Fibrillazione atriale ad alta frequenza ventricolare
Gentili Dottori, mia madre, il giorno 15 agosto u.s., a seguito di forti giramenti di testa, vertigini e palpitazioni, è stata ricoverata presso il reparto di cardiologia dell'ospedale del mio paese, la degenza è durata 4 giorni, di cui 2 in terapia intensiva. La diagnosi è stata la seguente:
<<fibrillazione atriale ad alta frequenza ventricolare (1° episodio) in cardiopatia sclerotica. Vertigini... benigne. Lombalgia in portatrice di spondilolistesi. Artrosi cervicale. Pregressa isterectomia totale. Cardioconversione farmacologica dell'aritmia. (Allergica a Ciproxin, Augmentin, Tachipirina, Cortisone)>>
Ovviamente, non posso allegare i tabulati degli esami svolti durante la degenza, ma da ciò che mi hanno detto i medici, risulterebbero tutti negativi, per cui sono state escluse altre patologie cardiache.
La terapia prescritta consiste in:
1) Lanoxin 0,250 1 cpr/die;
2) Antra 1 cpr h. 8.00 a digiuno;
3) Clexane 4000 1 fiala sotto cute 2 volte al giorno per 20 giorni.
4) Tra 15 gg. eseguire digossinemia. Eseguire ECG periodici e controlli cardiologici.
Tanto precisato, vorrei sapere:
1) l'Antra, poichè non specificato, è preferibile da 10 o da 20 mg.?
2) 40 iniezioni di Clexane, oltre quelle già fatte in ospedale (circa una decina), non sono eccessive ? Con conseguente aumento del rischio di eventuali emorragie ? (Oggi abbiamo rilevato una piccola macchia di sangue sul cuscino: non saprei dire se gengivale, lei dice che potrebbe derivare dall'orecchio, che, però, visionato con l'aiuto di una lampadina tascabile, sembra pulito);
3) A causa della spondilolistesi, mia madre soffre anche di dolori alla schiena e agli arti inferiori, dolori per i quali assumeva farmaci (tipo FORTILASE) e antidolorifici in genere, che ora non può più assumere a causa della terapia di cui sopra: come poter rimediare ?
4) Poichè è ansiosa e giù di morale, quale blando ansiolitico potrebbe assumere senza che interferisca con la predetta terapia ?
5) In generale, cosa ne pensate della terapia e della situazione oggetto della presente ?
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte che,cortesemente, vorrete darmi.
<<fibrillazione atriale ad alta frequenza ventricolare (1° episodio) in cardiopatia sclerotica. Vertigini... benigne. Lombalgia in portatrice di spondilolistesi. Artrosi cervicale. Pregressa isterectomia totale. Cardioconversione farmacologica dell'aritmia. (Allergica a Ciproxin, Augmentin, Tachipirina, Cortisone)>>
Ovviamente, non posso allegare i tabulati degli esami svolti durante la degenza, ma da ciò che mi hanno detto i medici, risulterebbero tutti negativi, per cui sono state escluse altre patologie cardiache.
La terapia prescritta consiste in:
1) Lanoxin 0,250 1 cpr/die;
2) Antra 1 cpr h. 8.00 a digiuno;
3) Clexane 4000 1 fiala sotto cute 2 volte al giorno per 20 giorni.
4) Tra 15 gg. eseguire digossinemia. Eseguire ECG periodici e controlli cardiologici.
Tanto precisato, vorrei sapere:
1) l'Antra, poichè non specificato, è preferibile da 10 o da 20 mg.?
2) 40 iniezioni di Clexane, oltre quelle già fatte in ospedale (circa una decina), non sono eccessive ? Con conseguente aumento del rischio di eventuali emorragie ? (Oggi abbiamo rilevato una piccola macchia di sangue sul cuscino: non saprei dire se gengivale, lei dice che potrebbe derivare dall'orecchio, che, però, visionato con l'aiuto di una lampadina tascabile, sembra pulito);
3) A causa della spondilolistesi, mia madre soffre anche di dolori alla schiena e agli arti inferiori, dolori per i quali assumeva farmaci (tipo FORTILASE) e antidolorifici in genere, che ora non può più assumere a causa della terapia di cui sopra: come poter rimediare ?
4) Poichè è ansiosa e giù di morale, quale blando ansiolitico potrebbe assumere senza che interferisca con la predetta terapia ?
5) In generale, cosa ne pensate della terapia e della situazione oggetto della presente ?
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte che,cortesemente, vorrete darmi.
