Picchi tachicardici molto alti
Salve gentili Dottori,
Riprovo per l’ennesima volta a scrivere sul forum perché sono disperata.
Ho 28 anni e quest anno sono stata ricoverata 3 volte in 6 mesi per picchi tachicardici a 180 circa.
La tachicardia tendeva a salire all’improvviso per poi fare una sorta di sali-scendi tenendosi su valori alti per poi rientrare sui 100 battiti a riposo circa.
Fatte moltissime analisi del sangue, molti elettrocardiogrammi, un ecocardiogramma, due holter e nessuno sapeva dirmi nulla solo che io soffrivo di tachicardia ma non si sa il perché.
Premetto che io ho passato un brutto periodo in cui piangevo sempre PRIMA di avere problemi di tachicardia.
A seguito di questo periodo una psichiatra mi ha prescritto 300g di Depakin e Citalopram gocce.
Io sono ipersensibile ad alcuni farmaci e il Citalopram è stato scalato dopo un mese per via degli effetti collaterali gravi (non riuscivo più a stare in piedi).
Il Depakin lo prendevo con tranquillità fino al momento in cui è diventato evidente che mi desse molti problemi di digestione (io sto cercando di prendere peso e continuavo ad avere diarree o stipsi alternate senza capire perché) poi perdita di capelli e agitazione interna molto più di prima.
L’ultimo cardiologo che mi ha visitato ha detto di tentare di sospendere il Depakin perché avendo io molti anni fa avuto tachicardia causata da altri psicofarmaci ha detto che c’era una remota possibilità che il Depakin potesse farmi peggio.
I primi giorni di riduzione sembrava andare alla grande, la tachicardia era sempre minore ma dopo la sospensione ho avuto un altro picco tachicardico, finita in PS, con annessi conati di vomito che a volte portavano a vomito a volte no, extrasistole (che non avevo mai percepito prima) e di nuovo problemi di digestione.
La tachicardia per un giorno intero è stata sui 130/150 fino alla sera!
Di nuovo non avevano idea del motivo ma hanno escluso il panico vista la durata della tachicardia.
Il mio medico di base che già sapeva la situazione mi ha consigliato Lobivon 1/4 la mattina e in ospedale hanno detto che forse era il caso ma loro non volevano comunque darmi nulla.
Allora sono tornata a casa e ho iniziato la terapia di 1/4 Lobivon.
Ho due domande: PERCHÉ NESSUNO SA DA COSA DERIVA LA MIA TACHICARDIA?
Unica spiegazione plausibile fornita era che potesse essere un’astinenza indotta dal Depakin ma tutti continuavano a sottolineare quanto fosse improbabile.
E la seconda domanda: visto che nessun cardiologo voleva mai prescrivermi il betabloccante, se la situazione inizia a risolversi, dovrò sospenderlo?
O meglio POTRÒ mai sospenderlo?
Perché erano così restii a prescriverlo?
Comunque per adesso la situazione sembra leggermente migliorata con Lobivon, e no da psichiatri non ci torno perché è la seconda volta che tento e riescono a farmi stare PEGGIO.
A questo punto mi faccio due pianti e continuo la mia vita così com è.
E vorrei vedere a chi è che non viene un poco di ansia al 3zo ricovero SENZA RISPOSTE.
Riprovo per l’ennesima volta a scrivere sul forum perché sono disperata.
Ho 28 anni e quest anno sono stata ricoverata 3 volte in 6 mesi per picchi tachicardici a 180 circa.
La tachicardia tendeva a salire all’improvviso per poi fare una sorta di sali-scendi tenendosi su valori alti per poi rientrare sui 100 battiti a riposo circa.
Fatte moltissime analisi del sangue, molti elettrocardiogrammi, un ecocardiogramma, due holter e nessuno sapeva dirmi nulla solo che io soffrivo di tachicardia ma non si sa il perché.
Premetto che io ho passato un brutto periodo in cui piangevo sempre PRIMA di avere problemi di tachicardia.
A seguito di questo periodo una psichiatra mi ha prescritto 300g di Depakin e Citalopram gocce.
Io sono ipersensibile ad alcuni farmaci e il Citalopram è stato scalato dopo un mese per via degli effetti collaterali gravi (non riuscivo più a stare in piedi).
