Esito risonanza cardiaca - sospetta CMPD
le vorrei chiedere alcune cose in merito all'esito della risonanza di cui le allego i risultati.
Indicazione clinica: sospetta CMPD
Camera ventricolare sn di dimensioni aumentate (dtd 66mm) e spessori parietali conservati ove si eccetui la porzione apicale che mostra assottigliamento parietale
Ipertrabecolatura apicale e laterale mediodistale (rapporto NC/C inferiore a 2, 3isec Petersen e inferiore a 2sec Stacey)
Contrattilità globale ventricolare sn ridotta ipocinesia apicale e settale medio distale
Camera ventricolare dx lievemente dilatata a livello dell'afflusso (51mm) (efflusso 22mm) e contrattilità lievemente ridotta
Lo studio dopo mdc in fase tardiva non mostra LE parietali a carico dei ventricoli
VENTRICOLO SINISTRO:
FE 45%
VTD 250 ml (indicizzato 115 mm2)
VTS 137 ml (indicizzato 63 ml/m2)
VENTRICOLO DESTRO
FE 44%
VTD 207 ml (indicizzato 95 ml/m2)
VTS 116 ml (indicizzato 53 ml/m2)
Sono in attesa di essere contattato dalla struttura presso la quale venivo seguito.
Le domande che le vorrei porre sono:
1) Posso ritenermi ufficialmente affetto da cardiomiopatia dilatativa?
O ci sono altre patologie che possono suggerire un quadro simile?
2) C'è l'indicazione a eseguire ulteriori esami?
Test genetici?
Coronarografia?
Dopo il primo ecocardiogramma che feci l'anno scorso, mi sono sottoposto a un test da sforzo negativo (neanche un'extrasistole) e holter 24 ore (rilevate tre extrasistoli sopraventricolari).
E'opportuno che io ripeta questi esami?
3) Da un anno avverto dolori toracici quotidiani, che spesso si riflettono anche sulla schiena e che mi hanno sempre generato ansia.
Fino a quando la frazione di eiezione si è mantenuta al 53%, ero più o meno "tranquillo" e pensavo a un problema di stomaco.
Una eventuale cardiomiopatia dilatativa può esordire con questa tipologia di sintomi?
4) Che margine di errore c'è in una risonanza?
Mi sembra un quadro molto diverso rispetto alla risonanza che feci in una struttura diversa (sempre pubblica) e di cui se ritiene le posso allegare gli esiti
5) I dettagli "ridotta cinesia apicale", "Ipertrabecolatura apicale", "dilatazione a livello dell'afflusso" che significato hanno?
6) In attesa di iniziare una terapia devo fare assoluto riposo o posso fare camminate di un'ora al giorno?
Ho 33 anni e fino ad un anno fa facevo atletica... che vita mi aspetta?
So da tempo ormai che non tornerò a fare sport e me ne sono fatto una ragione.
Ma la situazione può migliorare?
La ringrazio per l'attenzione per il servizio che offrite.
Deve essere posto in una terapia farmacologica seria, eliminare il sale aggiunto nei cibi e camminare un'ora al giorno.
Cerchi di ridurre il peso, stia ovviamente lontano dal fumo.
Esegua un controllo ecografico ogni sei mesi.
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Mesi fa mi è stato riscontrato incidentalmente un lieve ipotiroidismo subclinico. Se lo iniziassi a trattare il metabolismo ne gioverebbe?
su indicazione del centro che mi segue ho fatto un holter 24 ore le cui conclusioni sono "Ritmo di base sinusale costante. Normali valori di frequenza cardiaca media. Normale conduzione atrio-ventricolare. Normale conduzione intra-ventricolare. Assenza di pause superiori a 2,5 secondi. Non evidenza di aritmie. QTc medio normale".
Ero in attesa dei risultati dell'holter perchè durante la notte - quindi nel sonno - ho avvertito un episodio di tachicardia che mi ha portato a svegliarmi con agitazione e a respirare con difficoltà. Effettivamente l'holter segnala in occasione di quest'episodio una tachicardia sinusale di 135 battiti.
Le vorrei chiedere se è una tachicardia di cui mi devo preoccupare e se oltre all'ansia devo ipotizzare altre spiegazioni. La notte è per me un momento delicato perchè tendo a non respirare bene e necessito di due cuscini. Ma se fosse ansia, perchè questa "sofferenza" si presenta quando sto già dormendo?