[#1]
Gentile utente:
Il trattamento eseguito da sua madre opare ineccepibile per cui in ordine cerchero' di rispondere alle sue domande:
Una gastroprotezione (l'Antra) in un soggetto costretto ad eseguire terapia anticoagulante sotto cute (Clexane) è un buon consiglio per evitare sanguinamenti (magari per una gastrite non conosciuta). Il dosaggio dipende se sua mamma abbia avuto in passato disturbi gastrici. Se ne ha avuti meglio il dosaggio piu' alto, altrimenti il 10 mg va bene.
Il clexane è assolutamente da utilizzare (tenga presente che ci sono centri che preferiscono utilizzarlo per almeno 4 settimana dal ripristino del ritmo normale poichè il rischio di formazione all'interno di atri cardiaci fibrillanti è molto alto).
In effetti il rischio di potenziare l'effetto anticoagulante da parte di farmaci antidolorifici e antinfiammatori è alto, per cui sarebbero da evitare, ma se non è possibile esistono farmaci (quali l'buprofene e il paracetamolo che sono piu' indicati (pur mantenendo un relativo rischio di sanguinamenti.
Gli ansiolitici in genere non interferiscono e possono essere presi (con indicazione del curante ) senza particolari proclemi.
Spero di esserle stato di aiuto.
A disposizione per ulteriori consulti
Il trattamento eseguito da sua madre opare ineccepibile per cui in ordine cerchero' di rispondere alle sue domande:
Una gastroprotezione (l'Antra) in un soggetto costretto ad eseguire terapia anticoagulante sotto cute (Clexane) è un buon consiglio per evitare sanguinamenti (magari per una gastrite non conosciuta). Il dosaggio dipende se sua mamma abbia avuto in passato disturbi gastrici. Se ne ha avuti meglio il dosaggio piu' alto, altrimenti il 10 mg va bene.
Il clexane è assolutamente da utilizzare (tenga presente che ci sono centri che preferiscono utilizzarlo per almeno 4 settimana dal ripristino del ritmo normale poichè il rischio di formazione all'interno di atri cardiaci fibrillanti è molto alto).
In effetti il rischio di potenziare l'effetto anticoagulante da parte di farmaci antidolorifici e antinfiammatori è alto, per cui sarebbero da evitare, ma se non è possibile esistono farmaci (quali l'buprofene e il paracetamolo che sono piu' indicati (pur mantenendo un relativo rischio di sanguinamenti.
Gli ansiolitici in genere non interferiscono e possono essere presi (con indicazione del curante ) senza particolari proclemi.
Spero di esserle stato di aiuto.
A disposizione per ulteriori consulti
Massimo Tidu M.D.
Medico Specialista in Cardiologia
www.massimotidu.it
[#2]
Utente
Dottore, preliminarmente La devo ringraziare per la celerità della Sua risposta, poi volevo evidenziarLe che, dormendo sempre "faccia all'aria" per i problemi di spondilolistesi sopra richiamati, pare che il predetto sanguinamento provenga proprio dall'orecchio destro, potrebbe essere un effetto del CLEXANE 4000 ? Dovrei preoccuparmi ?
Inoltre, come vede la situazione a lungo termine ? Mia madre ha 62 anni, è probabile che la fibrillazione si ripresenti ? Una cura farmacologica a lungo termine potrebbe essere dannosa ? Cosa ne pensa dell'ablazione ?
I dolori che avverte potrebbero - inoltre - influire negativamente sul suo stato cardiaco ?
La ringrazio e la saluto cordialmente.
Inoltre, come vede la situazione a lungo termine ? Mia madre ha 62 anni, è probabile che la fibrillazione si ripresenti ? Una cura farmacologica a lungo termine potrebbe essere dannosa ? Cosa ne pensa dell'ablazione ?
I dolori che avverte potrebbero - inoltre - influire negativamente sul suo stato cardiaco ?
La ringrazio e la saluto cordialmente.
[#3]
Gentile utente:
Poichè il clexane è un anticoagulante il sangue dall'orecchio non è causato direttamente dal farmaco, ma il clexane impoedisce la formazione del coagulo cher potrebbe arrestare la perdita ematica.
Non sono in grado di diele se la fibrillazione atriale si possa ripresentare. Quello che posso consigliarle è di rimuovere tutte le causa che presipongono alla fibrillazione atriale (e che naturalmente siano rimuovibili) come per esempio la eventuale ipertensione, una possibile disfunzione tiroidea etc.
La cura a lungo termie è necessaria, per evitare che si ripresentino nuovi episodi (o meglio, per rendere meno probabile che tali episodi di ripresentino). Per quanto riguarda l'ablazione, essa va presa in considerazione in caso di episodi recidivanti non controllabile dalla etrapia farmacologica.
I dolori soprattutto se non sono acuti, non influenzano particolarmente la situazione cardiaca.
A disposizione per uletriori consulti
Poichè il clexane è un anticoagulante il sangue dall'orecchio non è causato direttamente dal farmaco, ma il clexane impoedisce la formazione del coagulo cher potrebbe arrestare la perdita ematica.
