.
Secondo lui, se prende un antibiotico per IVU (ovviamente frequenti) non può interferire con altri farmaci.
Premetto inoltre che ha spesso sangue nelle urine, causa catetere, e anche in precedenza da un paio d'anni, si riscontra emoglobina bassa per probabile sanguinamento da qualche parte, ma dove non si sa perché gli esami.
piu comuni e idonei per età non hanno dato riscontro.
Periodicamente assume ferro e risale a 11 o anche 12 di emoglobina.
Ora.
A seguito di FA ha ripreso con costanza (speriamo) il Cardicor.
Causa ematuria in atto post cambio catetere, non ha ancora iniziato anticoagulante orale consigliato dall'ospedale (lixiana 30).
Proprio riguardo l'anticoagulante sono preoccupata, considerato che lui ha già problemi di anemia e sanguinamenti.
So che l'antiaggregante ha un altro meccanismo e anche una ridotta efficacia rispetto all'anticoagulante per il rischio tromboembolico, ma data l'età non potrebbe considerarsi un compromesso accettabile?
Mio padre è alto circa 160 cm e pesa meno di 50 chili, con insufficienza renale lieve.
Assetto lipidico nella norma, BPCO.
È attivo, esce, guida e si occupa di sé autonomamente
Grazie!
mio padre, 93 anni, in gamba e autonomo per quanto possibile, infarto a 83 anni con 4 stent, portatore di catetere vescicale per IPB, pochi giorni fa si è sentito male (dolore al petto).
Dall'ospedale l'hanno dimesso dopo mezza giornata e controllo cardiologico con lo specialista.
Diagnosi: fibrillazione atriale parossistica (al mattino) ma ritmo sinusale al pomeriggio senza alcun trattamento.
Premetto che ha la brutta abitudine di gestire le terapie farmacologiche a suo giudizio: per esempio per il cuore negli ultimi anni non prendeva più nulla, tranne cardicor a fasi alterne.
Nonostante le spiegazioni, non c'è stato verso di fargli capire la pericolosità.
Secondo lui, se prende un antibiotico per IVU (ovviamente frequenti) non può interferire con altri farmaci.
Premetto inoltre che ha spesso sangue nelle urine, causa catetere, e anche in precedenza da un paio d'anni, si riscontra emoglobina bassa per probabile sanguinamento da qualche parte, ma dove non si sa perché gli esami.
piu comuni e idonei per età non hanno dato riscontro.
Periodicamente assume ferro e risale a 11 o anche 12 di emoglobina.
Ora.
A seguito di FA ha ripreso con costanza (speriamo) il Cardicor.
Causa ematuria in atto post cambio catetere, non ha ancora iniziato anticoagulante orale consigliato dall'ospedale (lixiana 30).
Proprio riguardo l'anticoagulante sono preoccupata, considerato che lui ha già problemi di anemia e sanguinamenti.
So che l'antiaggregante ha un altro meccanismo e anche una ridotta efficacia rispetto all'anticoagulante per il rischio tromboembolico, ma data l'età non potrebbe considerarsi un compromesso accettabile?
Mio padre è alto circa 160 cm e pesa meno di 50 chili, con insufficienza renale lieve.
Assetto lipidico nella norma, BPCO.
È attivo, esce, guida e si occupa di sé autonomamente
Grazie!
[#1]
Il rischio tromboembolico e' molto maggiore di quello emorragico, proseguirei con l'anticoagulante e l'antiaggregante non protegge nei confrontoi delle tromboembolie da f.a.
cordialita
cecchini
cordialita
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#3]
BEH se vuole morire male é una sua scelta
Un caro saluto
Cecchini
Un caro saluto
Cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 15/11/2023.
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