Possibile poi che un cuore come il mio, per il quale è sospettata una CMPD, non manifesti neanche un extrasistole?
La tachicardia io l'ho avvertita. Viene anche riportata tra i tracciati come tachicardia sinusale a 135 battiti rilevata a mezzanotte e cinque. Tuttavia nel referto delle conclusioni non vi è fatta menzione.
La mia domanda era se un episodio comunque fastidioso debba destare preoccupazione o se sia da spiegarsi esclusivamente con l'ansia. Ma se lei mi dice che la causa è una somatizzazione e non mi devo preoccupare, siamo a posto.
Grazie ancora e buona giornata
vorrei farle una domanda da un risvolto più pratico ma che mi potrebbe essere d'aiuto.
A fronte dell'esito della risonanza che ha evidenziato una ipotesi di cardiomiopatia dilatativa, ho eseguito un holter che non ha evidenziato aritmie.
Insomma ho fatto tutti gli esami che credo vadano fatti, a parte la coronarografia/Tac cuore che però mi hanno spiegato avere un valore più simbolico vista la mia giovane età e che credo farò non appena possibile.
Attualmente soffro di ortopnea, che riesco a gestire dormendo su tre cuscini, e di lieve affanno quando faccio passeggiate più elaborate (parliamo di 5 km di camminata consecutivi a ritmo normale).
Insomma, la domanda che le vorrei fare è questa: Mi hanno fissato la visita cardiologica l'ultima settimana di novembre ed io l'attendo per avere finalmente una diagnosi ufficiale ed iniziare una terapia. Ma non è troppo in là? Probabilmente alla struttura presso la quale mi sono rivolto stanno tranquilli perchè FE 45% ed holter negativi non impongono un trattamento di urgenza. Io però ho questi sintomi con cui devo convivere, da un lato vorrei essere seguito con continuità dalla stessa struttura evitando pellegrinaggi inutili, dall'altro non vorrei che si iniziasse a trattarmi con una cura quando i buoi sono scappati dalla stalla. Che mi consiglia? Posso stare tranquillo?
le volevo chiedere un'informazione, nell'attesa di essere ricevuto dai cardiologi ed iniziare finalmente una terapia.
In questo periodo mi sono accorto che tutte le volte in cui vivo una situazione di stress avverto dolore al petto e mi devo fermare per respirare bene. Non credo di avere aritmie visto l holter negativo, ma forse vado in difficoltà quando mi agito e ho bisogno di più ossigeno. Sto estremizzando ma è per spiegarmi meglio.
Le volevo chiedere se con una buona terapia farmacologica per il cuore posso sperare di poter vivere con serenità eventi che fanno parte della vita o se invece mi devo rassegnare a "schermarmi" da emozioni forti e situazioni leggetmente stressanti?
In altre parole: potrò pensare di tornare allo stadio in tribuna, arrabbiarmi dopo un tamponamento, giocare in modo vivace con gli animali domestici, rimuginare o mi devo rassegnare a vivere queste situazioni in modo ansiogeno alla Carlo Verdone?
Ho ripetuto una risonanza cardiaca un mese fa che ha evidenziato FE 45 per cento. La precedente a febbraio Fe 53.
Sono in attesa di iniziare una terapia.
Sono fastidi questi che mi porto avanti da un anno.
Non ho familiarità in famiglia nè per cardiopatia ischemica nè dilatativa.
Esami del sangue sempre normali, BNP inferiore a 100, fino ad un anno fa praticavo atletica.
Talvolta accuso fastidi respiratori da disteso e dormo con tre cuscini
Le posso chiedere una cosa
Avendo io 33 anni ho l'impressione che tutti propendano per una cardiomiopatia dilatativa escludendo problemi ischemici. Dovrei fare comunque una tac cuore. Ma ci sono altre "piste" che devo tenere in considerazione?
E soprattutto, che diagnosi mi devo augurare?
Ma tutte le volte che mi innervosisco o anche quando mi intrattengo con una bella ragazza accuso questo dolore che mi spinge a mettere la mano sul petto.
Le confesso che mi sono imposto di mantenere una freddezza prussiana sino al giorno della visita ma la mia qualità della vita come può immaginare ne sta risentendo!
C'è anche da dire però che forse non mi sono fatto buona pubblicità. Due giorni dopo l'esito della risonanza ho avuto difficoltà respiratorie notturne (dormivo ancora con un solo cuscino) che mi hanno portato a chiamare il 118. Emogasanalisi, troponina e bnp effettuati dalla struttura nella norma, ma credo di essermi guadagnato la qualifica di ansioso.