Non sono in grado di diele se la fibrillazione atriale si possa ripresentare. Quello che posso consigliarle è di rimuovere tutte le causa che presipongono alla fibrillazione atriale (e che naturalmente siano rimuovibili) come per esempio la eventuale ipertensione, una possibile disfunzione tiroidea etc.
La cura a lungo termie è necessaria, per evitare che si ripresentino nuovi episodi (o meglio, per rendere meno probabile che tali episodi di ripresentino). Per quanto riguarda l'ablazione, essa va presa in considerazione in caso di episodi recidivanti non controllabile dalla etrapia farmacologica.
I dolori soprattutto se non sono acuti, non influenzano particolarmente la situazione cardiaca.
A disposizione per uletriori consulti
[#4]
Utente
Gent.le Dottore, dagli esami eseguiti in ospedale, come sopra riferito, non sembra che ci siano problemi particolari che abbiano generato la fibrillazione, la cui origine, a detta dei medici ospedalieri, è aspecifica.
Non sembrano esserci in particolare nè ipertensione,nè disfunzioni tiroidee.
Anche avendo compreso il meccanismo da cui è scaturito il sanguinamento all'orecchio, torno a chiederLe se esso debba costituire motivo di preoccupazione con eventuale revisione del dosaggio di CLEXANE 4000.
Infine mi sembra di capire che a, Suo giudizio, sia i dolori che lo stato psicologico da essi causato non dovrebbero influire particolarmente sulla situazione cardiaca.
Non sembrano esserci in particolare nè ipertensione,nè disfunzioni tiroidee.
Anche avendo compreso il meccanismo da cui è scaturito il sanguinamento all'orecchio, torno a chiederLe se esso debba costituire motivo di preoccupazione con eventuale revisione del dosaggio di CLEXANE 4000.
Infine mi sembra di capire che a, Suo giudizio, sia i dolori che lo stato psicologico da essi causato non dovrebbero influire particolarmente sulla situazione cardiaca.
[#5]
Torno a dirle anch'io che il trattamento con clexane in fibrillazione atriale è necessario, per cui se il sanguinamento dell'orecchio non è devastante NON è motivo di preoccupazione. Il dosaggio anticoagulante di clexane e di 100 U/kg in duplice somministrazione (se la mamma pesa 40 Kg il dosaggio sarebbe 4000U x2), per cui c'e' anche la possibilità che il clexane sia sottodosato (per esempio se il peso fosse di 60 Kg allora il dosaggio dovrebbe essere di 6000 U x 2). Dovrebbe essere motivo di preoccupazione un' eventuale sospensione del clexane che esporrebbe sua mamma ad un importante rischio embolico.
Per i dolori ha capito correttamente.
A disposizione per ulteriori consulti
Per i dolori ha capito correttamente.
A disposizione per ulteriori consulti
[#6]
Utente
La ringrazio Dottore, ora ho capito benissimo, è stato chiarissimo.
Ma secondo Lei, la fibrillazione atriale è una patologia particolarmente pericolosa ?
Sa, sono un tipo molto ansioso, ho perso mio padre e mia madre è l'unica persona cara che mi rimane...Vederla così demoralizzata e sofferente per la patologia alla colonna vertebrale che già aveva ed ora anche per la fibrillazione, mi fa star molto male...
La ringrazio e mi scusi per lo sfogo, e per il largo abuso che sto facendo della Sua squisita disponibilità....
Ma secondo Lei, la fibrillazione atriale è una patologia particolarmente pericolosa ?
Sa, sono un tipo molto ansioso, ho perso mio padre e mia madre è l'unica persona cara che mi rimane...Vederla così demoralizzata e sofferente per la patologia alla colonna vertebrale che già aveva ed ora anche per la fibrillazione, mi fa star molto male...
La ringrazio e mi scusi per lo sfogo, e per il largo abuso che sto facendo della Sua squisita disponibilità....
[#9]
Utente
Caro Dottore, vorrei aggiornarLa sulla situazione di mia madre e chiederLe cosa ne pensa:
ieri ha finito il ciclo di Clexane, ora il cardiologo, dopo averla visitata,le ha prescritto ciò che segue:
1) Flupid 250 mg. - 1 cp. dopo pranzo per 3 mesi, controllando l'emocromo tra 1 e 3 mesi;
2)Lanoxin 025 - 1 cp. la mattina da lunedì a venerdì, controllando la digossinemia tra alcuni giorni (nota utente: controllo, alla data odierna, eseguito con risultato 0.30)e tra 2 mesi;
3) Sucralfin compresse o bustine in caso di gastralgia.