Il Depakin lo prendevo con tranquillità fino al momento in cui è diventato evidente che mi desse molti problemi di digestione (io sto cercando di prendere peso e continuavo ad avere diarree o stipsi alternate senza capire perché) poi perdita di capelli e agitazione interna molto più di prima.
L’ultimo cardiologo che mi ha visitato ha detto di tentare di sospendere il Depakin perché avendo io molti anni fa avuto tachicardia causata da altri psicofarmaci ha detto che c’era una remota possibilità che il Depakin potesse farmi peggio.
I primi giorni di riduzione sembrava andare alla grande, la tachicardia era sempre minore ma dopo la sospensione ho avuto un altro picco tachicardico, finita in PS, con annessi conati di vomito che a volte portavano a vomito a volte no, extrasistole (che non avevo mai percepito prima) e di nuovo problemi di digestione.
La tachicardia per un giorno intero è stata sui 130/150 fino alla sera!
Di nuovo non avevano idea del motivo ma hanno escluso il panico vista la durata della tachicardia.
Il mio medico di base che già sapeva la situazione mi ha consigliato Lobivon 1/4 la mattina e in ospedale hanno detto che forse era il caso ma loro non volevano comunque darmi nulla.
Allora sono tornata a casa e ho iniziato la terapia di 1/4 Lobivon.
Ho due domande: PERCHÉ NESSUNO SA DA COSA DERIVA LA MIA TACHICARDIA?
Unica spiegazione plausibile fornita era che potesse essere un’astinenza indotta dal Depakin ma tutti continuavano a sottolineare quanto fosse improbabile.
E la seconda domanda: visto che nessun cardiologo voleva mai prescrivermi il betabloccante, se la situazione inizia a risolversi, dovrò sospenderlo?
O meglio POTRÒ mai sospenderlo?
Perché erano così restii a prescriverlo?
Comunque per adesso la situazione sembra leggermente migliorata con Lobivon, e no da psichiatri non ci torno perché è la seconda volta che tento e riescono a farmi stare PEGGIO.
A questo punto mi faccio due pianti e continuo la mia vita così com è.
E vorrei vedere a chi è che non viene un poco di ansia al 3zo ricovero SENZA RISPOSTE.
[#1]
Sinceramente io le avrei prescritto un beta bloccante sin dall inziomagari una molecola diversa al nebivololo
Ovviamente lei ha una notevole componente ansiosa deducibiledacio che scrive e dacome scrive
Controlli comunque gli ormoni tiroidei e prosegua con i beta bloccanti del tutto sicuri anche per secoli
Arrivederci
Ovviamente lei ha una notevole componente ansiosa deducibiledacio che scrive e dacome scrive
Controlli comunque gli ormoni tiroidei e prosegua con i beta bloccanti del tutto sicuri anche per secoli
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Dr. Cecchini la ringrazio molto per la risposta!
Tutti i controlli della tiroide sono già stati eseguiti.
Anche numerose analisi del sangue da cui non risultano carenze nè anomalie. Tutti i valori sono nella norma.
Mi dica perché non ritiene adatto il nebivololo?
Dalle visite cardiologiche è sempre risultato che io avessi un cuore ben funzionante.
Le confermo che ho una componente ansiosa si, ma leggera, ho vissuto una vita normalissima senza psicofarmaci (che infatti avevano peggiorato il mio stato generale anche a detta del mio fidanzato che vive con me).
Mia madre ha insistito molto per farmi prescrivere farmaci, si è recata personalmente in sede dal mio psichiatra appositamente per questo.
Tutti i controlli della tiroide sono già stati eseguiti.
Anche numerose analisi del sangue da cui non risultano carenze nè anomalie. Tutti i valori sono nella norma.
Mi dica perché non ritiene adatto il nebivololo?
Dalle visite cardiologiche è sempre risultato che io avessi un cuore ben funzionante.
Le confermo che ho una componente ansiosa si, ma leggera, ho vissuto una vita normalissima senza psicofarmaci (che infatti avevano peggiorato il mio stato generale anche a detta del mio fidanzato che vive con me).
Mia madre ha insistito molto per farmi prescrivere farmaci, si è recata personalmente in sede dal mio psichiatra appositamente per questo.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 08/11/2023.
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