Grazie mille
Prenda questa domanda come una sparata formulata senza pensarci troppo, sono consapevole che potrebbe essere una sciocchezza ma magari... Grazie e mi scusi il disturbo
ho eseguito la settimana scorsa una visita cardiologica post risonanza per sospetta CMPD.
I medici hanno confermato il quadro emerso dalla risonanza (dtd66 + FE45%), ma non hanno voluto ancora esprimere una diagnosi definitiva di cardiomiopatia.
Non avendo avuto alcuna miocardite, nè alcun precedente in famiglia, avendo io un holter immacolato, i medici hanno ipotizzato - anche sulla base della mia anamnesi - che il mio cuore abbia reagito in modo abnorme allo sport intenso. Per questo prima di sottopormi alla TAC Cuore mi hanno proposto un Test da sforzo cardiopolmonare.
Effettivamente nel giro di pochi anni sono passato dall'essere una persona in sovrappeso (104kg) ad uno sportivo molto allenato. Pur pesando 90 kg riuscivo a tenere il ritmo di persone che pesano 30 kg meno di me e col senno di poi mi domando con un pizzico di sincera amarezza se il mio cuore ne abbia potuto risentire.
Più volte ho letto le sue osservazioni sullo sport. Le chiedo quindi: davvero lo sport intenso può causare in cuori predisposti una situazione similpatologica? Non parlo di cuore di atleta, ma di una situazione iniziale di insufficienza cardiaca.
E se davvero fosse lo sport la causa di questa situazione, qual è la prognosi? Perchè naturalmente mi chiedo se la mia sia una condizione evolutiva o se invece il processo di insufficienza cardiaca si possa arrestare e farmi tornare ad una situazione di stabile normalità.
Infine mi hanno prescritto una terapia, che per ora prevede dosi minime di Cardicor e Triatec. E' una terapia iniziale, ma forse dovrei sollecitare un intervento maggiore? Con 1,25g di Cardicor sento di avere avuto immediatamente dei benefici: il cuore è più "tranquillo", non ho più dolori al petto e mi sembra di respirare meglio. Possibile che basti così poco?
La ringrazio per il tempo dedicato e le auguro una buona giornata.
Le ricordo inoltre che il Triatec deve essere assunto ogni 12 ore
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Le faccio un'ultima domanda e non la disturberò sino all'esito dell'esame. Negli ultimi mesi ho avvisato disturbi di gas e sintomi che io ritenevo digestivi. Di fatto stavo meglio solo grazie a frequenti eruttazioni. Eppure anche questi problemi sono rientrati completamente da quando ho preso la prima pastiglia di Cardicor. Sono stupito ma anche preoccupato. Depone anche questo sintomo per problemi di tipo anginoso?
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Sino ad oggi non mi sono vaccinato, non sono ostile a priori alla vaccinazione in astratto e sono consapevole della pericolosità del covid, ma ho sincere difficoltà ad accettare e condividere le scelte ed i toni usati dal governo, oltre a nutrire perplessità sulla sicurezza e l'efficacia dei vaccini che nel concreto sono oggi a disposizione. Per me non è soltanto una questione sanitaria ma anche una domanda sul futuro e sul mondo in cui voglio vivere, detta in modo grossolano.
Di fatto sino ad oggi ho scelto la linea della massima prudenza, limitando i contatti, sottoponendomi a tampone ogni 48 ore ed usando sempre la mascherina.
Le ricordo la mia situazione di salute: 33 anni, frazione di eiezione 45%, e nessuna aritmia, sospetta CMPD ma i cardiologi ritengono possa essere un effetto negativo indotto dallo sport.
I miei cardiologi a espressa domanda mi hanno consigliato la vaccinazione, ma hanno negato che io possa avere un "rischio aggiuntivo" rispetto ad una persona normale: "Non ti vogliamo considerare un cardiopatico" le loro parole.
Si sente di condividere questa linea? In altre parole: una riduzione della FE che da un mese sto curando con dosi minime di betabloccanti e Ace inibitori mi espone ad un rischio ulteriore rispetto ad altri giovani adulti con la FE normale?
Il rischio di complicanze da vaccino sono lo 0.004% nei vaccinati e del 16,4% in caso di infezione da Covid.
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
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Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
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