In particolare, vorrei chiederLe se non fosse il caso di usare, in luogo del Flupid (farmaco,come saprà, con diversi e anche gravi effetti collaterali), la c.d. cardioaspirina; il cardiologo dice che questo farmaco è più efficace e provoca meno problemi allo stomaco, oltre al fatto che il Flupid, sempre secondo il cardiologo, interagisce meno con farmaci antiinfiammatori (avendo mia madre, come sopra evidenziato, anche problemi di spondilolistesi, scogliosi, ecc.).
Infine, vorrei sapere, sia che usi il Flupid o la cardioaspirina, mia madre può assumere il Fortilase, da cui dice di trarre giovamento per i dolori alla schiena e agli arti inferiori ? Il Fortilase è un semplice integratore a base di Bromelina, enzima contenuto nell'estratto vegetale di gambo d'ananas, tuttavia, sul foglio illustrativo, è scritto che è controindicato in soggetti in trattamento con anticoagulanti.
In attesa di risposta, La ringrazio anticipatamente e La saluto con stima.
ieri ha finito il ciclo di Clexane, ora il cardiologo, dopo averla visitata,le ha prescritto ciò che segue:
1) Flupid 250 mg. - 1 cp. dopo pranzo per 3 mesi, controllando l'emocromo tra 1 e 3 mesi;
2)Lanoxin 025 - 1 cp. la mattina da lunedì a venerdì, controllando la digossinemia tra alcuni giorni (nota utente: controllo, alla data odierna, eseguito con risultato 0.30)e tra 2 mesi;
3) Sucralfin compresse o bustine in caso di gastralgia.
In particolare, vorrei chiederLe se non fosse il caso di usare, in luogo del Flupid (farmaco,come saprà, con diversi e anche gravi effetti collaterali), la c.d. cardioaspirina; il cardiologo dice che questo farmaco è più efficace e provoca meno problemi allo stomaco, oltre al fatto che il Flupid, sempre secondo il cardiologo, interagisce meno con farmaci antiinfiammatori (avendo mia madre, come sopra evidenziato, anche problemi di spondilolistesi, scogliosi, ecc.).
Infine, vorrei sapere, sia che usi il Flupid o la cardioaspirina, mia madre può assumere il Fortilase, da cui dice di trarre giovamento per i dolori alla schiena e agli arti inferiori ? Il Fortilase è un semplice integratore a base di Bromelina, enzima contenuto nell'estratto vegetale di gambo d'ananas, tuttavia, sul foglio illustrativo, è scritto che è controindicato in soggetti in trattamento con anticoagulanti.
In attesa di risposta, La ringrazio anticipatamente e La saluto con stima.
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Gentile utente.
l'uso della ticlopidina è indicato nel prevenire la formazione di trombi in soggetti con pregressi episodi di fibrillazione atriale e solitamente il dosaggio puo' anche essere piu' elevato (generalmente 250 mg due volte al giorno). Non conosco invece il fortilase e pertanto non posso esserle di aiuto per la seconda domanda.
Sicuramente se è controindicato in associazione con terapia anticoagulante orale, puo' aumentare il rischio di sanguinamenti in assocoazione con farmaci antiaggreganti come la ticlopidina.
A disposizione per ulteriori consulti
l'uso della ticlopidina è indicato nel prevenire la formazione di trombi in soggetti con pregressi episodi di fibrillazione atriale e solitamente il dosaggio puo' anche essere piu' elevato (generalmente 250 mg due volte al giorno). Non conosco invece il fortilase e pertanto non posso esserle di aiuto per la seconda domanda.
Sicuramente se è controindicato in associazione con terapia anticoagulante orale, puo' aumentare il rischio di sanguinamenti in assocoazione con farmaci antiaggreganti come la ticlopidina.
A disposizione per ulteriori consulti
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Gentile utente:
Mi scusi ma credo che lei stia girando intorno al problema cercando un medico che le dica di passare all'aspirina perchè per motivi a me sconosciuti "le sta antipatica la ticlopidina" (la quale invece per esenpio dà meno fastidio allo stomaco soprattutto in caso di assunzione contemporanea di antidolorifici) . Credo e lo ripeto che il trattamento di sua madre sia appropriato, se poi vuole a tutti i costi che le dica di passare alla cardioaspirina non lo faro'.
Mi spiace.
Saluti
Mi scusi ma credo che lei stia girando intorno al problema cercando un medico che le dica di passare all'aspirina perchè per motivi a me sconosciuti "le sta antipatica la ticlopidina" (la quale invece per esenpio dà meno fastidio allo stomaco soprattutto in caso di assunzione contemporanea di antidolorifici) . Credo e lo ripeto che il trattamento di sua madre sia appropriato, se poi vuole a tutti i costi che le dica di passare alla cardioaspirina non lo faro'.
Mi spiace.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 19.9k visite dal 22/08/2009.
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